Modifiche al 730 precompilato dal 20 maggio: cosa fare in caso di errori

Tra qualche giorno sarà possibile modificare il modello 730 precompilato. Come funziona, chi può farlo, tutte le novità e cosa controllare

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 18 Maggio 2024 11:00

A partire dal 20 maggio, i contribuenti italiani possono intervenire sul modello 730 precompilato. Sebbene il modello precompilato dovrebbe teoricamente essere completo e accurato, potrebbero emergere omissioni o inesattezze che richiedono correzioni. Dopo una fase iniziale di sola lettura iniziata il 30 aprile, da lunedì è possibile iniziare a modificare e integrare il modello.

Fase operativa del 730 precompilato

La fase operativa, che consente al contribuente o al proprio intermediario fiscale di confermare o modificare la dichiarazione, durerà fino al 30 settembre 2024. Se il modello precompilato non presenta errori, basterà confermarlo e inviarlo per ottenere eventuali rimborsi fiscali in tempi più rapidi.

In presenza di dati mancanti o errori, sarà necessario intervenire manualmente per correggerli prima di inviare la dichiarazione definitiva all’Agenzia delle Entrate.

Esaminando in anticipo il modello 730 precompilato, si risparmia tempo e si è pronti per apportare le modifiche necessarie dal 20 maggio. Se il modello predisposto è corretto, sarà possibile procedere direttamente all’invio alla data prevista.

Scadenze importanti

Il calendario delle scadenze per la presentazione del 730 precompilato è fitto. La prima data da ricordare è il 15 giugno 2024, prorogata a lunedì 17 giugno poiché il 15 cade di sabato.

Entro questa data, i Caf e gli intermediari abilitati devono trasmettere le dichiarazioni ricevute entro il 31 maggio. Successivamente, le scadenze si estendono fino al 30 settembre, a seconda del tipo di intermediario e del periodo in cui il contribuente si è rivolto a loro.

Da luglio, i sostituti d’imposta inizieranno a trattenere le somme dovute o a effettuare i rimborsi. Il 25 ottobre è il termine ultimo per l’invio del modello 730/2024 integrativo. A novembre, il sostituto d’imposta procederà con la trattenuta delle somme relative alla seconda o unica rata di acconto per l’Irpef e la cedolare secca.

Attenzione particolare al quadro E

Un’attenzione particolare deve essere riservata al quadro E del 730, che riguarda le spese detraibili e deducibili. Bisogna verificare che tutte le spese che danno diritto a detrazioni sull’Irpef o a deduzioni dal reddito complessivo siano correttamente riportate.

Se il modello precompilato non necessita di modifiche, non è necessario conservare le ricevute, fatture e scontrini.

Per le spese relative ai figli a carico, spesso non inserite automaticamente, sarà necessario intervenire manualmente. Le spese universitarie sono generalmente incluse, ma altre spese, come le erogazioni liberali a favore delle scuole superiori o le spese sportive per i figli minorenni, potrebbero dover essere aggiunte.

Anche le spese per abbonamenti al trasporto pubblico locale devono essere verificate, specialmente se riferite a familiari a carico. Non sempre queste spese sono riportate automaticamente nel modello precompilato.

Tempistiche per chi vuole ricevere il rimborso rapidamente

I contribuenti che risultano a credito e desiderano ricevere il rimborso fiscale il prima possibile devono inviare la dichiarazione tempestivamente. Il rimborso viene accreditato con le spettanze del mese successivo all’invio della dichiarazione.

Quindi, per ottenere il rimborso a luglio, è necessario inviare il modello 730 entro la fine di maggio, assicurandosi che le somme siano liquidate con le spettanze di giugno, generalmente pagate a luglio.

Annullamento del 730

A partire dal 27 maggio, è possibile annullare una dichiarazione 730 già inviata e presentare un nuovo modello tramite l’applicazione web dell’Agenzia delle Entrate. Questa operazione è permessa una sola volta.

Novità sui rimborsi

Tra le novità di quest’anno c’è la possibilità di ricevere rimborsi direttamente dall’Agenzia delle Entrate, anche per chi ha un sostituto d’imposta. Selezionando l’opzione “nessun sostituto”, il contribuente può gestire autonomamente eventuali debiti o crediti, con la possibilità di addebitare l’F24 sullo stesso Iban indicato per il rimborso o di procedere al pagamento con modalità tradizionali.

I rimborsi includono il “bonus vista”, rimborsi per gli infermieri pediatrici e per gli abbonamenti al trasporto pubblico locale, oltre a quelli già noti per contributi previdenziali, spese universitarie, e altre detrazioni.

Documenti da conservare

Per confermare il reddito e le spese dichiarate, è necessario conservare tutti i documenti pertinenti per almeno 5 anni. L’Agenzia delle Entrate ha questo tempo per effettuare controlli, quindi i documenti relativi al 730/2024 devono essere conservati fino al 31 dicembre 2029.