Capsule del caffè in alluminio, cresce il riciclo, +10% per un totale di 1.800 tonnellate

Con il progetto "Da Chicco a Chicco" sono state recuperate 650 tonnellate di alluminio e oltre 6.500 di caffè esausto che contribuiscono a generare nuove risorse

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Nel 2023, Nespresso ha raggiunto un nuovo traguardo nel riciclo delle capsule in alluminio. I dati appena pubblicati confermano la costante crescita del progetto di economia circolare “Da Chicco a Chicco”, che ha permesso di recuperare oltre 1.800 tonnellate di capsule (+10 % rispetto al 2022). Questo risultato straordinario si inserisce in un percorso di 12 anni che ha visto la raccolta e il riciclo di quasi 11.000 tonnellate di capsule, trasformando un potenziale rifiuto in una risorsa preziosa.

Le capsule usate vengono sottoposte a un processo di lavorazione che separa l’alluminio dai fondi di caffè. Oltre 650 tonnellate di alluminio sono state inviate alle fonderie per essere trasformate in nuovi oggetti, dimostrando come il riciclo sia un ciclo virtuoso che permette di ridurre l’impatto ambientale e di risparmiare energia. Allo stesso tempo, più di 6.500 tonnellate di caffè esausto hanno trovato una nuova vita nel compostaggio, contribuendo alla fertilità dei terreni e alla coltivazione di prodotti come il riso.

Il successo di “Da Chicco a Chicco” è il frutto di un impegno costante e di un investimento complessivo sul territorio italiano che ha raggiunto i 10 milioni di euro. Nespresso ha collaborato con numerose realtà locali, dalle aziende di raccolta differenziata ai consorzi di riciclo, per creare una rete capillare di punti di raccolta e per sensibilizzare i consumatori sull’importanza del riciclo.

Nonostante i risultati positivi ottenuti, Nespresso non si ferma e si pone nuovi obiettivi ambiziosi per il 2025: raggiungere le 900 tonnellate di alluminio e superare le 9.000 tonnellate di caffè da riutilizzare in progetti concreti. Questi traguardi rappresentano una sfida importante, ma dimostrano la volontà dell’azienda di continuare a guidare la transizione verso un futuro più sostenibile.

“Da Chicco a Chicco”, un progetto di economia circolare di successo

Nato nel 2011 da una proficua collaborazione con Cial, Utilitalia e Cic, il progetto “Da Chicco a Chicco” rappresenta un esempio concreto di economia circolare. Grazie a questo innovativo programma, i consumatori Nespresso hanno la possibilità di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio in appositi punti di raccolta, contribuendo attivamente alla tutela dell’ambiente.

Oggi, la rete di raccolta “Da Chicco a Chicco” è sempre più estesa e capillare, con oltre 200 punti di raccolta distribuiti in più di 100 città italiane. All’interno delle Boutique Nespresso e nelle isole ecologiche partner è possibile depositare le capsule esauste, facilitando così la partecipazione dei consumatori.

Una volta raccolte dalle aziende locali di gestione dei rifiuti, le capsule esauste intraprendono un percorso di riciclo all’avanguardia. Grazie a specifici accordi con Cial e in collaborazione con l’impianto Garm – Gavardo Recupero Metalli, le capsule vengono lavorate con tecnologie innovative. Questo processo permette di separare l’alluminio dal caffè con la massima efficienza, consentendo così di dare nuova vita a entrambi i materiali.

L’alluminio estratto dalle capsule viene avviato a un nuovo ciclo produttivo, trasformandosi in oggetti di uso comune. Questo contribuisce a ridurre l’impatto ambientale legato all’estrazione delle materie prime e a promuovere un’economia sempre più sostenibile.

Il caffè esausto, invece, viene destinato al compostaggio. Questo processo naturale permette di ottenere un compost di alta qualità, ricco di sostanze nutritive, che può essere utilizzato in agricoltura come fertilizzante. In questo modo, anche il caffè contribuisce a nutrire la terra e a favorire la crescita delle piante.

