Samuel Beckett

Fonte: IPA

Samuel Beckett nasce a Dublino, in Irlanda, il 13 aprile 1906. Si laurea in Lingue moderne e poi si trasferisce a Parigi dove passa gran parte della sua vita, perfezionando il francese. La sua opera più importante è Aspettando Godot, esempio del teatro dell'assurdo. Nel 1969 viene insignito del premio Nobel per la letteratura. Sposato, non ha avuto figli.

BIOGRAFIA

Samuel Beckett nasce in un sobborgo di Dublino, in Irlanda, il 13 aprile 1906. Nipote di un pallanuotista olimpico, cresce in una famiglia della classe media membro della chiesa d'Irlanda. Frequenta le scuole cattoliche a Dublino e poi lingue moderne al Trinity College della stessa città, dove si laurea nel 1927.

Subito dopo la fine degli studi universitari si trasferisce a Parigi nel 1928 per continuare la propria formazione. Qui approfondisce lingua e letteratura francese all'École normale supérieure. Il francese diventa una lingua che impara a parlare in modo molto fluente e che si ritrova in molti suoi scritti.

Nel 1931 pubblica la sua tesi di laurea su Proust, diventando un esperto riconosciuto dell'opera del grande letterato francese. Durante la seconda guerra mondiale resta a Parigi, anche dopo l'occupazione nazista. Si unisce quindi alla Resistenza francese e lavora con un gruppo di spionaggio elettronico, cercando di intercettare le comunicazioni tedesche. Muore il 22 dicembre 1989.

CARRIERA

Inizia la sua carriera scrivendo romanzi e racconti ed è uno dei migliori amici di James Joyce, autore di Ulisse. Lavora inoltre come assistente del grande scrittore irlandese per la stesura del romanzo Finnegans Wake.

Negli anni Cinquanta scrive una trilogia di romanzi, che include Molloy (1951), Malone muore (1951), e L'innominabile (1953). Gli scritti sono sono noti per la loro sperimentazione linguistica e la loro esplorazione di temi che riguardano alienazione e disintegrazione dell'identità.

Nel 1953 scrive Aspettando Godot, riconosciuto come il suo lavoro più celebre e conosciuto nel mondo. L'opera, rappresentata per la prima volta a Parigi,è un esempio del teatro dell'assurdo e si basa su due personaggi principali, Vladimir ed Estragon, che aspettano un uomo chiamato Godot, il quale non arriva mai.

Successivamente scrive molte altre opere teatrali, fra le quali Finale di partita (1957), Giorni felici (1961), e Atti senza parole (1957). Questi lavori continuano a essere rappresentati in tutto il mondo e sono apprezzati per la loro profonda esplorazione dell'alienazione e della condizione umana.

Nel 1969 viene insignito del premio Nobel per la Letteratura per il suo contributo alla letteratura moderna e per il suo stile innovativo.

VITA PRIVATA

Ha una lunga relazione con Suzanne Deschevaux-Dumesnil, giovane studentessa di lingue che conosce a Parigi nel 1937. Nel 1961, Beckett la sposa e resta con lei fino alla morte, nel 1989. La loro casa a Parigi è diventa un luogo di ritrovo per artisti e amici.

Ha un grande interesse per l'arte visiva e la pittura. Mantiene quindi una corrispondenza con l'artista Jack B. Yeats e ha contribuisce a scrivere testi per opere di arte visiva di alcuni amici artisti.

Negli ultimi anni della sua vita, ha problemi di salute che comportano un progressivo declino cognitivo. Muore il 22 dicembre 1989 a Parigi, all'età di 83 anni.

INCARICHI

È noto per aver scritto soprattutto opere teatrali famose in tutto il mondo e tutt'ora rappresentante. La più famosa è Aspettando Godot. Fra le altre è possibile ricordare:

• Molloy
• Malone muore
• L'innominabile
• Finale di partita
• Giorni felici

Per un po' ha anche insegnato lingua inglese e francese in diverse scuole, tra cui l'École normale supérieure di Parigi. Ha inoltre scritto opere radiofoniche e televisive, espandendo la sua esplorazione delle possibilità della narrazione audiovisiva.