Zegna e Art Basel, un nuovo capitolo fatto di arte e lusso responsabile

La maison annuncia una collaborazione pluriennale con Art Basel, portando a nuova luce il suo impegno storico per l’arte come strumento di cambiamento sociale e culturale

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Matteo Calzaretta

Giornalista

Giornalista pubblicista, collabora con alcune tra le principali testate nazionali di lifestyle e spettacoli.

Pubblicato: 27 Maggio 2025 08:44

Nel mondo del lusso responsabile, la vera innovazione non sta solo nei materiali, ma nella visione. È su questa linea sottile tra heritage e futuro che si colloca l’annuncio di ZEGNA, che dal 27 maggio 2025 ha ufficializzato una collaborazione pluriennale con Art Basel, una delle più importanti piattaforme globali dedicate all’arte contemporanea. La notizia segna un momento cruciale nella storia della maison, non solo per il prestigio dell’alleanza, ma per la volontà dichiarata di dare voce a un impegno artistico che da sempre è parte del suo DNA.

"Oasi di lino" Zegna fashion show, Milan
Fonte: Ufficio stampa Zegna
Zegna fashion show, Milan

ZEGNA non si avvicina all’arte per decorare, ma per trasformare. Una tradizione che parte da lontano: sin dagli anni ’20, il fondatore Ermenegildo Zegna commissionava opere ad artisti come Ettore Pistoletto Olivero e Otto Maraini, trasformando la città di Trivero e il lanificio di famiglia — oggi nel cuore dell’Oasi ZEGNA, 100 km² di natura nelle Alpi italiane — in un museo a cielo aperto. Qui industria e bellezza si incontravano in un’armonia concreta, fatta di fontane, fregi e scale monumentali, capaci di rendere il quotidiano un’esperienza culturale.

Un linguaggio silenzioso che attraversa i decenni

Quella di ZEGNA è una storia raccontata più con lo spazio che con le parole. Nel tempo, questo approccio si è evoluto coinvolgendo artisti come Daniel Buren, Dan Graham, Roman Signer, Graham Sutherland, Kiki Smith e Not Vital, tutti scelti non per la fama, ma per la loro capacità di interpretare autenticamente il mondo ZEGNA. Opere che oggi vivono nei negozi del brand in tutto il mondo, nella sede di Milano e persino nei trofei in lana personalizzati: simboli tangibili di un legame indissolubile tra creatività, natura e comunità.

Zegna e l'estate a Taormina
Fonte: ufficio stampa Zegna
Zegna e l’estate a Taormina

Un’eredità che fiorisce

La collaborazione con Art Basel apre un nuovo capitolo. Per la prima volta, ZEGNA decide di rendere visibile un patrimonio artistico custodito con discrezione, non per brandizzarlo, ma per farlo fiorire in un contesto internazionale. Il brand sarà presente in tutte e quattro le fiere di Art Basel, Basilea, Miami Beach, Parigi e Hong Kong, creando esperienze curate che uniscono arte, design e imprenditorialità responsabile.

Zegna collabora con Art Basel
Zegna collabora con Art Basel

Fulcro della partnership è il progetto “Visible”, ideato insieme a Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Fondazione Zegna, pensato per sostenere pratiche artistiche socialmente impegnate attraverso un innovativo sistema di borse di studio. A rafforzare questo percorso, Vincenzo De Bellis, Director Fairs di Art Basel, entra nello Steering Committee del progetto, sottolineando il desiderio comune di usare l’arte come motore di cambiamento ambientale e sociale.

Zegna collabora con Art Basel
Zegna collabora con Art Basel

Quando l’arte diventa responsabilità

In ZEGNA, consideriamo l’arte non solo come decorazione, ma come mezzo di cambiamento”, ha dichiarato Gildo Zegna, Presidente e CEO del gruppo. Le sue parole si incarnano concretamente nell’evento di giugno a Basilea, durante il quale saranno annunciati i beneficiari delle borse Visible 2025, artisti e collettivi impegnati ad affrontare le sfide più urgenti del nostro tempo. La serata sarà anche un omaggio a Michelangelo Pistoletto, recentemente candidato al Premio Nobel per la Pace, per celebrare una vita dedicata all’arte come forma di trasformazione sociale.

La visione che oggi ZEGNA porta avanti è la naturale evoluzione di un pensiero nato un secolo fa. Una convinzione profonda: che l’arte debba vivere nei luoghi della vita reale, integrandosi con la natura, il lavoro e le relazioni umane. Perché il cambiamento che realizziamo oggi sarà l’eredità che lasceremo al mondo di domani.