Gabriel García Márquez

Gabriel García Márquez è stato uno scrittore colombiano naturalizzato messicano. Premio Nobel per la Letteratura nel 1982.

Gabriel Garcia Marquez
Fonte: IPA

Tra i più celebri scrittori in lingua spagnola, Gabriel García Márquez è esponente del realismo magico con scritti che si presentano in una prosa scorrevole dove coniuga elementi realistici ad altri tratti dal mondo mitologico e folkloristico. Nel 1982 riceve il Premio Nobel per la Letteratura grazie al suo libro più celebre: Cent’anni di solitudine.

Nome completo: Gabriel José de la Concordia García Márquez
Nascita: 6 marzo 1927
Luogo di nascita: Aracataca (Colombia)
Morte: 6 aprile 2014
Luogo di morte: Città del Messico (Messico)
Professioni: Scrittore, Giornalista, Premio Nobel per la Letteratura nel 1982

BIOGRAFIA

Gabriel García Márquez nasce il 6 marzo 1927 ad Aracataca, in Colombia. Primogenito di 16 fratelli, è figlio di Gabriel Eligio García, di professione telegrafista, e Luisa Santiago Márquez Iguaràn, chiaroveggente, viene cresciuto dai nonni, Nicolás Ricardo Márquez Mejía, colonnello, e Tranquilina Iguarán Cotes, che era una grande conoscitrice di fiabe e leggende locali.

Dopo la morte del nonno, nel 1936, Gabriel García Márquez si trasferisce a Barranquilla dove inizia gli studi. Frequenta il Colegio San José e il Colegio Liceo de Zipaquirá, dove si diploma nel 1946.

Nel 1947, García Márquez inizia i suoi studi all'Universidad Nacional de Colombia di Bogotà; frequenta la facoltà di giurisprudenza e scienze politiche, nello stesso anno pubblica il suo primo racconto La tercera resignacion sulla rivista El Espectator. Presto abbandona lo studio di quelle materie che non lo affascinano.

CARRIERA

In seguito alla chiusura dell'Università Nazionale, Gabriel García Márquez nel 1948 si trasferisce a Cartagena dove inizia a lavorare come giornalista per El Universal. Nel frattempo, collabora con altri giornali e riviste sia americane sia europee.

Torna a Bogotà nel 1954 come giornalista de El Espectador; in questo periodo pubblica il racconto Foglie morte. L'anno successivo, García Márquez risiede a Roma per alcuni mesi: qui segue dei corsi di regia, prima di trasferirsi a Parigi.

Dopo l'ascesa al potere di Fidel Castro visita Cuba; inizia una collaborazione professionale con l'agenzia Prensa latina (prima a Bogotà, poi a New York) fondata dallo stesso Castro.

Le continue minacce della CIA e degli esuli cubani lo inducono a trasferirsi in Messico. A Città del Messico (dove García Márquez risiede stabilmente dal 1976) scrive il suo primo libro I funerali della Mama Grande (1962) che contiene anche Nessuno scrive al colonnello, lavori con i quali si comincia a delineare il fantastico mondo di Macondo, paese immaginario che deve il suo nome ad una zona vicino al paese di origine di Gabriel García Márquez.

Nel 1967 pubblica il suo libro più noto, che lo consacrerà tra i più grandi scrittori del secolo: Cent’anni di solitudine, romanzo che narra le vicende della famiglia Buendía a Macondo. L'opera è considerata la massima espressione del cosiddetto realismo magico.

Seguono altre produzioni quali:

  • L’autunno del patriarca, pubblicato nel 1975, narra la storia del dittatore di uno stato caraibico.
  • Cronaca di una morte annunciata, pubblicato nel 1981. Un romanzo in stile giornalistico che racconta la storia dell'assassinio di Santiago Nasar.
  • L'amore ai tempi del colera, pubblicato nel 1985, che racconta la storia d’amore travagliato tra Florentino Ariza e Fermina Daza, nel corso di una vita intera.

Dagli anni Ottanta agli anni Novanta, Gabriel García Márquez torna per breve tempo in patria, insanguinata dalla guerra tra governo, narcotrafficanti e guerriglieri e farà da mediatore per cercare di ottenere la pace in Colombia.

PREMIO NOBEL

In seguito alla pubblicazione di Cent’anni di solitudine, García Márquez vince il Nobel per la Letteratura nel 1982 con la seguente motivazione: «Per i suoi romanzi e racconti, nei quali il fantastico e il realistico sono combinati in un mondo riccamente composto che riflette la vita e i conflitti di un continente».

Il libro diventa in breve tempo l’opera in lingua spagnola più venduta di sempre e tradotto in quasi tutte le lingue.

VITA PRIVATA

Gabriel García Márquez  sposa Mercedes Barcha nel 1958, con la quale ha due figli: Rodrigo (nato a Bogotá nel 1959) e Gonzalo (nato in Messico nel 1962).

Nel 2001, García Márquez è colpito da cancro linfatico. Nel 2002 pubblica comunque la prima parte di Vivere per raccontarla, la sua autobiografia.

Vince la sua battaglia contro il cancro e nel 2005 torna alla narrativa pubblicando il romanzo Memoria delle mie puttane tristi (2004), il suo ultimo romanzo.

Ricoverato per l'aggravarsi di una grave polmonite nella clinica Salvador Zubiran in Messico, Gabriel Garcia Marquez muore il giorno 17 aprile 2014, all'età di 87 anni.


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