Covid, emerso nuovo (strano) sintomo tra i contagiati

Il virus cambia, muta e si presenta con nuovi sintomi. Una recente ricerca ha rivelato un nuovo disturbo nei contagiati, mesi dopo la positività al Covid

Pubblicato: 15 Aprile 2022 20:00

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Redazione

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Se c’è una cosa che abbiamo imparato in due anni di pandemia è che il virus cambia, muta e si presenta col passare del tempo con nuovi sintomi. L’ultimo disturbo riscontrato nei contagiati, per esempio, è stato rivelato mesi dopo la positività al Covid e colpisce indistintamente tutti, anche i vaccinati.

Vediamo, nello specifico, di cosa si tratta.

Covid, un nuovo strano sintomo è stato rilevato (anche mesi dopo la guarigione)

Secondo uno studio pubblicato da JAMA Ophthalmology (qui la ricerca integrale), l’infezione da Covid-19 è collegata a condizioni oculari chiamate occlusioni vascolari retiniche, ovvero delle ostruzioni dei vasi sanguigni nell’occhio che possono causare addirittura la perdita della vista.

Si tratta di un disturbo a lungo termine, soprattutto riscontrato nei pazienti che hanno sofferto di long Covid (qui per saperne di più sui soggetti a rischio) e che può manifestarsi in due modi diversi:

  • la prima condizione, chiamata occlusione dell’arteria retinica, può causare improvviso offuscamento o perdita della vista in un occhio ed è stato riscontrato che è aumentata del 29,9% nel periodo da due a 26 settimane dopo la diagnosi di Covid-19 rispetto al periodo da 26 a due settimane prima diagnosi;
  • la seconda condizione scatena occlusioni venose retiniche, provoca sintomi simili alle occlusioni dell’arteria retinica ed era ancora più fortemente associata al Covid-19, con un aumento del 47% nel periodo da due a 26 settimane dopo la diagnosi di Covid-19 rispetto al periodo da 26 a due settimane prima della diagnosi.

Ulteriori ricerche, hanno affermato però i ricercatori, sono ancora necessarie per stabilire una relazione di causa-effetto tra l’infezione da Covid-19 e le occlusioni vascolari retiniche. Lo studio JAMA Ophthalmology, per ora, ha infatti stabilito solo un’associazione tra le due condizioni.

Problemi alla vista e long Covid: lo studio

Lo studio ha osservato le condizioni di ben 432.515 pazienti senza una storia di occlusioni vascolari retiniche, a cui è stato diagnosticato il virus tra il 20 gennaio 2020 e il 31 maggio 2021, quindi ha incluso anche soggetti che avevano ricevuto il vaccino.

Quello che è emerso è che i pazienti che sono stati ricoverati non avevano maggiori probabilità di sviluppare questo disturbo nel tempo (rispetto a chi invece ha avuto una forma più lieve di Covid). Tuttavia è possibile che l’analisi abbia sottovalutato il rischio di occlusioni vascolari retiniche tra i pazienti gravemente malati perché le condizioni di questi potrebbero aver impedito loro di informare il personale sanitario dei cambiamenti della vista.

Inoltre, come già accennato sopra, i ricercatori hanno affermato che i risultati sembrano suggerire che  non è stato tanto il Covid la causa di questi problemi oculari, quanto più le condizioni in cui il virus ha lasciato i pazienti. Nello specifico, gli autori dello studio JAMA Ophthalmology hanno teorizzando che il danno vascolare iniziale causato dall’infezione potrebbe aver reso alcune persone più vulnerabili e esposti a un rischio preesistente di occlusioni vascolari retiniche.

Questo è solo uno dei tanti disturbi associato al cd. long Covid, l’evoluzione del Coronavirus su cui le ricerche ora si stanno maggiormente concentrando (insieme alla scoperta delle nuove varianti, ve ne abbiamo parlato qui). Dopo il superamento della fase più critica dell’emergenza, infatti, per gli scienziati è diventato fondamentale individuare quali sono gli effetti a lungo termine della malattia, così da poter mettere a punto eventuali trattamenti e cure (qui, a tal proposito, chi sono i soggetti considerati a rischio e quali sono i fattori “spia”).