Calano i tassi e, finalmente, cala anche il costo del mutuo per le famiglie italiane, in particolare per quanto riguarda il mutuo prima casa.
A descrivere l’andamento del mercato ci pensano i dati raccolti dall’osservatorio congiunto di Facile.it e Mutui.it. L’abbassamento dei costi di mutui e surroghe è l’onda lunga della politica monetaria della Bce, che ha operato una serie di tagli ai tassi di interesse, rendendo meno costosi i finanziamenti.
Come cambia il mutuo a tasso variabile
Una simulazione realizzata da Facile.it prende in considerazione un mutuo a tasso variabile da 126.000 euro a 25 anni, con un loan to value del 70% e Tan iniziale 0,67% (Euribor3m+1,25%), sottoscritto a gennaio 2022.
Se a gennaio 2022, con un Tan allo 0,67%, le famiglie italiane pagavano una rata mensile di 456 euro, a gennaio 2024 con l’applicazione di un Tan al 5,16% la rata ha raggiunto quota 748 euro mensili (segnando un aumento di 292 euro). A gennaio 2025, invece, la rata è tornata ad abbassarsi toccando quota 666 euro, per effetto di un Tan che al 4,02%. In sintesi, la situazione per il mutuo a tasso variabile, ma va lentamente migliorando.
Corre il valore degli immobili
Dalla seconda metà del 2024, e rispetto ai dodici mesi precedenti, i mutui per l’acquisto della casa hanno ripreso a correre, sia per quanto riguarda gli importi richiesti (+5%) sia per le domande di finanziamento (aumentate del +13%). In crescita anche il valore medio dell’immobile oggetto di mutuo, salito nel 2024 a 209.160 euro (+5%). Quando i mutui sono più convenienti, il mercato immobiliare viene stimolato e all’aumentare della domanda di immobili, cresce il valore delle compravendite.
Sale, anche se di poco, l’età di chi ha un mutuo in corso: quasi 40 anni e mezzo. Ma il dato risente dell’incremento del peso percentuale delle richieste di surroga, passate dal 21% del 2023 al 29% del 2024. Il valore è stato spinto dal calo dei tassi applicati ai mutui.
Se si decide di limitare l’analisi alle sole richieste di mutui per l’acquisto della prima casa, si nota come in questo caso sia aumentato sia l’importo medio richiesto (pari a 139.236 euro ovvero +5%) sia il valore medio dell’immobile (giunto a quota 191.677 euro ovvero +3%). Stabile, invece, l’età media del richiedente (37 anni e mezzo) nonché la durata media del piano di ammortamento (26 anni).
Tassi fissi e variabili
Il mutuo a tasso fisso, anche dopo i tagli della Bce, continua ad essere quello più conveniente, ma il divario con il tasso variabile si è ridotto. Secondo le simulazioni di Facile.it e Mutui.it, oggi per un mutuo medio da 126.000 euro da restituire in 25 anni a copertura del 70% del valore dell’immobile le migliori offerte disponibili online partono da un tasso (Ttan) del 2,45%, con rata di 562 euro.
Tariffe leggermente migliori per gli immobili di classe A o B, con i mutui green che partono da tassi (Tan) pari a 2,40% e una rata di 559 euro. Per la surroga, invece, il miglior Tan disponibile online è del 2,57% (rata di 570 euro).
Considerando il mutuo a tasso variabile, che come detto è più conveniente che nei mesi passati, le migliori offerte online, per un mutuo medio, partono da un tasso (Tan) del 3,50% con una rata di 631 euro. Per gli immobili di classe A o B i valori partono da 3,33% con una rata di 612 euro.