Inchiesta Liguria, Toti incontrerà presto Salvini, mentre in Regione salgono i malumori

I giudici hanno accordato a Giovanni Toti il permesso di poter parlare col ministro Matteo Salvini. Il toto-nomi sul prossimo Presidente della Liguria

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 16 Luglio 2024 08:02

Nei giorni scorsi, Giovanni Toti aveva espresso la volontà ai giudici di parlare con Salvini, permesso che gli è stato accordato proprio ieri 15 luglio. D’altra parte, il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture ha dichiarato l’intenzione di incontrare al più presto Giovanni Toti. L’incontro, che avverrà probabilmente lunedì prossimo 22 luglio, verterà sul futuro della regione e sulle opportunità di sviluppo, in particolare per il porto di Genova.

Le parole di Salvini su Toti: “Strano mantenere ai domiciliari un governatore eletto”

Salvini ha espresso preoccupazione per la situazione di Toti, dicendo che è anomalo mantenere agli arresti domiciliari un governatore senza una condanna definitiva: “È strano tenere agli arresti per mesi un governatore eletto e stimato dai cittadini, che tanto ha fatto per la sua terra. Di solito in carcere ci si va dopo una condanna e dopo un processo, non prima”. Ha poi ribadito l’importanza del dialogo con Toti per discutere del lavoro e delle infrastrutture regionali.

Salvini ha anche dichiarato l’intenzione di lavorare senza distrazioni elettorali: “Noi non stiamo ragionando di elezioni in Liguria, stiamo lavorando per amministrare la Regione”.

I possibili successori di Giovanni Toti

La Liguria vive un momento di grande incertezza politica. Mentre il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle chiedono le dimissioni di Toti, il centrodestra si trova diviso e indeciso sul da farsi. Toti ha già annunciato di non voler ricandidarsi, ma non ha ancora preso una decisione definitiva sulle dimissioni. Il processo di ricorso in Cassazione aggiunge ulteriore incertezza, con tempi che potrebbero prolungarsi fino all’autunno.

Nonostante il desiderio di resistere, Toti ha confermato che non si ricandiderà alle prossime elezioni regionali, che potrebbero svolgersi anticipatamente in ottobre o nella primavera successiva. Chi sarà la persona che gli potrebbe succedere?

La Lega ha sempre manifestato interesse per la presidenza della Regione e sta valutando la candidatura di Edoardo Rixi, che nel 2015 aveva rinunciato alla corsa.

Forza Italia, dal canto suo, non teme le elezioni anticipate e propone un candidato civico per la presidenza della Liguria, a condizione che sia condiviso dall’intera coalizione di centrodestra. Carlo Bagnasco, coordinatore regionale di Forza Italia, ha spiegato ad Adnkronos: “Noi non abbiamo nessuna paura di elezioni anticipate, perché siamo ben organizzati sul territorio e pronti a qualsiasi evenienza”.

Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni, mantiene riserbo sul possibile sostegno a Rixi. Fonti interne al partito hanno dichiarato ad Adnkronos che l’obiettivo principale è individuare figure capaci di governare efficacemente, senza preoccuparsi di “mettere bandierine”.

Il centrosinistra pronto a manifestare per le dimissioni

Il centrosinistra, insieme al Movimento 5 Stelle e altre forze politiche, sta organizzando una manifestazione a Genova prevista per giovedì 18 luglio per chiedere le dimissioni di Toti e proporre un’alleanza elettorale ispirata al fronte popolare francese. Davide Natale, segretario regionale del Pd, ha parlato della necessità di una scelta condivisa sul futuro candidato: “Sul candidato abbiamo delle disponibilità e sarà scelto con gli alleati”.

L’evento vedrà la partecipazione di importanti leader nazionali, tra cui Elly Schlein, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli e Giuseppe Conte.

Altre decisioni giudiziarie: la sorte di Paolo Signorini e Aldo Spinelli

Oltre alla situazione di Toti, si attende la decisione del gip per Paolo Emilio Signorini, l’ex presidente dell’Autorità portuale e ex ad di Iren, in carcere da più di due mesi, per cui potrebbe essere prevista una riduzione della pena.

La richiesta di una misura meno severa per Signorini è stata accolta dal tribunale del Riesame, che ha però stabilito la necessità di garantire una sistemazione adeguata e il suo sostentamento.

Signorini potrebbe essere trasferito in un’abitazione a Genova, il cui affitto sarà coperto dal fratello, che si occuperà anche della figlia dell’ex manager pubblico. La sua situazione è al centro delle attenzioni del tribunale, che sta valutando le migliori soluzioni per attenuare la sua detenzione.

Inoltre, il tribunale del Riesame è chiamato a decidere sull’istanza dell’imprenditore portuale Aldo Spinelli, che ha chiesto di sostituire gli arresti domiciliari con una misura interdittiva.