Cambio di vertice per l’amministrazione Stellantis: Carlos Tavares si è dimesso. A darne notizia è stata una nota del gruppo che, dopo un consiglio di amministrazione atteso, ha confermato una notizia non così tanto imprevista. Tavares aveva i giorni contati, perché del suo addio si era già a conoscenza, ma si credeva che sarebbe rimasto per tutto il 2025 e l’inizio del 2026. Il “cerotto”, però, è stato strappato in un colpo solo, forse per arginare la crisi in corso. Al momento, in forma temporanea, i doveri dell’ex ceo passeranno al presidente di Stellantis, John Elkann. La ricerca del successore di Tavares era già in corso, ma è fondamentale che la decisione non si faccia attendere. Lo hanno ricordato i sindacati immediatamente dopo le dimissioni: “Il nuovo amministratore delegato abbia a cuore gli stabilimenti e i lavoratori italiani”, scrivono.
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Arrivano le dimissioni di Carlos Tavares
Non impreviste, arrivano le dimissioni di Carlos Tavares, l’amministratore delegato di Stellantis. Le dimissioni sono state presentate e il consiglio di amministrazione le ha accettate. A differenza di quanto precedentemente annunciato, Tavares non concluderà il mandato previsto per il 2025-2026 e il successore dovrà presto entrare in campo.
L’azienda, in un comunicato, ha spiegato che il processo per la nomina di un nuovo ceo permanente è già in corso e si concluderà entro la prima metà del 2025. Al posto di Tavares, fino all’ingresso del successore, l’azienda sarà guidata da un comitato interno presieduto da John Elkann.
La nota e le parole di Elkann
È stata divulgata la nota di Stellantis relativa al consiglio del gruppo e alla conferma delle dimissioni di Carlos Tavares. Il presidente John Elkann ha dichiarato di essere grato a Carlos per l’impegno profuso in questi anni e per il ruolo che ha svolto nella creazione di Stellantis.
Ha inoltre annunciato che intende mettersi subito al lavoro” con il nostro nuovo comitato esecutivo ad interim, con il supporto di tutti i nostri colleghi di Stellantis, mentre completiamo il processo di nomina del nuovo ceo”.
Stellantis in Italia: il piano oltre la crisi
Sono diversi i commentatori che in queste prime ore dalla notizia delle dimissioni di Tavares scommettono che in realtà sia stata una sorta di “cacciata”. Le motivazioni sarebbero i risultati dell’azienda, che nel terzo trimestre del 2024 hanno registrato un calo del 20% nelle consegne globali. Non solo è diminuita la produzione, ma sono diminuite anche le vendite finali ai clienti (-15%).
La crisi ha colpito gli stabilimenti italiani, e tra azienda e governo ci sono stati momenti di forte tensione. Per questo le dimissioni di Tavares sono un punto di svolta, ma è ancora difficile definire se positivo o negativo. Fatto sta che Tavares si è dimesso e i sindacati preoccupati commentano la decisione che sembra una conferma della crisi in corso.
Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil, ha subito acceso i riflettori sui lavoratori italiani.
Una preoccupazione rilanciata da Rocco Palombella, segretario generale Uilm, che ha commentato:
Ci aspettiamo nel tempo più breve possibile un nuovo management che dia discontinuità rispetto al passato sugli impegni occupazionali, produttivi e industriali nel nostro paese. Il nuovo amministratore delegato abbia a cuore gli stabilimenti e i lavoratori italiani, riporti in Italia la produzione di auto e rilanci il polo del lusso Maserati.
Il piano è richiamare urgentemente Elkann in Parlamento. Lo ha detto Carlo Calenda commentando le dimissioni, ma anche Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni hanno chiesto che Elkann dica cosa vuole fare dei suoi stabilimenti e qual è il piano industriale dopo i ritardi, i guasti e gli esuberi causati dal processo di delocalizzazione dell’automotive che aveva avviato Tavares.