Il successo del progetto “Da Chicco a Chicco” è il risultato di una sinergia tra Nespresso, le istituzioni, le aziende di gestione dei rifiuti e i consumatori. Grazie all’impegno di tutti, è possibile costruire un futuro più sostenibile, in cui le risorse vengono utilizzate al meglio e i rifiuti sono sempre meno.

Il ciclo virtuoso del progetto “Da Chicco a Chicco”, dalla capsula al riso

Grazie alla presenza di macchinari avanzati progettati appositamente per la lavorazione delle capsule in alluminio, l’impianto dedicato svolge un ruolo cruciale nel processo di recupero di nuove materie prime. Qui avvengono il trattamento e la separazione dei due materiali principali che compongono ogni capsula esausta: l’alluminio e il caffè.

L’alluminio viene recuperato e frazionato, per poi essere destinato alle fonderie, dove inizia il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti utili come penne, biciclette, segnalibri e molti altri articoli di uso quotidiano. Questo percorso di riciclo non solo consente di ridurre l’impatto ambientale, ma anche di creare valore da materiali che altrimenti sarebbero stati scartati.

Parallelamente, il caffè esausto viene inviato presso un impianto di compostaggio. Qui, viene utilizzato per la produzione di compost, un fertilizzante naturale prezioso. Parte di questo compost viene poi ceduto a una risaia in provincia di Novara, dove viene impiegato nella coltivazione del riso. Questo processo circolare permette di restituire al suolo risorse nutrienti che migliorano la qualità del raccolto.

Il riso prodotto grazie a questo compost naturale non è destinato alla vendita, ma viene riacquistato da Nespresso e, in un gesto di solidarietà, donato al Banco Alimentare di diverse regioni italiane, tra cui Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia e, più recentemente, anche all’Emilia-Romagna, la cui sede regionale è entrata a far parte del progetto da poche settimane. La prima donazione di riso a questa nuova regione è prevista per il mese di novembre, non appena sarà completata la raccolta.

Questo ciclo virtuoso di recupero, riciclo e solidarietà non solo dimostra l’impegno di Nespresso per la sostenibilità ambientale, ma rappresenta anche un contributo significativo alla lotta contro lo spreco alimentare, offrendo un aiuto concreto a chi ne ha più bisogno.

Nespresso e Banco Alimentare: un’alleanza per la solidarietà

Dal 2011, la collaborazione tra Nespresso e il Banco Alimentare si è consolidata, portando a risultati straordinari in termini di solidarietà. Grazie a questa partnership, sono stati donati complessivamente 5.500 quintali di riso, una quantità che equivale a oltre 6 milioni di piatti distribuiti a persone in difficoltà. Questa iniziativa ha avuto un impatto significativo, contribuendo a sostenere migliaia di famiglie e individui in tutta Italia.

Nel solo 2023, l’impegno congiunto di Nespresso e dei banchi alimentari delle regioni Lombardia, Lazio, Piemonte e Puglia ha permesso di donare circa 900 quintali di riso. Questo quantitativo corrisponde a 1 milione di piatti di riso, calcolando che un piatto standard equivale a 90 grammi. Il riso donato ha raggiunto oltre 2.500 strutture caritative, tra cui case di accoglienza, unità di strada, mense e spazi dedicati al supporto sociale. Grazie a queste strutture, più di 500.000 persone in difficoltà hanno ricevuto aiuto, attraverso consegne dedicate e pacchi solidali.

L’impegno di Nespresso e Banco Alimentare non si ferma qui. Con l’ingresso del Banco Alimentare dell’Emilia-Romagna nel progetto, la rete di supporto si espande ulteriormente. Questo nuovo sviluppo consentirà di offrire un aiuto ancora maggiore alle organizzazioni italiane che si adoperano per prestare assistenza ai più fragili, rafforzando il contributo alle comunità locali e garantendo che un numero sempre maggiore di persone possa beneficiare di questa importante iniziativa.

