Disturbi alimentari, il governo fa sparire i 250 milioni di fondi promessi

Il governo ha cancellato i fondi per i disturbi alimentari: dai 250 milioni promessi ai soli 10 milioni per il 2025 e 500mila euro per le campagne informative

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 29 Gennaio 2025 18:04

Di recente si è tornato a smuovere le acque sulla promessa non mantenuta del ministro della Salute Schillaci in merito ai Dca. Un anno fa, infatti, il ministro aveva annunciato risorse strutturali, di cui ancora oggi non si vede traccia. Oltre al danno, anche la beffa: la maggioranza nel 2024 ha bocciato un emendamento che chiedeva di rifinanziare con 20 milioni di euro il Fondo per il contrasto ai Dca. Al momento, quindi, il Fondo prevede risorse per circa 10 milioni di euro (anziché i 250 milioni promessi da Schillaci) per tutto il 2025 e i primi sei mesi del 2026, condividendo le spese nella macroarea della salute mentale.

Dove sono finite le risorse specifiche per i Dca promesse? A malapena ci sono 500mila euro destinati alle campagne informative sul tema.

Il Fondo per il contrasto ai DCA non è stato rinnovato

La legge di Bilancio non è più un tema caldo, eppure si dovrebbe continuare a discutere di ciò che manca all’interno della Manovra e delle conseguenze dell’assenza di alcuni fondi essenziali. Riportato alla luce dai gruppi di attivismo, si torna ora a parlare dei “tagli” al Fondo per il contrasto ai Dca.

Il Fondo è nato con la legge di Bilancio approvata il 30 dicembre 2021. Le risorse iniziali ammontavano a 25 milioni di euro, suddivisi in:

  • 15 milioni per il 2022
  • 10 milioni per il 2023

Nel testo della legge di Bilancio veniva stabilito inoltre che il Fondo dovesse essere ripartito tra lo Stato, le Regioni e le province autonome. Purtroppo, essendo un fondo temporaneo, ogni governo aveva la possibilità di decidere se rinnovarlo o meno. Per la legge di Bilancio 2024, il governo Meloni ha scelto di non rinnovarlo.

La promessa del Ministero della Salute

Fu proprio il ministro della Salute Orazio Schillaci a promettere un rifinanziamento del Fondo, riservando 50 milioni di euro per il 2024 e 200 milioni per il 2025. Inoltre, sempre secondo quanto dichiarato dal ministro, il Fondo sarebbe diventato strutturale.

L’urgenza di questo supporto derivava dai numeri del fenomeno: ogni anno, infatti, i Dca causano circa 4mila morti (una media di 10 persone al giorno).

Era richiesto un ultimo sforzo, ovvero l’attesa dell’aggiornamento e dell’entrata in vigore dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), come promesso. A oggi, però, i disturbi alimentari non risultano come categoria specifica nei nuovi LEA. Anoressia, bulimia, binge eating e altre patologie rientrano così nel più ampio gruppo della “salute mentale“, con il rischio concreto che il budget dedicato sia del tutto insufficiente.

Al momento, il fondo è azzerato e non ci sono risorse disponibili. Le uniche voci di spesa sono 500mila euro destinati alle campagne di informazione.