“M’illumino di Meno”, il 16 febbraio si celebra la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico

Nata nel 2005 grazie al programma Caterpillar di Rai Radio2, ha l'obiettivo di diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse

Foto di Matteo Paolini

Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Pubblicato: 13 Febbraio 2024 14:01

M’illumino di meno, la giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, compie vent’anni il 16 febbraio 2024. L’iniziativa, nata da Rai Radio 2, coinvolge l’Italia e altri paesi in una serie di azioni per sensibilizzare sul tema della sostenibilità ambientale e del consumo responsabile delle risorse. Il nostro Paese si impegna a seguire le direttive europee, che puntano a ridurre le emissioni di gas serra e a promuovere le energie rinnovabili, per garantire efficienza e risparmio energetico.

L’edizione 2024 della Giornata ha l’obiettivo di superare i confini nazionali coinvolgendo una platea internazionale. Gli organizzatori hanno scelto lo slogan “No Borders” e invitano partecipanti a creare gemellaggi con Comuni, scuole e aziende all’estero, oltre a coinvolgere persone e comunità straniere del proprio territorio.

L’obiettivo ambizioso è nientemeno che spegnere la Tour Eiffel nell’anno delle Olimpiadi che si svolgeranno a Parigi tra luglio e agosot. Un impegno significativo per promuovere la sostenibilità a livello globale.

Come e quando è nata l’iniziativa

L’idea di M’illumino di meno è nata nel 2005 da Massimo Cirri e Sergio Ferrentino, conduttori del programma radiofonico Caterpillar, in onda su Rai Radio2 dal 1997. Il programma si occupa di attualità, satira, cultura e ambiente, con uno stile ironico e coinvolgente. Nel 2005, in occasione dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, il primo accordo internazionale per la riduzione delle emissioni di gas serra, Caterpillar lanciò la proposta di spegnere le luci non necessarie per un’ora, il 16 febbraio, dalle 18 alle 19, come simbolo di impegno per il clima. L’iniziativa ebbe un grande successo e raccolse l’adesione di migliaia di persone, enti, scuole, monumenti, piazze e città. Da allora, ogni anno, il 16 febbraio si rinnova l’appuntamento con M’illumino di meno, che ha ampliato il suo messaggio e le sue proposte, coinvolgendo sempre più realtà in Italia e nel mondo.

In vent’anni, il mondo ha fatto passi da gigante nella difesa dell’ambiente.

  • La Costituzione Italiana: La tutela dell’ambiente è stata finalmente sancita nella Carta Costituzionale, riconoscendo la sua importanza fondamentale per il benessere presente e futuro delle generazioni
  • Obiettivi europei: L’Unione Europea ha adottato ambiziosi obiettivi di riconversione energetica, puntando sulle fonti rinnovabili e sull’efficienza energetica per decarbonizzare il sistema energetico
  • Riconoscimento scientifico: Il premio Nobel per la Pace conferito agli scienziati dell’IPCC ha sottolineato l’importanza del loro lavoro nel sensibilizzare il mondo sul cambiamento climatico
  • Azione collettiva: In Italia, centinaia di migliaia di cittadini hanno installato pannelli fotovoltaici sulle proprie abitazioni, contribuendo alla produzione di energia pulita. Cresce anche l’interesse per le Comunità Energetiche Rinnovabili, che permettono ai cittadini di condividere l’energia prodotta da fonti rinnovabili

Da semplice gesto a Giornata Nazionale

Nel corso degli anni, M’illumino di Meno si è evoluta, diventando una vera e propria campagna di sensibilizzazione che coinvolge cittadini, istituzioni, scuole e aziende. Nel 2012, la giornata ha ottenuto il riconoscimento ufficiale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Nel 2022, grazie a una proposta di legge presentata da un gruppo di parlamentari di diversi schieramenti politici, M’illumino di meno è diventata ufficialmente la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, con l’obiettivo di promuovere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse. La legge n. 34/2022, approvata all’unanimità dal Parlamento, riconosce il valore educativo e sociale dell’iniziativa e ne sostiene la diffusione, anche attraverso il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e delle amministrazioni pubbliche. La legge prevede inoltre che il Governo, in collaborazione con le Regioni e gli Enti locali, adotti ogni anno un piano di azioni per la Giornata Nazionale, incentrato su un tema specifico legato alla sostenibilità.

