Gli spumanti protagonisti del 2024: cresce del 3,5% il valore di mercato

Spumanti in crescita: il Metodo Classico e il Prosecco trainano l'incremento del 3,5% del valore di mercato, con una forte espansione nelle vendite estere

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Pubblicato: 8 Dicembre 2024 12:00

Il 2024 si conferma un anno di sfide per il settore dei vini e degli spirits, ma emergono segnali positivi, soprattutto per gli spumanti, che continuano a crescere in valore. Secondo l’analisi dell’Osservatorio Federvini, infatti, il mercato degli spumanti registra un incremento del 3,5% rispetto al 2023, con il Metodo Classico che guida la crescita (+4,6%) e il Prosecco, che si conferma il prodotto di punta, con un aumento del 4,2%.

L’aumento del valore di mercato degli spumanti traina il settore dei vini

Nel complesso, l’industria dei vini affronta una situazione complessa, con una riduzione dei volumi di vendita (-1,1%) nei primi nove mesi del 2024. Tuttavia, il valore del mercato resta positivo (+1,1%), grazie principalmente alla performance degli spumanti. Seppur in calo nelle occasioni serali (-1,9%), gli spumanti si confermano il prodotto preferito durante l’aperitivo e nei momenti di consumo fuori casa, facendo registrare una crescita continua del valore.

I dati dell’Osservatorio Federvini, combinati con l’analisi di Nomisma, evidenziano che gli spumanti, soprattutto quelli a marchio Igp e Dop, sono tra i più dinamici, con un aumento per quelli a marchio Igp (+1,6% a valore e +3,7% a volume) e una stabilità per i Dop (+0,2% a valore), anche se registrano un calo nei volumi (-2,9%). Il Prosecco, simbolo della tradizione italiana, rimane al centro di questa crescita, mentre altri segmenti come i vini fermi e frizzanti soffrono maggiormente.

Export in crescita, anche in questo settore gli spumanti fanno la differenza

A livello internazionale, l’export di vini e spumanti è uno dei comparti più robusti, con un valore superiore ai 5 miliardi di euro nei primi otto mesi del 2024. L’incremento è sostenuto in particolare dai mercati esteri, dove gli spumanti italiani continuano a dominare, con un’espansione significativa nelle vendite in paesi come la Cina (+24,9%), la Germania (+7,5%) e gli Stati Uniti (+5,5%).

L’incremento delle esportazioni riflette la forte richiesta di bollicine italiane a livello mondiale, rafforzando il ruolo dello spumante come ambasciatore della qualità enologica del nostro Paese. Oltre agli spumanti, anche gli spirits mostrano una ripresa con un incremento delle vendite all’estero, registrando un aumento del 4% a valore, mentre la grappa, seppur in calo, riesce a trovare nuovi spazi di crescita in paesi come il Canada.

Un futuro promettente per gli spumanti

Il 2024, pur essendo un anno di difficoltà per il settore, dimostra che gli spumanti sono una delle voci più promettenti nel panorama vitivinicolo italiano. Con un mercato che continua a crescere, anche grazie alla forte domanda estera, il segmento delle bollicine rappresenta un motore fondamentale per l’economia del vino in Italia.

Tuttavia, la sfida resta quella di affrontare i costi crescenti, come quelli del packaging, e le incertezze geopolitiche che influenzano il mercato globale. Soprattutto se si considerato i soldi che ci sono in gioco.

Il mercato del vino in Italia, infatti, ha un valore che si aggira attorno ai 12 miliardi di euro, un’importante cifra che riflette non solo la tradizione e la qualità delle nostre produzioni, ma anche la sua rilevanza strategica nell’economia nazionale.

In questo scenario, è essenziale che il settore del vino italiano mantenga un focus sulla promozione internazionale e sulla difesa delle sue eccellenze, che continuano ad essere un asset strategico per l’economia. L’Italia deve puntare non solo sulla qualità del prodotto, ma anche sull’innovazione nei metodi di produzione e distribuzione, per riuscire a mantenere la sua leadership nel mercato globale.