Tfr addio: i nostri soldi ai fondi pensione

Il Governo studia la possibilità di destinare una quota obbligatoria del TFR ai Fondi di previdenza complementare.

Foto di QuiFinanza

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

Pubblicato: 28 Aprile 2016 11:26

Con la Legge di Stabilità 2017 probabilmente diremo addio al Trattamento di Fine Rapporto (TFR) in favore dei Fondi pensione obbligatori. Si tratta di delle più importanti novità sul fronte delle pensioni che il Governo sta pensando di attuare con l’obiettivo di favorire la flessibilità del sistema previdenziale italiano. A riportarlo è Adnkronos, che riprende le elaborazioni sulla questione dello Studio Cataldi e de La Legge Per Tutti.

Il progetto

“Il pacchetto di misure si muove su due fronti – si spiega – da un lato introdurre l’obbligatorietà dell’adesione ai fondi pensione, che sarebbero resi più convenienti grazie all’alleggerimento della tassazione (di circa 3-4 punti) e l’aumento della deducibilità fiscale dei versamenti; dall’altro rendere obbligatoria la destinazione di almeno una parte del Tfr alle forme di previdenza complementare”.

Ad essere destinata automaticamente ai Fondi di previdenza complementare sarà almeno una parte del TFR, invece del silenzio assenso che attualmente consente ad oltre il 70% dei dipendenti di non effettuare tale versamento, ritenuto meno favorevole per via della tassazione. Il TFR lasciato in azienda, oggi, viene infatti tassato al 17%, contro il 20% dei Fondi pensione. Di contro però i rendimenti del TFR (1,9% nel 2013) sono meno convenienti, rispetto ai Fondi pensione (5,7%).

In parallelo all’introduzione dell’obbligatorietà dell’adesione ai Fondi pensione e alla destinazione di almeno una parte del TFR alle forme di previdenza complementare, questi verrebbero resi anche più convenienti, alleggerendo la tassazione di circa 3-4 punti e aumentando la deducibilità fiscale dei versamenti.

Con la quota obbligatoria, i dipendenti iscritti ad un Fondo pensione aumenterebbero sostanzialmente, versando una cifra che si stima pari a 22-23 miliardi di euro l’anno.