Questa alleanza non solo dimostra la volontà di contrastare lo spreco alimentare, ma rappresenta anche un modello di responsabilità sociale che crea un impatto reale nella vita di centinaia di migliaia di persone. Grazie a questo impegno, Nespresso e Banco Alimentare continuano a fare la differenza, un piatto alla volta.

Un impegno concreto per il riciclo delle capsule e un futuro più sostenibile

Dare una seconda vita alle capsule in alluminio esauste per fare in modo che queste possano generare nuove risorse per il territorio e per le comunità è l’obiettivo con cui, dal 2011, Nespresso porta avanti il progetto “Da Chicco a Chicco”. Questo impegno costante mira ad ampliare il progetto e a renderlo sempre più vicino alle persone, affinché la riconsegna delle capsule esauste diventi una consuetudine sempre più diffusa.

Per raggiungere questo obiettivo, nel corso del 2023 e nei primi mesi del 2024, il progetto si è ampliato ulteriormente. Questo è stato possibile grazie all’adesione sempre maggiore di società di gestione della raccolta differenziata in Piemonte ed Emilia-Romagna. Queste società hanno permesso l’inclusione di un totale di 30 nuove isole ecologiche per la riconsegna delle capsule nelle due regioni. Questo incremento ha portato a un significativo aumento delle capacità di raccolta e riciclo delle capsule esauste.

L’ampliamento del progetto trova riscontro anche nei dati di riciclo dei primi quattro mesi del 2024. Durante questo periodo, sono state raccolte quasi 740 tonnellate di capsule, che rappresentano un +14 % rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo risultato dimostra l’efficacia delle nuove iniziative e la crescente consapevolezza delle comunità locali riguardo all’importanza del riciclo e della sostenibilità.

Il progetto “Da Chicco a Chicco” non solo contribuisce alla riduzione dell’impatto ambientale delle capsule esauste, ma crea anche un circolo virtuoso di risorse rinnovabili. L’alluminio recuperato viene trasformato in nuovi oggetti, mentre il caffè esausto viene utilizzato per la produzione di compost, che a sua volta contribuisce alla coltivazione di riso. Questo riso viene poi donato a varie organizzazioni caritative, supportando le comunità in difficoltà.

L’impegno di Nespresso nel promuovere l’economia circolare e la sostenibilità ambientale è evidente nei risultati ottenuti e nella continua espansione del progetto. La collaborazione con le società di gestione della raccolta differenziata e l’adesione delle comunità locali sono fondamentali per il successo di questa iniziativa, che mira a creare un futuro più sostenibile per tutti.

Un progetto in continua evoluzione per un futuro più sostenibile

“Da Chicco a Chicco” non è solo un progetto di sostenibilità, ma una iniziativa viva, in continua evoluzione e crescita, anno dopo anno. Su questa strada, Nespresso Italiana è determinata a continuare a investire, con l’obiettivo di supportare il territorio e tutte le persone che ne traggono beneficio, mirando a un impatto sempre più positivo e duraturo per l’ambiente e le comunità locali.

Come sottolinea Silvia Totaro, Sustainability & SHE Manager di Nespresso Italiana, “Una crescita costante in termini di numeri e di risorse rigenerate è resa possibile grazie all’impegno di tutte le persone che riconsegnano le loro capsule esauste”. Questo progetto non è solo il risultato di un’azione individuale, ma rappresenta anche un esempio di collaborazione efficace tra Nespresso e i suoi numerosi partner.

Il ruolo dei partner è infatti cruciale: dalla fiducia e dal sostegno iniziale di Cial, Utilitalia e Cic, che hanno creduto nel progetto fin dai suoi albori, alla partecipazione delle società di gestione della raccolta differenziata nelle varie regioni, che hanno contribuito a renderlo sempre più capillare sul territorio nazionale. Questo lavoro di squadra ha permesso di ampliare costantemente il progetto, coinvolgendo un numero crescente di comunità e portando benefici tangibili a un numero sempre maggiore di persone.

