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Dario Scannapieco è amministratore delegato della Cassa Depositi e Prestiti, società, controllata in maggioranza dal Ministero dell’Economia, che si occupa tra l’altro di erogare prestiti agli enti locali e alle imprese.
Dario Scannapieco è un manager pubblico italiano.
Dario Scannapieco è amministratore delegato della Cassa Depositi e Prestiti, società, controllata in maggioranza dal Ministero dell’Economia, che si occupa tra l’altro di erogare prestiti agli enti locali e alle imprese.
Dario Scannapieco è nato a Roma il 18 agosto 1967. La sua famiglia è originaria di Maiori, celebre borgo della Costiera amalfitana.
Si è laureato in Economia e Commercio nel 1992 alla Luiss Guido Carli della Capitale, ottenendo il massimo dei voti e la lode. Successivamente, nel 1997, ha conseguito il master in Business Administration nella prestigiosa Harvard Business School.
È noto per la sua estrema riservatezza e per l'indipendenza che ha sempre mantenuto nei numerosi ruoli fin qui ricoperti.
Altra virtù che chi lo conosce da sempre gli riconosce è l'intraprendenza. Si racconta infatti che durante gli studi ad Harvard, un giorno scrisse a Prodi, Ciampi e Draghi chiedendo di poter lavorare per il Paese. I primi due non gli risposero, Draghi, allora direttore generale del Tesoro, invece decise di incontrarlo. Dopo un primo colloquio lo assunse nel Consiglio degli esperti di cui facevano parte Vittorio Grilli, futuro direttore generale del Tesoro e poi ministro, e Roberto Ulissi, più tardi diventato alto dirigente di Eni.
Dario Scannapieco ha cominciato la sua carriera nel 1992 all’interno della direzione Pianificazione e controllo strategico di Telecom Italia.
Nel 1997 è entrato a far parte del Consiglio degli esperti del ministero del Tesoro voluto da Mario Draghi. Qui si è occupato di cartolarizzazioni e partecipazioni statali.
Nel 2002 è stato nominato da Giulio Tremonti direttore generale del dipartimento Finanza e privatizzazioni dello stesso ministero. In via XX Settembre (sede del ministero dell'Economia) ha continuato a occuparsi della gestione delle operazioni di privatizzazione e delle partecipazioni azionarie dello Stato, ma anche della trasformazione di enti pubblici in società per azioni e dei rapporti con la comunità finanziaria internazionale su aspetti attinenti alle società partecipate.
Nel 2007 è stato nominato vicepresidente della BEI (Banca europea degli investimenti). Il mandato è stato poi rinnovato per due volte sia nel 2013 sia nel 2019.
Nel 2012 è stato inoltre nominato presidente del Consiglio di amministrazione del FEI (Fondo europeo per gli investimenti), occupandosi del piano di investimenti per l'Europa (il cosiddetto piano Juncker).
Nel 2021 è arrivata la nomina 2021 come amministratore delegato e direttore generale di Cassa depositi e prestiti. Da luglio dello stesso anno è anche amministratore delegato di Cdp Reti.
Scannapieco è autore di numerosi articoli sui temi delle privatizzazioni e della corporate governance ed è inoltre docente all’università di Roma dove tiene un corso sulla Corporate governance nelle imprese statali.
Notoriamente molto riservato, Dario Scannapieco ha sempre lasciato la sua vita privata ai margini. Quello che si sa è che è sposato, ma il nome di sua moglie non è noto, e che ha due figli.
Ama moltissimo Maiori, il paese campano dal quale proviene la sua famiglia, e proprio qui è solito passare le proprie vacanze estive.
Non risulta neanche iscritto ad alcun partito politico, ambito nel quale ha lavorato sempre e solo come tecnico.
Per un periodo è stato indicato come possibile ministro dell'Economia del governo Meloni, incarico poi andato a Giancarlo Giorgetti.
Oltre all'attuale incarico di Amministratore Delegato e direttore generale di Cassa depositi e prestiti, Dario Scannapieco ha svolto numerosi altri ruoli:
Chi è Dario Scannapieco e qual è il suo pensiero sul fronte dell’economia italiana: ecco che ruolo ha in tutto ciò la Cdp, Cassa depositi e prestiti