Cellulari a scuola banditi, divieto assoluto: cosa cambia da settembre

Il ministro Valditara torna a parlare di smartphone in classe. Nuovi divieti a partire da settembre 2024

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Pubblicato: 11 Luglio 2024 13:05

Il governo si schiera apertamente contro l’uso non necessario della tecnologia in classe. Si inserisce in questa linea il divieto assoluto di usare cellulari a scuola. Ad annunciare la nuova misura è stato il ministro Valditara in persona. Non si tratta, inoltre, dell’unica novità per quanto riguarda gli istituti.

Scuola, divieto cellulari

Sarebbe già stata posta la firma su una circolare che impone il divieto dei cellulari a scuola, a partire dall’anno scolastico 2024-25. Una questione di primaria importanza per il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Le prime anticipazioni sono giunte proprio da quest’ultimo ma, in assenza di una circolare materiale, non è possibile scendere eccessivamente nei dettagli. Non è di certo la prima volta che si fronteggia la questione, tornata sotto i riflettori durante il convegno La scuola artificiale – Età evolutiva ed evoluzione tecnologica. Il ministro ha preso parte all’evento tenutosi a Palazzo San Macuto, a Roma.

Già due anni fa il Mim aveva dichiarato battaglia contro i cellulari in aula, limitandosi però a evidenziare alcune circostanze nelle quali ne risultava vietato l’uso: “È un dovere specifico, per ciascuno studente, non utilizzare il telefono cellulare, o altri dispositivi elettronici, durante lo svolgimento delle attività didattiche”.

Tutto ciò risultava in parte problematico, considerando l’integrazione tecnologica di alcuni istituti. Qualcosa che non va tanto a genio al ministero, che ora annuncia anche un ritorno al diario di classe cartaceo, in alcuni casi soppiantato da uno digitale negli ultimi anni.

Cellulari in classe, cosa cambia da settembre

Nessun istituto scolastico potrà più agire a propria discrezionalità, almeno per quanto riguarda l’ambito pubblico. Si impone infatti il divieto assoluto di cellulari in aula, fino alle medie. Ciò non riguarda unicamente gli atteggiamenti malvisti degli studenti, che si distraggono dalle lezioni. Il dito del ministero è puntato anche contro gli scopi didattici.

Finestra aperta invece al ricorso a tablet e computer, come normalmente avviene, al fine di garantire un approccio al passo con i tempi in merito al metodo d’apprendimento. Ecco le parole di Valditara:

“Ho firmato una circolare che vieta l’uso del cellulare a qualsiasi scopo, anche didattico, a partire dal prossimo anno scolastico. Io non credo che si faccia buona didattica con un cellulare fino alle scuole medie. Questo ovviamente non significa vietare l’utilizzo del tablet o del computer, che devono essere però sfruttati sotto la guida del docente”.

Il ministro ha prospettato un presente catastrofico, nel quale gli smartphone sono in grado di “rubare il desiderio di vita”. Il timore, ha spiegato, è quello di ritrovarsi a fronteggiare dei giovani sempre più dipendenti, “dentro una community piuttosto che parte di una comunità”.

Il tutto rientra in un processo per ridare autorevolezza ai docenti, ripristinando il “principio di responsabilità individuale”. Rispetto al 2022 ci saranno dei cambiamenti. Se in precedenza l’uso era consentito dietro autorizzazione del docente, oggi è assolutamente bandito.