La Borsa del 14 luglio, i dazi non fanno paura a Piazza Affari e chiude a +0,27%

Donald Trump annuncia dazi del 30% su Messico e Unione Europea con effetto dal 1° agosto, ma si aprono spiragli su un accordo tra i paesi coinvolti

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

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  1. I mercati restano tranquilli

    Nonostante l’annuncio di nuove tariffe al 30% sull’Ue, le Borse europee reagiscono con sangue freddo, limitando i ribassi. A favorire la tenuta dei mercati è anche la risposta prudente di Bruxelles, che per ora evita di alimentare l’escalation. Così Piazza Affari, dopo un avvio negativo, chiude in rialzo dello 0,27%, sopra quota 40mila punti, sostenuta soprattutto dal comparto bancario. Più deboli invece le altre principali piazze europee.

    Sul fronte azionario, il focus resta sulle banche. Bper guadagna il 6,5% grazie al successo dell’OPS su Popolare di Sondrio, che a sua volta segna un +6,2% dopo aver superato il 58% delle adesioni. Bene anche Banco Bpm (+5,2%), in attesa delle prossime mosse di UniCredit (+0,5%) sull’offerta, dopo il verdetto del Tar e la lettera della Commissione europea. Quest’ultima ha espresso un parere preliminare in cui si ipotizza che il golden power italiano possa violare l’articolo 21 del Regolamento Ue sulle concentrazioni.

    Infine, Mps chiude a +1,4% nel giorno dell’avvio dell’offerta su Mediobanca, che termina invariata. L’ad di Piazzetta Cuccia, Alberto Nagel, ha sollevato perplessità sull’operazione, definendola “piena di anomalie”, anche per quanto riguarda il coinvolgimento del governo. Intanto, lo sconto si riduce a poco più del 2,5%.

  2. Milano rialza la testa

    Le Borse europee mantengono sangue freddo dopo l’annuncio del presidente americano Donald Trump riguardo ai dazi al 30%. Gli indici mostrano flessioni contenute: Milano riduce quasi del tutto le perdite (-0,1%), mentre Francoforte guida i ribassi con un calo dello 0,93%. Parigi cede lo 0,46%, Amsterdam lo 0,36% e Madrid lo 0,2%. In controtendenza Londra (+0,39%), non coinvolta nelle nuove misure tariffarie.

    A Piazza Affari l’attenzione resta sul settore bancario, al centro di un potenziale riassetto della finanza nazionale. Brilla Bper (+4,48%) dopo il successo dell’Ops su Banca Popolare di Sondrio (+4,55%), che ha raggiunto oltre il 58% del capitale. Banco Bpm avanza del 3,5%, in attesa delle mosse di Unicredit dopo la sentenza del Tar che ha accolto solo parzialmente i ricorsi contro il golden power esercitato dal governo.

    Bene impostati i titoli delle utility e Leonardo (+1%), mentre rallenta il lusso, penalizzato dall’incertezza legata ai dazi.

  3. L’Europa contiene i danni dei dazi

    L’annuncio del presidente americano Donald Trump di introdurre dazi del 30% su importazioni da Messico e Unione Europea a partire dal primo agosto non ha avuto un impatto particolarmente negativo sui mercati europei. Sebbene la misura sia superiore alle attese, molti investitori interpretano la mossa come una strategia negoziale e si aspettano che le tariffe vengano rinegoziate o ridimensionate prima della loro effettiva applicazione.

    Intanto, resta alta l’attenzione anche sul fronte geopolitico, dopo che Trump ha preannunciato una possibile decisione sulla Russia in merito alla guerra in Ucraina. In questo contesto di incertezza, le Borse europee limitano i ribassi: il Ftse Mib di Milano cede lo 0,76%, il Cac 40 di Parigi lo 0,59% e il Dax 40 di Francoforte lo 0,78%.

  4. Spread a 86 punti

    Avvio in rialzo per lo spread tra Btp e Bund. Il differenziale tra i due titoli di Stato sale a 86 punti, da 84,7 della chiusura di venerdì.

    Il rendimento del decennale italiano è stabile al 3,56 per cento.

  5. Prevalgono i ribassi

    Molti di più i titoli in rosso, invece. In evidenza i cali di Brunello Cucinelli (-2,69%) e Moncler (-2,00%), seguiti da FinecoBank, Saipem e Azimut.

     
    Nome Valore Variazione %
    Brunello Cucinelli 104,90 -2,69%
    Moncler 49,98 -2,00%
    Finecobank 18,25 -1,78%
    Saipem 2,365 -1,50%
    Azimut 28,93 -1,50%
  6. Pochi i titoli in verde

    La seduta di Piazza Affari si apre con un clima negativo sul listino principale, dove prevalgono i segni meno. Solo Banco Bpm (+1,50%) e Banca Popolare di Sondrio (+0,26%) si distinguono tra i maggiori rialzi.

     
    Nome Valore Variazione %
    Banco BPM 10,175 +1,50%
    Banca Popolare di Sondrio 11,675 +0,26%
  7. L’apertura dei mercati europei

    Partenza negativa per i principali listini del Vecchio Continente. Francoforte apre in ribasso dello 0,89%, mentre Parigi segna un calo dello 0,71%. Più contenuta la variazione per Londra, che registra un lieve rialzo dello 0,03%. Milano apre in flessione dell’1,00%.

  8. Le banche da tenere d’occhio

    Sotto osservazione le banche, con il risico sempre in primo piano. Unicredit si è vista annullare dal Tar alcune delle condizioni poste dal governo per il via libera all'offerta su Banco Banco Bpm, considerando però legittimo l'obbligo imposto da Roma alla banca di uscire dal mercato russo entro gennaio 2026.

    L’opas di Bper sulla Banca Popolare di Sondrio si è chiusa venerdì 11 luglio con adesioni per oltre il 58% del capitale. É stata così superata la metà delle adesioni, che era la soglia minima (rinunciabile) del capitale a cui l’offerta era subordinata.

  9. L’arrivo dei dazi fa crollare le Borse

    Sarà un inizio di settimana molto duro per le Borse europee, attese in calo (-0,69% il futuires sull’Eurostoxx50) in linea con i futures di Wall Street (-0,42% quello sul Dow Jones e -0,46% quello sull’S&P500).

    Questo dopo che nel fine settimana Donald Trump ha annunciato dazi del 30% su Messico e Unione Europea con effetto dal 1° agosto, anche se i due Paesi sono impegnati in lunghi negoziati e c’è ancora la speranza che giungano a un accordo.

    L’annuncio di Trump ha concluso una settimana in cui il presidente statunitense ha annunciato forti dazi contro diversi importanti partner commerciali degli Stati Uniti.