La Cina chiede aiuto alla Germania per i dazi sulle auto elettriche

Xi Jinping spera che Berlino possa aiutare a sciogliere il nodo dei dazi il prima possibile. Intanto c'è un primo accordo sui prezzi

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 19 Novembre 2024 20:44

Xi Jinping, durante un incontro bilaterale con Olaf Scholz a margine del G20 di Rio de Janeiro, ha invitato il cancelliere tedesco a svolgere un ruolo di mediatore tra Cina e Unione Europea per affrontare la questione dei dazi sulle auto elettriche. Il presidente cinese ha sottolineato la disponibilità della Cina a collaborare con la Germania per rafforzare la partnership strategica globale, auspicando che il problema venga risolto al più presto attraverso dialogo e negoziati.

L’aiuto della Germania

“Ci si augura che la Germania sia pronta a impegnarsi attivamente in questa direzione”, ha dichiarato Xi, secondo quanto riportato dall’agenzia Xinhua. La Germania, infatti, è tra i Paesi più colpiti dalle misure restrittive adottate da Pechino in risposta ai dazi europei.

La questione è emersa a ottobre, quando la Commissione Europea ha annunciato l’introduzione di dazi aggiuntivi sull’importazione di auto elettriche prodotte da marchi cinesi. Pechino ha risposto con misure restrittive, dando il via a una nuova fase di dialogo tra Unione Europea e Cina. Nella prima settimana di novembre, secondo quanto riferito dalla Commissione Europea, si sono svolte intense discussioni sui dazi, con progressi verso un possibile accordo sui prezzi di importazione. Tra i temi trattati, l’ipotesi di fissare un prezzo minimo di importazione per i veicoli cinesi e l’adozione di strumenti per monitorare e garantire il rispetto di tale impegno da parte delle aziende cinesi.

Xi Jinping nutre fiducia nel ruolo di mediazione della Germania, considerando che Berlino si era opposta all’aumento dei dazi sulle auto cinesi. Un aspetto significativo è che, nel 2023, il valore dell’export di auto dalla Germania verso la Cina ha superato di tre volte quello delle importazioni dalla Cina. Le critiche più accese alle decisioni di Bruxelles sono arrivate proprio dalle case automobilistiche tedesche, con Volkswagen in prima linea. Il colosso automobilistico sta affrontando la crisi più grave della sua storia, aggravata anche dalla scelta strategica di trasferire know-how e competenze in Cina per ridurre i costi.

Ma si raggiunge un accordo sui prezzi

Nonostante l’introduzione di dazi definitivi sulle auto elettriche cinesi, la Commissione Europea e il governo di Pechino hanno continuato a dialogare nella speranza di raggiungere un’intesa che consenta di ridurre significativamente o eliminare del tutto le tariffe.

Secondo quanto riportato dall’emittente statale cinese China Central Television attraverso il suo account su Weibo, Cina e Unione Europea avrebbero raggiunto un cosiddetto “consenso tecnico” nei colloqui. Sebbene non si tratti di un accordo definitivo, rappresenta un piccolo passo avanti nelle trattative, confermando l’intenzione delle parti di proseguire il confronto.

Il “consenso tecnico” si concentrerebbe sugli “impegni dei prezzi” un meccanismo complesso pensato per controllare prezzi e volumi delle esportazioni, evitando così l’applicazione delle tariffe doganali. Secondo China Central Television, il consenso riguarda alcuni accordi specifici sul quadro generale emersi in questo round negoziale. Ciò dimostra la volontà di entrambe le parti di concentrarsi sugli interessi fondamentali e lavorare congiuntamente per raggiungere un obiettivo comune.