In Germania è partito il primo treno a idrogeno: ecco come funziona

I primi treni ad idrogeno sono arrivati in Germania e potrebbero dare una forte mano alla tematica della mobilità sostenibile abbattendo le emissioni di CO2

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Nel futuro, i treni a idrogeno potrebbero diventare la norma nella mobilità ferroviaria. E per avere un assaggio di ciò che sarà, potete andare in Bassa Sassonia, in Germania, dove sta prendendo forma la prima tratta 100% a idrogeno.

I treni tedeschi a idrogeno

Alstom, un’azienda che si occupa di mobilità intelligente e sostenibile, ha annunciato il primo treno a idrogeno al mondo, il Coradia iLint. Questo mezzo ha raggiunto un altro traguardo storico a Bremervörde, in Bassa Sassonia, Germania. D’ora in poi verrà infatti utilizzato per il trasporto passeggeri sulla prima tratta al mondo al 100% a idrogeno. Questo treno regionale, a bassa rumorosità, emette soltanto vapore e acqua condensata. I 14 veicoli a celle a combustibile appartengono alla Landesnahverkehrsgesellschaft Niedersachsen (LNVG), che si è occupata di cercare alternative ai treni diesel fin dal 2012. Fornendo così l’impulso decisivo per lo sviluppo dei nuovi treni in Germania. Dieci anni dopo, dopo moltissimi viaggi dimostrativi, ecco un primo risultato concreto, salutato con grande enfasi.

Il prossimo futuro

Secondo i media locali, cinque treni a emissioni zero circoleranno sulla tratta regionale di 126 chilometri, riforniti quotidianamente e h24 dalla stazione di rifornimento d’idrogeno di Bremervörde della Linde. Lo stabilimento contiene 64 serbatoi ad alta pressione da 500 bar, per una capacità totale di 1.800 kg, sei compressori a idrogeno e due pompe del combustibile. Treni che, spiega Alstom, emettono solo vapore acqueo e condensa con una autonomia di 1.000 chilometri, potendo operare tutto il giorno con un solo serbatoio di idrogeno.

Sulla rete tedesca, questi treni a idrogeno saranno in grado di viaggiare a a velocità comprese tra 80 e 120 km/h, potendo raggiungere una velocità massima di 140.

Riduzione di CO2

Il progetto, realizzato da Alstom in collaborazione con i suoi partner, è costato 93 milioni di euro. L’azienda stima che, utilizzando l’idrogeno come energia rinnovabile, il convoglio potrà risparmiare 4.400 tonnellate di emissioni di Co2 in un anno. La cella combustibile installata sul tetto del convoglio permette di miscelare l’idrogeno con l’ossigeno presente nell’ambiente, generando energia pulita. Henri Poupart-Lafarge, ceo e presidente di Alstom, ha dichiarato di essere molto orgoglioso di poter mettere in funzione questa tecnologia insieme ai propri forti partner come prima mondiale. La mobilità a emissioni zero è uno degli obiettivi principali a garanzia di un futuro sostenibile.

Il progetto tedesco

I treni a idrogeno sono una soluzione promettente per ridurre le emissioni di CO2 nel settore dei trasporti. I treni Coradia iLint, progettati in Francia e assemblati in Germania, sono alimentati da batterie ad idrogeno che possono essere ricaricate velocemente. La Germania ha annunciato un piano ambizioso per diventare leader nel settore delle innovazioni a idrogeno entro dieci anni. Tuttavia, le infrastrutture sono ancora carenti e la sostituzione dei treni a diesel con quelli a idrogeno non è prevista al 100%. Inoltre, l’idrogeno può richiedere l’intervento di elementi e processi chimici per la sua produzione. La soluzione migliore sarebbe quella verde, prodotta attraverso l’utilizzo di energia rinnovabile. In questo scenario, l’azienda tedesca di gas tecnici Linde ha reso noto che ha avviato un progetto per produrre idrogeno a livello locale esclusivamente con fonti di energia rinnovabile entro tre anni.

I treni a idrogeno in Italia

Alstom fornirà i suoi treni a idrogeno anche all’Italia. Più nello specifico, nello stabilimento di Savigliano, in provincia di Cuneo, l’azienda sta lavorando per realizzare il modello Coradia Stream che dovrebbe debuttare alla fine del 2023 sulla rete ferroviaria della Valcamonica. Il contratto, che è stato firmato nel 2020, prevede sei convogli, più opzione per produrne altri otto. I treni alimentati con combustibile a idrogeno dovrebbero essere consegnati a Ferrovie Nord Milano per un importo complessivo di circa 160 milioni di euro e andranno a sostituire quelli alimentati a diesel. La linea che serviranno i treni a idrogeno è quella non elettrificata che parte da Brescia e arriva a Edolo passando per Iseo. La tecnologia di propulsione con cui saranno equipaggiati i treni del Coradia Strem sarà la stessa di quelli consegnati in Germania.

Alstom ha siglato in totale quattro contratti per treni regionali alimentati a celle a combustibile a idrogeno. I treni verranno impiegati in Germania – in Bassa Sassonia e nell’area metropolitana di Francoforte – e in Francia, oltre che in Italia. Inoltre Alstom ha dichiarato di aver siglato altri contratti in Austria, Paesi Bassi, Polonia e Svezia. Questi accordoi rappresentano un importante passo avanti nello sviluppo di mezzi di trasporto sostenibili e a basso impatto ambientale.