Matteo Salvini bacchetta Comuni, Province e Regioni sugli autovelox e minaccia di spegnerli. Il vicepremier e ministro dei Trasporti ha dato un ultimatum alle amministrazioni locali che entro ottobre non avranno presentato il censimento dei dispositivi di rilevamento della velocità.
Una mappatura necessaria per fare fronte ai ricorsi degli automobilisti contro le multe, per la mancata omologazione della maggioranza degli apparecchi in tutta Italia.
Finora gli enti locali non potevano comunicare i dati per la mancanza fino ad agosto dell’applicazione dedicata, adesso operativa sul sito del Ministero.
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La mappatura degli autovelox
Il dicastero aveva dato alle amministrazioni di tutta Italia due mesi di tempo dall’attivazione della piattaforma rivolta agli enti. Per la compilazione del modulo digitale era atteso il decreto attuativo apposito della legge di conversione del Decreto Infrastrutture, voluto da Matteo Salvini per garantire la trasparenza sull’omologazione degli autovelox.
Un provvedimento necessario per riempire il vuoto normativo nel Codice della Strada sulle regole dell’omologazione degli autovelox, in mancanza delle quali le sanzioni per eccesso di velocità rischiano di essere invalidate, come confermato da una sentenza della Cassazione di aprile 2024.
Secondo i calcoli dell’associazione dei consumatori Codacons, solo nelle grandi città oltre 40 milioni di euro di multe provenienti dagli autovelox potrebbero essere annullate.
Il ministro dei Trasporti aveva provato a correre ai riparti con un decreto nel quale si consideravano omologati tutti gli autovelox approvati dopo il 2017, salvo scoprire, secondo i dati di fine aprile forniti dall’associazione dei comuni Anci, che in Italia soltanto il 40,6% dei rilevatori fissi e appena il 32,8% sono stati approvati dopo quell’anno.
A quel punto Matteo Salvini ha congelato il decreto, chiedendo agli enti locali un censimento puntuale sui dati tecnici di ogni dispositivo di rilevamento di velocità, sulla localizzazione, conformità, le informazioni relative al modello e all’omologazione.
L’ultimatum di Salvini
Rispondendo a un’interrogazione in Senato della Lega, il ministro è tornato sull’argomento, dando un ulteriore ultimatum per il censimento degli autovelox, senza i quali ha ribadito l’intenzione di staccare i dispositivi non in regola.
Abbiamo deciso di chiedere una mappatura degli autovelox in Italia, cosa che incredibilmente ad oggi non c’è. Per questo ad agosto abbiamo lanciato un’operazione trasparenza istituendo una piattaforma telematica per la raccolta dei dati relativi agli autovelox da parte di tutti gli enti locali, che avranno tempo fino a ottobre per registrare su questa piattaforma i dispositivi presenti sul proprio territorio. In assenza di tale comunicazione, gli autovelox non comunicati non potranno essere più usati per accertare violazioni al Codice della Strada.