Modello 770 Semplificato, scadenza imminente: quando inviarlo

Entro il 30 settembre 2025 deve essere inviato il Modello 770 Semplificato, mentre per quello ordinario rimane la scadenza del 31 ottobre

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

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Si avvicina la scadenza per l’invio del Modello 770 Semplificato. Dopo la proroga del mese di aprile, i sostituti d’imposta che hanno intenzione di utilizzare il nuovo metodo di dichiarazione hanno tempo per inoltrare la documentazione fino al 30 settembre 2025.

Oggetto dell’invio devono essere tutti i dati relativi alle ritenute e alle trattenute delle mensilità comprese tra gennaio e agosto 2025.

Cos’è il Modello 770 e a cosa serve

A cosa serve il Modello 770 e perché i sostituti d’imposta lo devono inviare? Questo documento deve essere utilizzato per comunicare all’Agenzia delle Entrate le ritenute e le trattenute che sono state operate su:

  • redditi di lavoro dipendente e assimilati;
  • redditi da lavoro autonomo, anche quando provengono da provvigioni;
  • redditi diversi;
  • redditi di capitale, dividendi e proventi (sono compresi anche i pagamenti effettuati con bonifici disposti per saldare le fatture di interventi per il recupero del patrimonio edilizio e per gli interventi di risparmio energetico);
  • locazioni brevi, nel momento in cui i compensi vengono inseriti nella certificazione unica;
  • somme liquidate a seguito di un pignoramento presso terzi.

Il Modello 770 può essere inviato nel momento in cui il sostituto d’imposta ha provveduto a inviare – rispettando i termini previsti dall’articolo 4 del Dpr n. 322/98 (il 16 marzo 2025) la certificazione unica e, laddove lo richieda la legge, la certificazione degli utili.

Quand’è la scadenza per il Modello 770

Con il provvedimento n. 241540/2025, l’Agenzia delle Entrate ha posticipato il termine di invio al 30 settembre: in questo modo i sostituti d’imposta hanno più tempo per preparare la trasmissione dei dati.

Il Decreto 1/2024, anche noto come decreto Adempimenti, ha previsto che il Modello 770 venisse gradualmente abbandonato, in modo che la dichiarazione annuale potesse essere sostituita con una semplificata.

Chi può evitare il Modello 770

Proprio a partire da questo periodo d’imposta, i sostituti d’imposta hanno la possibilità di comunicare ogni mese i dati delle ritenute e delle trattenute di lavoro dipendente e autonomo direttamente nel Modello F24, evitando di andare a inserire le stesse informazioni nel Modello 770 annuale.

Al momento questa semplificazione può essere utilizzata unicamente da quelle aziende che alle proprie dipendenze hanno almeno 5 lavoratori.

Perché è stata decisa la proroga

Ma per quale motivo la scadenza è stata posticipata dal 30 aprile al 30 settembre?

La proroga è stata decisa per consentire agli operatori del settore alle software house di adeguare i loro sistemi alle novità normative.

Questo significa, in altre parole, che entro la fine del mese i sostituti d’imposta che si avvalgono ancora di questa modalità di invio devono obbligatoriamente trasmettere i dati relativi alle trattenute e alle ritenute che hanno effettuato da gennaio ad agosto 2025.

Attraverso il provvedimento n. 25978/2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni operative per la trasmissione dei dati, che potrà avvenire unicamente attraverso i consueti servizi telematici dell’AdE.

I sostituti d’imposta lo possono fare direttamente o, in alternativa, si possono avvalere di un intermediario abilitato.

Quali dati inviare entro il 30 settembre

I dati che devono essere comunicati con il Modello 770 semplificato entro fine mese sono i seguenti:

  • l’ammontare delle trattenute e delle ritenute operate nel periodo compreso tra gennaio e agosto 2025 (deve essere comunicato anche il relativo codice tributo e il periodo a cui si riferiscono);
  • nel caso in cui siano state effettuate delle trattenute relative alle addizionali regionale e comunale dell’Irpef è necessario indicare a quale regione o comune si riferiscono.

Quando vengono effettuati versamenti tramite un Modello F24 delle ritenute e delle trattenute, i sostituti d’imposta devono, inoltre, comunicare quanto segue:

  • a quanto ammontano le ritenute e le trattenute versate – deve essere indicato anche il codice tributo adoperato e il periodo di riferimento;
  • deve essere indicato l’ammontare degli interessi che sono stati versati insieme alle ritenute e alle trattenute, nel caso in cui il contribuente abbia fatto ricorso al ravvedimento operoso;
  • gli eventuali crediti che siano stati maturati in qualità di sostituto d’imposta e che siano stati utilizzati in compensazione – anche in questo caso deve essere indicato il relativo codice tributo e il periodo di riferimento;
  • devono essere indicati ulteriori importi a debito da versare e gli importi a credito da compensare, così come previsto dalle norme attualmente in vigore – devono essere indicate, inoltre, le sanzioni dovute da quanti hanno fatto ricorso al ravvedimento operoso;
  • deve essere indicato il codice Iban del conto corrente bancario o postale o di un qualsiasi altro prestatore di servizi di pagamento convenzionato con l’Agenzia delle Entrate, sul quale deve essere autorizzato l’addebito positivo del Modello F24.

Indubbiamente il Modello 770 semplificato è uno dei documenti più importanti che devono redigere i sostituti d’imposta.

Che differenza c’è con la certificazione unica

È bene non confondere il Modello 770 semplificato con la certificazione unica.

Quest’ultimo documento serve a riassumere tutti i redditi che sono stati erogati ai dipendenti e ai liberi professionisti. E, soprattutto, costituisce un documento fondamentale per compilare la dichiarazione dei redditi.

Anche l’invio della certificazione unica è un obbligo per tutti i sostituti d’imposta. Dimenticarsi di farlo è un reato fiscale (omessa dichiarazione) che può portare a delle sanzioni anche molto salate.

La Cu deve essere inviata al Fisco e consegnata ai lavoratori. L’adempimento ha cadenza annuale.

Al suo interno devono essere inseriti i dati relativi alle ritenute effettuate durante l’anno, i contributi e quelli assicurativi nel caso in cui siano state effettuati i relativi versamenti.

In un certo senso si può affermare che la certificazione unica e il Modello 770 semplificato procedono di pari passo, costituendo un obbligo per i sostituti d’imposta.