Tempi di crisi, sia economica che energetica. Visti i vertiginosi aumenti delle bollette provocati dalla speculazione sul gas e dalla guerra tra Russia e Ucraina emerge sempre più la necessità di risparmiare sul riscaldamento di caldaie, stufe e termosifoni. Presto le anomale temperature miti di questo autunno lasceranno spazio ai freddi valori invernali: a quel punto, senza un massiccio intervento di sostegno da parte dello Stato, i conti delle famiglie e delle imprese saranno destinati all’ennesima stangata.
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Riscaldamento, alla ricerca del risparmio
I rincari alle stelle delle utenze stanno imponendo un cambiamento delle abitudini di vita. La nuova tendenza degli italiani? Evitare le spese eccessive e ridurre gli sprechi. Ma conciliare il risparmio con il mantenimento di un ambiente caldo diventa assai complicato.
Tra i possibili rimedi, oltre alla drastica scelta di evitare di accendere i sistemi di risaldamento, ci sarebbe il passaggio alle stufe a pellet, per via dei bonus in vigore da sfruttare per costruire gli impianti a costi agevolati. Tra gli incentivi utili, vi sono quelli relativi al conto termico per l’efficienza energetica e all’ecobonus.
C’è anche chi vuole continuare a puntare sui termosifoni, ma in un’ottica di risparmio. In che modo? Da una parte regolando orario di accensione e temperatura in maniera oculata, dall’altra incanalando l’energia con uno specifico stratagemma che consente di trattenere il calore.
Termosifoni, il trucco per risparmiare sulla bolletta
L’espediente è economico. Consiste nell’utilizzare alcuni particolari “fogli” denominati pannelli termoriflettenti, che riflettono appunto il calore. Dalla dimensione variabile, hanno spessore di pochi millimetri e sono reperibili sia nei negozi specializzati che sugli e-commerce.
Sono pensati per ridurre la dispersione delle temperature calde negli ambienti domestici, che solitamente avviene attraverso i serramenti, il tetto isolato male e i muri esterni. Il loro posizionamento permette di scaldare più rapidamente le stanze mantenendo per parecchio tempo una temperatura ottimale dopo lo spegnimento dei termosifoni.
La maggior parte dei pannelli sono composti da polietilene fisico che viene reticolato a cellule chiuse, regolate in modo tale che possano funzionare proprio come isolatore termico. Esternamente, quasi tutti sono fatti al 100% in alluminio. Oltre ad essere termoriflettenti e termoisolanti sono anche impermeabili.
Qui abbiamo spiegato come risparmiare sulla bolletta con i vari elettrodomestici.
Come utilizzare un pannello con un termosifone
Il grande problema dei termosifoni risiede solitamente nel loro posizionamento all’interno delle mura domestiche. La maggior parte delle volte vengono infatti collocati a ridosso di finestre o su pareti non troppo spesse: una scelta che può portare conseguentemente a una dispersione del calore generato di circa il 40%.
Approfittare della temperatura assorbita dai pannelli termoriflettenti significa risparmiare quindi corrente elettrica e gas nell’accensione prolungata dei caloriferi, che non è necessario tenere alla massima potenza dato che l’espediente consente di aumentare la prestazione di riscaldamento fino al 10% in più.
Allo spegnimento del termosifone l’energia irradiata continua a venire riflessa nell’ambiente, scongiurando l’abbassamento repentino delle temperature e isolando i radiatori delle pareti di appoggio. Si tratta di un accorgimento che, pur essendo banale e molto vantaggioso, è ancora poco diffuso.
Per installare un pannello non occorre smontare il calorifero: basta posizionarlo correttamente sul retro, nel lato della parete, esponendo la parte di alluminio che, nel giro di poco tempo, inizia a trattenere il calore.