La Legge n. 34/2022 rappresenta un passo significativo nell’impegno del governo italiano per affrontare le sfide ambientali. Questa legge introduce misure concrete per promuovere la sostenibilità, incentiva l’uso di energie rinnovabili e punta a ridurre le emissioni di gas serra. La sua implementazione è essenziale per garantire un futuro più sostenibile per le generazioni a venire. La legge impegna anche il Governo a promuovere iniziative concrete per:

  • Ridurre i consumi energetici
  • Aumentare l’efficienza energetica
  • Promuovere le fonti rinnovabili
  • Sostenere la mobilità sostenibile
  • Educare i cittadini adottare stili di vita sostenibili

Perché è importante risparmiare energia e adottare stili di vita sostenibili

Risparmiare energia e adottare stili di vita sostenibili sono azioni cruciali per contrastare il cambiamento climatico, il fenomeno che sta alterando il clima del nostro pianeta a causa dell’aumento delle temperature medie globali. Questo aumento è causato dall’accumulo di gas serra nell’atmosfera, principalmente anidride carbonica, metano e ossido di azoto, emessi dalle attività umane come la combustione di combustibili fossili, l’agricoltura, l’allevamento, la deforestazione e l’industrializzazione.

Il cambiamento climatico ha impatti negativi su diversi aspetti della vita, tra cui la biodiversità, la salute, la sicurezza alimentare, l’acqua, l’energia, l’economia e la pace. Per mantenere il riscaldamento globale entro la soglia considerata sicura dalla comunità scientifica, ovvero i 2°C, è imperativo ridurre drasticamente le emissioni di gas serra e potenziare l’efficienza e le fonti rinnovabili nel settore energetico.

Questo compito richiede un cambiamento radicale nel modo in cui produciamo e consumiamo energia, ma anche nel modo in cui viviamo, lavoriamo, viaggiamo, mangiamo e comunichiamo.

Il Protocollo di Kyoto e il Ruolo dell’Italia nella lotta al Cambiamento Climatico

Nel 1997, i paesi industrializzati hanno sottoscritto il Protocollo di Kyoto, un trattato internazionale che impegna le nazioni firmatarie a ridurre le proprie emissioni di gas serra. Il protocollo è entrato in vigore nel 2005 e ha avuto un ruolo importante nel sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema del cambiamento climatico.

L‘Italia ha ratificato il Protocollo di Kyoto nel 2002 e si è impegnata a ridurre le proprie emissioni di gas serra del 8% rispetto ai livelli del 1990. Il nostro Paese ha raggiunto questo obiettivo grazie a una serie di misure, tra cui l’introduzione di un sistema di quote di emissione per le aziende e la promozione di fonti rinnovabili.

Il Protocollo di Kyoto è stato un passo importante nella lotta al cambiamento climatico, ma non è stato sufficiente a fermare l’aumento delle emissioni di gas serra. Infatti, il Protocollo ha anche mostrato alcuni limiti, come la mancata adesione di alcuni paesi chiave, come gli Stati Uniti, la Cina e l’India, la scarsa ambizione degli obiettivi e la difficoltà di monitorare e verificare le emissioni.

Per questi motivi, il Protocollo di Kyoto è stato sostituito dall’Accordo di Parigi, firmato nel 2015 e in vigore dal 2020, che coinvolge tutti i paesi del mondo in un impegno comune per limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C, e possibilmente a 1,5°C, rispetto ai livelli preindustriali.

Cambiamento climatico: una sfida globale

Il cambiamento climatico è una sfida globale che richiede azioni coordinate a livello mondiale. Infatti, sta modificando il clima del pianeta a causa dell’aumento delle temperature medie globali, provocato dall’accumulo di gas serra nell’atmosfera. Questi gas, principalmente anidride carbonica, metano e ossido di azoto, sono emessi dalle attività umane, come la combustione di combustibili fossili, l’agricoltura, l’allevamento, la deforestazione e l’industrializzazione. Il cambiamento climatico ha effetti negativi su molti aspetti della vita, come la biodiversità, la salute, la sicurezza alimentare, l’acqua, l’energia, l’economia e la pace. Alcuni di questi effetti sono:

  • L’innalzamento del livello del mare, causato dallo scioglimento dei ghiacci polari e dal dilatarsi dell’acqua, che minaccia le zone costiere e le isole, dove vivono centinaia di milioni di persone
  • L’aumento della frequenza e dell’intensità di eventi meteorologici estremi, come ondate di calore, siccità, alluvioni, tempeste, uragani e incendi, che provocano danni, vittime, sfollati e costi economici
  • La riduzione della disponibilità e della qualità dell’acqua, a causa della diminuzione delle precipitazioni, dello scioglimento dei ghiacciai e dell’inquinamento, che compromette l’agricoltura, l’industria, la produzione di energia elettrica e il fabbisogno umano
  • La perdita di biodiversità, a causa della distruzione e della frammentazione degli habitat, dell’introduzione di specie invasive, della diffusione di malattie e della riduzione delle risorse alimentari, che altera gli equilibri ecologici e riduce i servizi ecosistemici
  • L’impoverimento della produzione agricola e della sicurezza alimentare, a causa della riduzione della fertilità dei suoli, dell’erosione, della salinizzazione, della desertificazione, della variazione dei cicli stagionali, della diffusione di parassiti e malattie, che colpisce soprattutto le popolazioni più vulnerabili e dipendenti dall’agricoltura
  • La diffusione di malattie infettive e non trasmissibili, a causa dell’aumento delle temperature, dell’inquinamento, della scarsità di acqua e cibo, dello stress, della migrazione, che mette a rischio la salute di milioni di persone, soprattutto i bambini, gli anziani, i poveri e i malnutriti
  • L’aggravamento delle disuguaglianze e dei conflitti, a causa della riduzione delle risorse, della migrazione forzata, della perdita di reddito, della violazione dei diritti umani, della destabilizzazione delle istituzioni, che alimenta tensioni, violenze, guerre e terrorismo