Un aspetto fondamentale è il coinvolgimento delle sedi regionali di Banco Alimentare, che ha permesso di estendere ulteriormente la portata del progetto, raggiungendo e supportando un numero crescente di individui in difficoltà. L’impatto positivo del progetto “Da Chicco a Chicco” non si misura solo in termini di risorse rigenerate, ma anche nel rafforzamento della solidarietà all’interno delle comunità, dimostrando come la sostenibilità ambientale e il supporto sociale possano andare di pari passo.

La collaborazione tra Nespresso e Cial, un modello di successo nella sostenibilità

La collaborazione con Nespresso rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello per il Consorzio Cial, afferma Stefano Stellini, Direttore Generale del Consorzio. Questa partnership incarna un impegno costante e quotidiano che ci permette di recuperare e avviare a riciclo materiali preziosi che, altrimenti, finirebbero in discarica, sprecati. Il cammino verso percentuali di riciclo sempre più elevate è certamente ancora lungo, ma siamo sulla strada giusta grazie a una rete territoriale che diventa sempre più fitta e solida.

Negli ultimi dieci anni, siamo passati da un’iniziativa pionieristica a una copertura territoriale ampia, che continua a espandersi mese dopo mese. Il numero dei punti di raccolta per le capsule di caffè in alluminio esauste è in costante aumento, testimoniando l’efficacia di questo sistema. Tuttavia, riconosciamo che ci sono ancora margini di miglioramento importanti, e il nostro impegno è rivolto a colmare queste lacune per raggiungere risultati ancora più ambiziosi.

In questo contesto, la collaborazione con le società che gestiscono i rifiuti urbani nei vari Comuni si rivela fondamentale. Queste partnership, insieme agli accordi con le piattaforme di trattamento, sono essenziali per il funzionamento del sistema complesso che Cial coordina con grande efficacia. Fino ad oggi, i risultati sono stati ottimi, ma siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare per migliorare ulteriormente. Il nostro obiettivo è continuare a rafforzare queste reti e collaborazioni, per contribuire in modo significativo alla sostenibilità ambientale e all’economia circolare del nostro paese.

Successi regionali nel riciclo delle capsule di alluminio

I dati raccolti da Nespresso nel 2023 confermano un trend sempre più positivo per il riciclo delle capsule in alluminio in Italia. Diverse regioni hanno registrato aumenti significativi nella quantità di capsule raccolte e riciclate, dimostrando un crescente impegno dei cittadini e delle amministrazioni locali verso l’economia circolare.

  • Lombardia: la regione si conferma leader nel riciclo delle capsule, superando le 850 tonnellate raccolte nel 2023, con un incremento del 16 % rispetto all’anno precedente. In particolare, Milano e il suo hinterland hanno registrato una crescita superiore al 50%, mentre Brescia, Bergamo e Como si attestano intorno al +30 %
  • Lazio: Roma mantiene la sua posizione di riferimento con oltre 200 tonnellate di capsule recuperate
  • Emilia-Romagna: la regione registra un +6% con un totale di oltre 310 tonnellate di capsule raccolte. Bologna, Rimini, Modena e Ferrara hanno incrementato la raccolta del 17 %.
  • Veneto: con oltre 230 tonnellate di capsule raccolte (+9 %), il Veneto conferma la sua crescita, trainata da Venezia, Treviso e Vicenza
  • Liguria: genova guida la regione con 76 tonnellate di capsule riciclate e un aumento del 12 %
  • Puglia: la regione si distingue per una crescita importante del 76 %, grazie a nuovi punti di raccolta a Bari e Lecce (+80 %)
  • Sicilia: con 12 tonnellate di capsule (+50 %), la Sicilia vede crescere Palermo (+77 %) e Catania (+23 %)
  • Sardegna: Sassari registra una crescita del 16% con 9 tonnellate di capsule raccolte

Altre regioni come Toscana (Firenze), Trentino e Campania mantengono un trend in linea con gli anni precedenti.

I risultati ottenuti dimostrano che il riciclo delle capsule Nespresso è un’iniziativa di successo che coinvolge sempre più persone. L’alluminio è un materiale prezioso e riciclabile all’infinito, e ogni capsula raccolta contribuisce a ridurre l’impatto ambientale e a creare un futuro più sostenibile.