Quanto costa soggiornare nel Resort in Cina che è la copia esatta di Santorini

Esiste in Cina una copia di Santorini: un resort (in cui è possibile soggiornare a prezzi non proprio economici) ha deciso di creare la replica esatta dell'isola grega

Foto di Federica Petrucci

Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Pubblicato: 18 Maggio 2024 12:00

Nella città meridionale di Dali, in Cina, esiste una copia di Santorini. Si tratta, nello specifico, del Resort “Sound on the Clouds”, che permette ai propri ospiti di soggiornare (a prezzi non proprio economici) in quella che si può considerare la replica esatta dell’isola greca.

La Cina ricrea Santorini con un resort da un miliardo di dollari

Il resort di Santorini Dali, esteso su un vasto terreno di 3.700 acri, rappresenta non solo un’attrazione turistica, ma anche un investimento economico significativo. Con una spesa stimata di oltre un miliardo di dollari per la sua costruzione, questo progetto ha generato un flusso di denaro considerevole all’interno dell’economia cinese.

La creazione del resort copia di Santorini, infatti, ha avuto un impatto positivo sull’industria del turismo e dell’ospitalità a livello nazionale. Prima di tutto, la sua inaugurazione ha attirato l’attenzione dei media nazionali e internazionali, aumentando la visibilità della Cina come destinazione turistica globale. Di questo resort, infatti, se ne è parlato in tutto il mondo.

Questa popolarità, di conseguenza, ha visto aumentare i visitatori nella città di Dali, già destinazione turistica popolare per i viaggiatori cinesi. Questo ha portato ad un aumento della domanda di servizi turistici, tra cui alloggi, ristoranti, trasporti e attività ricreative, con un impatto positivo sull’economia locale.

Infine, il resort è riuscito ad attirare ora anche turisti stranieri curiosi di scoprire questa nuova struttura. Un flusso che ha portato con sé una maggiore spesa in valuta estera, contribuendo alla bilancia dei pagamenti del paese e all’arricchimento dell’industria nazionale.

Quanto costa soggiornare nel Resort copia di Santorini in Cina: tariffe e prezzi

Le tariffe di soggiorno al resort “Sound on the Clouds” variano a seconda della tipologia di camera e della stagione. Ad esempio, a fine giugno una camera doppia deluxe con vista lago e piscina idromassaggio può costare dai 335 euro  fino a 412 euro a notte. A luglio e agosto, in linea di massima, i prezzi sono gli stessi ma per le camere standard, mentre le cifre salgono sui 500/600 euro per le camere deluxe con vista e servizi vari.

Il resort infatti offre una vasta gamma di servizi e comfort per soddisfare le esigenze dei suoi ospiti. Dalle piscine all’aperto e alle sale da tè, ai bar e ristoranti con menù e piatti tipici della Grecia. Inoltre, il fornisce un servizio butler-style che aiuta i visitatori a personalizzare il loro itinerario, organizzare sessioni fotografiche e prenotare servizi di noleggio per visitare altre attrazioni locali.

Dando un’occhiata alle recensioni lasciate sul web da chi lo ha già visitato, il resort “Sound on the Clouds” gode di un elevato grado di soddisfazione da parte dei suoi ospiti, che citano la pulizia delle strutture, la varietà dei servizi offerti e la bellezza delle camere e degli ambienti circostanti.

Il business delle repliche in Cina diventa un’attrazione turistica

Il resort copia di Santorini non è un caso isolato. Dai grattacieli di Shanghai alle campagne rurali, infatti, la Cina ospita una miriade di repliche di famose attrazioni globali, creando un’esperienza unica per i visitatori e sollevando questioni intriganti sul business delle imitazioni.

Viaggiando attraverso la Cina, è possibile imbattersi in una vasta gamma di repliche, alcune fedeli alla dimensione e al dettaglio dei loro originali, altre riprodotte in modo fantasioso. Tra le più famose repliche troviamo il Colosseo di Roma, l’Arco di Trionfo di Parigi, la Torre Eiffel, la Casa Bianca, il Teatro dell’Opera di Sydney e molte altre. Alcune repliche, come il Romandisea Titanic, sono progetti ambiziosi che mirano a ricreare le dimensioni e la magnificenza degli originali, mentre altre, come il Tower Bridge di Londra in doppia dimensione nella provincia di Jiangsu, si distinguono per le loro dimensioni esagerate.

C’è da dire, però, che sebbene le repliche cinesi siano state spesso accolte con meraviglia e interesse dai visitatori, queste hanno anche suscitato controversie e polemiche diverse volte. Mentre alcuni vedono queste imitazioni come una forma di omaggio o un modo per portare il mondo a portata di mano per chi non può viaggiare, altri le considerano una distorsione della cultura e della storia. Ad esempio, per la costruzione di repliche della Grande Sfinge di Giza, gli egiziani hanno portato in tribunale la Cina, accusandola di violazione dei diritti di proprietà intellettuale e richiedendo la demolizione delle repliche.

Questo, però, non ha fermato il business delle repliche in Cina, che al contrario – come abbiamo visto – ha continuato a prosperare, alimentato dalla curiosità dei visitatori e dall’innovazione degli imprenditori. Tuttavia, il suo futuro dipende da questioni come la protezione dei diritti di proprietà intellettuale, le normative urbanistiche e la domanda dei consumatori.