Daniele Franco

Daniele Franco è un economista e politico italiano.

Dagli anni '60 a oggi, il sistema economico secondo Daniele Franco in 5 libri
Fonte: IPA

Formatosi tra l’Italia e l’Inghilterra, Daniele Franco ha lavorato a lungo con vari incarichi di prestigio in Banca d’Italia. È stato ministro dell’Economia nel Governo Draghi.

Nome completo: Daniele Franco
Nascita: 7 giugno 1953
Luogo di nascita: Trichiana (Belluno)
Professioni: Economista, Banchiere, Ministro dell'Economia
Partner: Laura Franco

BIOGRAFIA

Daniele Franco è nato a Trichiana, piccolo Comune di circa cinquemila abitanti in provincia di Belluno, il 7 giugno 1953. Figlio di un dipendente del catasto, si è diplomato al liceo scientifico Galilei, nel suo paese. Successivamente si è iscritto alla facoltà di Scienze politiche dell'università degli studi di Padova, ottenendo la laurea nel 1977.

I suoi studi sono proseguiti nel 1978 con un master in Organizzazione aziendale nella fondazione Cuoa, Centro universitario di organizzazione aziendale, di Altavilla Vicentina.

Nel 1979 ha conseguito un secondo master in Economia, all'università di York, in Gran Bretagna.

Nello stesso anno è entrato nella Banca d'Italia, precisamente nel Servizio studi, dove è rimasto fino al 1994.

CARRIERA

Dopo la prima esperienza in Banca d'Italia, la carriera di Daniele Franco è proseguita nella Commissione europea: dal 1994 al 1997 è stato infatti consigliere economico della Direzione generale degli Affari economici e finanziari.

È successivamente rientrato in Banca d'Italia, dal 1997 al 2007, dove è stato a capo della Direzione Finanza pubblica del Servizio studi. Dal 2000 al 2003 è invece stato membro del Consiglio direttivo della Società italiana di Economia pubblica.

Dal 1999 al 2007 Franco è stato presidente del gruppo di lavoro di finanza pubblica del Sistema europeo di banche centrali.

Dal 2007 al 2011 è poi diventato capo del Servizio studi di struttura economica e finanziaria. Negli anni successivi, dal 2011 al 2013, è stato direttore centrale dell'area Ricerca economica e relazioni internazionali dello stesso istituto. In questa veste ha rappresentato la Banca d'Italia in comitati e gruppi di lavoro di organismi internazionali.

È inoltre stato membro di gruppi di lavoro al ministero delle Finanze, al ministero del Tesoro, alla presidenza del Consiglio dei ministri e all'Istat.

A febbraio 2021 è stato scelto dall'allora premier Mario Draghi come ministro dell'Economia, incarico che ha tenuto fino al 2022.

VITA PRIVATA

Daniele Franco è una persona nota nel suo ambiente per la propria riservatezza riguardo la vita privata e la sua famiglia. Si conoscono quindi pochi dettagli al riguardo.

È sposato con una donna che si chiama Laura. La coppia ha due figli, un maschio e una femmina dei quali non sono noti i nomi.

Non ha profili social.

Chi lo conosce racconta che oltre all'italiano parla dialetto bellunese e inglese molto bene.

INCARICHI

La maggior parte della carriera di Daniele Franco è maturata fra i corridoi di Bankitalia. Fra gli incarichi più importanti ci sono:

  • ragioniere generale dello Stato dal 2013 al 2019
  • vicedirettore generale della Banca d'Italia dal 2019 al 2020
  • direttore generale della Banca d'Italia dal 2020 al 2021
  • ministro dell'Economia e delle finanze dal 2021 al 2022

L'ex ministro è autore di diverse pubblicazioni. Fra queste è possibile citare:

  • Revisiting the stability and growth pact: Grand design or internal adjustment
  • L'espansione della spesa pubblica in Italia
  • Fiscal policy in economic and monetary union: Theory, evidence, and institutions
  • Stato e famiglia: obiettivi e strumenti del sostegno pubblico dei carichi familiari
  • La spesa per la tutela degli invalidi in Italia.

ONORIFICENZE

Nel corso della sua lunga carriera, Daniele Franco ha ottenuto diverse onorificenze:

  • Cavaliere dell'ordine al merito della Repubblica italiana
  • Ufficiale dell'ordine al merito della Repubblica italiana
  • Commendatore dell'ordine al merito della Repubblica italiana
  • Cavaliere di Gran croce dell'ordine al merito della Repubblica italiana.