In questo contesto, iniziative locali come “M’illumino di Meno” assumono un ruolo cruciale nel promuovere la consapevolezza e stimolare azioni concreti.

Azioni Concrete: Come Possiamo Contribuire

La giornata del 16 febbraio è un’opportunità per riflettere sulle azioni concrete che possiamo intraprendere per contribuire a un futuro sostenibile. Ridurre il consumo di energia, promuovere l’efficienza energetica nelle nostre abitazioni e incoraggiare l’uso di energie rinnovabili sono solo alcune delle azioni che possiamo compiere per essere parte attiva del cambiamento.

La diffusione della consapevolezza sulla sostenibilità è fondamentale per il successo di iniziative come “M’illumino di Meno”. I media, in particolare programmi come Caterpillar, giocano un ruolo cruciale nell’educare il pubblico sui problemi legati al cambiamento climatico e all’importanza del risparmio energetico.

M’illumino di Meno non è solo una giornata simbolica, ma un invito all’azione. Un’occasione per riflettere sulle nostre abitudini e per impegnarci a cambiare rotta. Unire le forze per costruire un futuro più sostenibile per noi e per le generazioni che verranno.

Quali sono le azioni che possiamo compiere

Per partecipare a M’illumino di meno e contribuire alla transizione energetica e alla sostenibilità ambientale, possiamo compiere molte azioni, sia individuali che collettive, sia a breve che a lungo termine. Alcune di queste azioni sono:

  • Spegnere le luci e gli elettrodomestici non indispensabili, soprattutto in orari di punta, quando la domanda di energia è più alta e il sistema elettrico è più stressato
  • Scegliere lampadine a basso consumo, come quelle a LED, che durano più a lungo e consumano meno energia rispetto alle lampadine tradizionali
  • Regolare il termostato del riscaldamento e del condizionamento, evitando temperature troppo alte o troppo basse, e isolare bene le finestre e le porte per evitare dispersioni di calore o di fresco
  • Usare la lavatrice, la lavastoviglie e il forno solo quando sono pieni e preferire programmi a bassa temperatura, che consumano meno energia e sono più delicati sui tessuti e sulle stoviglie
  • Sostituire gli elettrodomestici vecchi e inefficienti con quelli di classe energetica A o superiore, che garantiscono prestazioni migliori e minori consumi
  • Installare pannelli solari termici o fotovoltaici sul tetto o sul balcone, per produrre acqua calda o elettricità da una fonte rinnovabile e pulita, il sole
  • Utilizzare mezzi di trasporto sostenibili, come la bicicletta, il trasporto pubblico, il carpooling o il carsharing, per ridurre le emissioni di gas serra e l’inquinamento atmosferico e acustico causati dalle auto
  • Ridurre gli spostamenti in aereo, soprattutto per le tratte brevi, e preferire il treno, che è più ecologico e meno impattante sul clima
  • Adottare una dieta equilibrata e a basso impatto ambientale, riducendo il consumo di carne e di prodotti di origine animale, che richiedono molta energia e risorse per la loro produzione, e preferendo prodotti locali, di stagione e biologici, che riducono la distanza tra produttore e consumatore e garantiscono una maggiore qualità e sicurezza alimentare
  • Sensibilizzare e coinvolgere familiari, amici, colleghi, vicini, studenti e insegnanti sul tema del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, organizzando iniziative, eventi, laboratori, concorsi, mostre, spettacoli, che possano diffondere la cultura della sostenibilità e creare una rete di solidarietà e di azione

M’illumino di Meno: una comunità per la sostenibilità

M’illumino di Meno si è trasformata in una comunità di individui che, con piccoli o grandi gesti, si dedicano alla sostenibilità: spegnere le luci, cenare a lume di candela, utilizzare la bicicletta, piantare un albero… A questa iniziativa, condotta con un equilibrato mix di serietà e leggerezza, è associato un Decalogo che suggerisce semplici azioni a favore di uno stile di vita sostenibile.

Chiunque può aderire all’iniziativa registrandosi sul sito e specificando il luogo e il tipo di “azione sostenibile” che desidera promuovere. Ogni anno, il 16 febbraio, si crea una rete di eventi di vario genere che rendono visibile e tangibile l’impegno per la riduzione dei consumi e il risparmio energetico.