Silvio Berlusconi non c’è più. Forza Italia, un partito personale che nei tempi d’oro aveva il suo fulcro nel carisma del leader, risente della perdita. Mentre ci si interroga sul futuro del partito sorge anche un altro interrogativo: che ne sarà di Marta Fascina ora che il Cavaliere non c’è più?
Marta Fascina cosa farà adesso?
Marta Fascina è una deputata di Forza Italia, eletta la prima volta nel 2018 nel collegio plurinominale Campania 1 e rieletta nel 2022 nel collegio uninominale di Marsala. Ma è molto di più: dal 2020 è stata la compagna di Silvio Berlusconi. Di più ancora: è stata la sua quasi moglie, quasi sposata nel quasi matrimonio celebrato sabato 19 marzo 2022. La cerimonia c’è stata e delle nozze è mancato solo il certificato ufficiale.
Del futuro di Forza Italia si sa che Antonio Tajani, ministro degli Esteri e numero due del partito, salvo colpi di scena entro luglio verrà eletto presidente pro-tempore. Successivamente si terrà un congresso nazionale dal quale emergerà il nome del nuovo leader.
Il futuro di Forza Italia
È lo stesso Tajani a esporre la road map di Forza Italia: giovedì 22 giugno “si riunirà il comitato di presidenza che convocherà il Consiglio nazionale che a sua volta sarà chiamato a eleggere il presidente del movimento politico che dovrà guidare lo stesso fino al prossimo congresso nazionale, che dovrà essere convocato dal nuovo presidente sentito il Consiglio nazionale”.
Deciso chi sarà il capo politico di Forza Italia occorrerà poi trovare una soluzione per i debiti del partito: Forza Italia ha i conti in rosso e finora si è retta essenzialmente sulle generose donazioni di Berlusconi.
Ed è lo stesso Tajani che, con parole assai felpate ma inequivocabili, dichiara che per la deputata semplice Marta Fascina non sono previsti nuovi ruoli all’interno del partito: “Marta Fascina è un deputato, è la compagna di vita di Silvio Berlusconi: non c’è bisogno di ritagliare spazi formali”.
Alle parole di Tajani si allinea Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura nonché titolare di almeno un’altra decina di cariche: “Il ruolo della Fascina è quello di una compagna che avrà una quota di eredità. Sul piano politico, qualunque pensiero abbia è legato ad una sua dimensione provvisoria perché non risulta che abbia fatto un’attività politica che può continuare in prima persona”.
Spente dunque le fantasie di chi osservando le immagini del funerale di Silvio Berlusconi al Duomo di Milano ha interpretato come un’investitura politica il semplice gesto d’affetto che Marina ha riservato a Marta Fascina: la primogenita del Cav ha preso la mano della deputata.
Marta Fascina e l’eredità di Berlusconi
Resta poi aperta la questione che riguarda il favoloso testamento di Silvio Berlusconi, la cui fortuna è tale e tanto ramificata (in immobili, conti correnti, partecipazioni societarie, collezioni d’arte, ecc…) che è difficilmente stimabile. Diversi organi di stampa hanno provato a quantificarla, con il risultato che le stime vanno da un minimo di 4 a un massimo di 6,4 miliardi. Qualcuno ha provato a quantificare anche la quota di eredità spettante alla Fascina: Vanity Fair e Open parlano di una cinquantina di milioni di euro più qualche immobile, Il Messaggero ipotizza addirittura 100 milioni di euro. La realtà è che fino all’apertura del testamento ogni ipotesi è da considerarsi pura fantasia. E anche dopo è probabile che sul lascito di Silvio Berlusconi a Marta Fascina verrà mantenuto il riserbo.