Transizione 4.0, sospesi i codici tributo per la fruizione dei tax credit

L’Agenzia delle Entrate ha temporaneamente sospeso i codici tributo per la compensazione del bonus tramite F24.

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 15 Aprile 2024 11:42

Per fruire dei tax credit nell’ambito del Piano Nazionale Transizione 4.0, le imprese sono tenute a comunicare preventivamente, in via telematica, l’ammontare complessivo degli investimenti che intendono effettuare. Tuttavia, le modalità di questa dichiarazione devono essere stabilite attraverso un decreto ministeriale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il quale al momento non è ancora stato ratificato.

L’Agenzia delle Entrate ha così temporaneamente sospeso l’utilizzo dei codici tributo per la compensazione tramite F24, come indicato nella risoluzione numero 19 del 12 aprile.

Stop alla compensazione dei crediti d’imposta

Con la risoluzione numero 19 del 12 aprile, l’Agenzia delle Entrate ha introdotto una sospensione temporanea per la compensazione dei crediti d’imposta relativi agli investimenti legati alla Transizione 4.0. Tale sospensione riguarda specificamente due tipi di crediti d’imposta:

  • I crediti d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi, come stabilito negli articoli 1057-bis e 1058-ter della legge n. 178/2020.
  • I crediti d’imposta riguardanti gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica, previsti negli articoli 200, 201 e 202 della legge n. 160/2019.

Per beneficiare di tali agevolazioni, l’articolo 6 del decreto legge numero 39 del 2024 richiede l’invio di una comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) con l’importo totale degli investimenti pianificati, da aggiornare al termine dei lavori.

Tuttavia, poiché le modalità di comunicazione devono essere stabilite attraverso un decreto specifico del Mimit, che non è ancora stato promulgato, tale comunicazione non può essere effettuata. Di conseguenza, fino all’emanazione di tale decreto, l’Agenzia delle Entrate ha disposto il blocco per la compensazione dei crediti d’imposta.

Sospeso l’utilizzo di alcuni codici tributo, ecco quali

Nel documento rilasciato dall’Agenzia delle Entrate sono elencati i codici tributo che temporaneamente non potranno essere utilizzati per la compensazione dei crediti d’imposta tramite il modello F24.

Si segnala, in particolare, la sospensione dell’utilizzo dei seguenti codici tributo:

  • Codici tributo 6936 e 6937, quando si indica come anno di riferimento il 2023 o il 2024.
  • Codici tributo 6938, 6939 e 6940, nel caso in cui l’anno di riferimento sia il 2024.

Questa sospensione resterà in vigore fino a quando non sarà emesso il decreto direttoriale del Mimit.

In linea generale, si richiede che la comunicazione segua il modello approvato con decreto direttoriale del 6 ottobre 2021 del Ministero dello Sviluppo Economico. Tuttavia, si precisa che il nuovo decreto del Mimit dovrà apportare le modifiche necessarie, sia nel contenuto che nelle modalità e nei tempi di invio delle comunicazioni.

Cos’è la Transizione 4.0

Il piano Transizione 4.0, promosso dallo Stato Italiano con il sostegno dell’Unione Europea, rappresenta un’importante iniziativa volta a stimolare gli investimenti e a rafforzare il tessuto produttivo italiano. L’obiettivo primario di questo piano è modernizzare l’economia italiana e guidarla verso l’evoluzione dell’industria 4.0.

Il piano è progettato per fornire una serie di incentivi volti a sostenere la trasformazione digitale delle imprese, con l’implementazione di crediti d’imposta per incentivare diverse aree, come l’acquisto di beni strumentali materiali e immateriali semplici, noti anche come ex superammortamento (in modo da sostiene le imprese nell’acquisizione di risorse essenziali per la loro operatività e sviluppo). Ma anche con l’acquisto di beni strumentali materiali e immateriali 4.0, conosciuti anche come ex iperammortamento per promuovere l’adozione di tecnologie avanzate e innovative, al fine di migliorare l’efficienza e la competitività delle imprese.

Il piano è utile anche per attività di ricerca, sviluppo, innovazione e design e sostenere le attività creative e innovative, che sono fondamentali per lo sviluppo di prodotti e servizi all’avanguardia. Infine, per la formazione 4.0, ovvero la promozione della formazione e lo sviluppo delle competenze necessarie per adottare e sfruttare appieno le tecnologie digitali nelle operazioni aziendali.