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La Borsa del 1 novembre, scatto di Piazza Affari con i titoli energetici e banche
Borse attese in rialzo grazie alle trimestrali sopra le attese di Apple e Amazon, allerta per il prezzo del petrolio
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Migliori le banche e i titoli energetici
In testa UniCredit, con un aumento del 2,36% a 41,64 euro, seguita da Intesa Sanpaolo, che sale del 2,03% a 4,017 euro. Banca Monte dei Paschi di Siena guadagna l'1,79% raggiungendo i 5,122 euro, mentre Leonardo registra un progresso dell'1,73% a 22,35 euro.
Nel comparto energetico, Saipem si attesta a 2,21 euro con un incremento dell'1,19%, seguita da Tenaris e Eni rispettivamente a +0,92% e +0,86%.
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Avanti Piazza Affari, scatto a +0,78%
I mercati azionari europei proseguono in rialzo, con il Dax e il Cac40 entrambi a +0,48%, il Ftse100 a +0,57% e il Ftse Mib in aumento dello 0,73% a 34.523 punti, trainato dai titoli energetici, in particolare Saipem, seguiti dalle banche e da Leonardo. Il rialzo avviene nonostante le crescenti tensioni geopolitiche, che continuano a sostenere il prezzo del Brent, in salita dell’1,88% a 74,18 dollari al barile.
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A Milano bene Eni, Tenaris, Saipem e Stellantis
Il rialzo del prezzo del Brent, legato alle crescenti tensioni in Medio Oriente, spinge i titoli energetici: Eni guadagna lo 0,91% a 14,14 euro, Tenaris sale dello 0,83% a 15,27 euro, e Saipem cresce dello 0,78% a 2,201 euro.
Tra le banche, Intesa Sanpaolo, che ha alzato le previsioni di utile per il 2025 a circa 9 miliardi di euro dopo un terzo trimestre superiore alle attese, cresce dello 0,42% a 3,95 euro. La banca ha annunciato un potenziale buyback significativo entro fine anno e ha visto il miglioramento dell’outlook di Fitch da stabile a positivo, con il rating confermato a BBB per i long-term Idr e a bbb per il viability rating.
Unicredit (+0,38% a 4,83 euro) beneficia anch’essa di un miglioramento del rating da parte di Fitch, con l'outlook passato a positivo e il senior preferred rating portato a BBB+. Anche Credem (-0,6% a 9,88 euro) ha ricevuto un miglioramento dell’outlook a positivo, mantenendo il rating a BBB.
Per quanto riguarda le valutazioni, Stifel ha ridotto il target price di Moncler (stabile a 50,94 euro) da 62 a 60 euro, mentre Jefferies, Deutsche Bank, Goldman Sachs e Barclays hanno abbassato i target di Stm (-1,52% a 24,65 euro). In positivo Mfe (+0,80% a 3,038 euro), che ha stimato sinergie annuali per oltre 200 milioni di euro sull'utile operativo in caso di fusione con ProSiebenSat.1.
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Piazza Affari +0,1%
Borse europee in lieve rialzo all’avvio: Londra segna un +0,1%, Francoforte si muove in modo laterale con un +0,09%, mentre Parigi apre in moderato rialzo (+0,19%). Milano registra una seduta incerta, con un incremento dello 0,1%.
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Si attende l'attacco dell'Iran su Israele
I mercati azionari si preannunciano positivi nonostante l’intensificarsi delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Hamas ha respinto la proposta di una tregua temporanea per la Striscia di Gaza, mentre la Guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, avrebbe ordinato una rappresaglia contro Israele, possibilmente prima delle elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre.
Di conseguenza, i prezzi del petrolio continuano a salire per compensare le perdite settimanali, con il Brent in rialzo dell'1,80% a 74,12 dollari al barile e il WTI del 2% a 70,66 dollari. I prezzi sono sostenuti anche dalla possibile decisione dell'Opec+ di posticipare l’aumento della produzione di petrolio previsto per dicembre, a causa delle preoccupazioni su domanda e offerta.
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Europa attesa positiva grazie a Apple
Le Borse europee si preparano a un lieve rialzo all'apertura di seduta, con il future sull'Eurostoxx50 in crescita dello 0,12%, in linea con i futures statunitensi positivi (+0,16% per il Dow Jones e +0,21% per l'S&P500). A sostenere il clima ottimista contribuiscono i risultati di Apple, che ha chiuso il quarto trimestre del suo esercizio fiscale con un fatturato in aumento del 6%, raggiungendo i 94,9 miliardi di dollari e superando le stime degli analisti, nonostante l'utile sia sceso a 14,73 miliardi rispetto ai 22,96 miliardi registrati nello stesso periodo dell'anno scorso.