Fino a quando resta chiuso il Traforo del Monte Bianco

Il Traforo del Monte Bianco a ottobre 2023 verrà interessato da due chiusure: fino a metà mese previsti stop nelle sole ore notturne. Da metà mese in poi al via la chiusura totale fino a metà dicembre

Foto di Mauro Di Gregorio

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 1 Ottobre 2023 21:00

Per 9 settimane consecutive il Traforo del Monte Bianco rimarrà chiuso. A determinare lo stop ai trasporti “operazioni di manutenzione tecnica, in particolare lavori riguardanti la sostituzione degli elementi di impalcato stradale nella zona centrale del traforo e la sostituzione dei 76 acceleratori installati sulla volta”, come si legge sul sito ufficiale dell’infrastruttura.

Tunnel del Monte Bianco: chiusura totale da metà ottobre

La circolazione al Traforo del Monte Bianco verrà interrotta dalle 8:00 di lunedì 16 ottobre alle 22:00 di lunedì 18 dicembre. I viaggiatori potranno percorrere, facendo un po’ di strada in più, gli itinerari alternativi che sono stati predisposti.

Il tunnel del Monte Bianco “rimarrà aperto durante le vacanze di Natale anche per favorire lo scambio di presenze turistiche”, aveva recentemente detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante la conferenza stampa congiunta con la sua omologa francese Catherine Colonna.

La chiusura di 9 settimane è stata prevista dal gestore della galleria in accordo con le aziende che si occuperanno dei lavori. Il cantiere di 15 settimane volto a ristrutturare 600 metri di soffitto sarebbe dovuto partire lo scorso 4 settembre ma è stato rinviato di un anno dopo la frana del 27 agosto a Maurienne in Francia. Frana che ha portato alla chiusura ai mezzi pesanti del traforo del Fréjus, che collega Piemonte e Savoia per quasi due settimane. Il cantiere di 9 settimane che prenderà piede al Traforo del Monte Bianco non riguarda la volta.

Tunnel del Monte Bianco: chiusure notturne

Oltre alla maxi-chiusura di 9 settimane (nel periodo 16 ottobre-18 dicembre) sono state stabilite anche delle mini-chiusure notturne dalle 22:00 alle 6:00. A ottobre lo stop ai veicoli si applica nelle seguenti notti:

  • dalle 22:00 di lunedì 2 ottobre alle 6:00 di venerdì 6 ottobre;
  • dalle 22:00 di lunedì 9 ottobre alle 6:00 di venerdì 13 ottobre.

Si è dunque trovata un’altra soluzione rispetto alle ipotesi di chiusura iniziali.

Traforo Monte Bianco: viabilità tempo reale

Prima di mettersi in viaggio si consiglia di controllare lo stato della viabilità del traforo su:

In questa pagina sono indicati gli itinerari alternativi per aggirare la chiusura del Traforo del Monte Bianco. Ma il traforo sarà interessato da interventi intermittenti che dureranno per un arco di 18 anni.

Abbonamenti al traforo

Tenendo conto della chiusura totale del traforo, Tmb-Geie ha disposto che la data di scadenza di tutti gli abbonamenti in corso di validità, da 10 transiti o da 20 transiti, alla data di inizio della chiusura totale del traforo (16 ottobre 2023) sarà prorogata di 3 mesi. Ad esempio, un abbonamento in scadenza al 30 ottobre verrà prorogato al 31 gennaio 2024, e così via. Il prolungamento della data di validità sarà effettuato automaticamente. Non sarà pertanto necessario inviare alcuna richiesta specifica di proroga.

Proteste degli autotrasportatori

Le chiusure per gli “interventi non procrastinabili”, come li ha definiti nel suo annuncio il presidente della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin, hanno suscitato le proteste del Fai Liguria (Federazione autotrasportatori italiani): “È a forte rischio il collasso definitivo della nostra rete autostradale – sostiene il direttivo del Fai – che tra restringimenti, cantieri e mancanza di corsie di emergenza non potrà sopportare l’ulteriore sovraccarico di automezzi pesanti e il resto del traffico veicolare che sarà provocato dalla chiusura del traforo del monte Bianco”.

La chiusura dei valichi alpini rischia di causare ingenti danni all’economia di tutto il Nord, con importanti ripercussioni sul Pil nazionale.