Come è noto, con 110 voti favorevoli, 66 contrari e 2 astenuti, il Senato ha approvato la Manovra 2026, che ora passa alla Camera per un via libera previsto il 30 dicembre.
Ma attenzione: l’iter a Montecitorio sarà di fatto solo formale: per evitare l’esercizio provvisorio, che coincide con il finire dell’anno, non c’è spazio per alcuna modifica e il testo è praticamente blindato.
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Perché il testo della Manovra 2026 è definitivo
Teoricamente la Camera dovrebbe procedere all’esame degli emendamenti, con pareri delle commissioni e con discussioni in aula. Di fatto, però, i giochi sono già stati stabiliti e il testo non è più modificabile, dal momento che la discussione in Senato si è protratta troppo a lungo.
Sulla Manovra, la Camera dei Deputati si trasforma quindi in una sorta di “notaio” che si limita a prendere atto dei lavori licenziati dal Senato.
Quanto sta per accadere viene sintetizzato su Facebook da Luigi Marattin, del Partito Liberaldemocratico:
Tutto questo lavoro, che include svariate centinaia di persone per diversi giorni, rappresenta la cosa più inutile che esista oggi in Italia e probabilmente nel mondo. Viene infatti svolto nella piena consapevolezza che non potrà servire assolutamente a nulla: perché la Legge di Bilancio deve essere approvata definitivamente entro il 31 dicembre, e quindi non potrà essere modificata neanche per una virgola (altrimenti dovrebbe tornare in Senato e non ci sarebbe il tempo materiale).
Il pacchetto da 22 miliardi della Legge di Bilancio del governo Meloni ridisegna salari, pensioni, sanità, fisco, casa e imprese, combinando misure di stimolo a famiglie e aziende con nuove forme di prelievo. Previsti anche alcuni irrigidimenti strutturali, soprattutto su previdenza e comparto finanziario.
Riforma dell’Irpef
Sul fronte dei redditi, il Governo punta sul ceto medio: scende dal 35% al 33% la seconda aliquota Irpef per i redditi fino a 50.000 euro, con benefici attesi sulle buste paga.
Si aggiunge una tassazione agevolata al 5% sugli incrementi contrattuali per chi guadagna fino a 33.000 euro e un’imposta all’1% su premi di risultato e partecipazione agli utili fino a 5.000 euro. È un intervento che mira a sostenere il potere d’acquisto, dopo anni di inflazione elevata e dinamiche salariali deboli.
Pensioni
Il capitolo più delicato riguarda le pensioni. Dal 2027 l’età pensionabile salirà di un mese e nel 2028 di altri due, mentre sparisce la possibilità di anticipare la pensione cumulando la rendita della previdenza complementare. Vengono ridotte progressivamente le risorse per precoci e lavoratori usuranti e non viene prorogata l’Opzione Donna.
In parallelo, arrivano 20 euro in più mensili sulle minime e l’adesione automatica dei giovani neoassunti alla previdenza complementare dal 2026, con facoltà di recesso entro 60 giorni. Si amplia inoltre la platea delle imprese obbligate a conferire il Tfr al fondo Inps.
Sanità
Una parte significativa della Manovra è destinata alla sanità: oltre 7 miliardi in tre anni per il Servizio sanitario nazionale, fondi per assumere medici e infermieri a tempo indeterminato fino a 450 milioni l’anno e incrementi per indennità di medici e infermieri.
Cresce anche il tetto di spesa per gli acquisti diretti di farmaci, mentre si riduce il fondo per quelli innovativi. Un intervento che punta a stabilizzare il sistema dopo la lunga tensione post-pandemica.
Casa
Sul mattone, viene confermato per il 2026 il Bonus ristrutturazioni al 50% sulla prima casa e al 36% sulle altre, prorogati Sismabonus e Bonus mobili, mentre sugli affitti brevi resta la cedolare secca al 21% sul primo immobile e sale al 26% sul secondo; dal terzo scatta l’attività di impresa.
L’Isee cambia: la prima casa resta esclusa fino a 91.500 euro, limite che sale a 200.000 nelle città metropolitane.
Banche, assicurazioni e buoni pasto
Capitolo tasse: aumenta l’Irap per banche e assicurazioni di due punti e, per queste ultime, cresce al 12,5% l’imposta sulla polizza Rc auto per gli infortuni del conducente.
Arriva la tassa da 2 euro sui pacchi extra Ue sotto i 150 euro, raddoppia la Tobin tax e, dal 2028, scatta una ritenuta d’acconto sulle imprese.
Crescono le accise su sigarette e gasolio, mentre viene rinviata l’entrata in vigore di sugar e plastic tax. Sale a 10 euro la soglia esentasse dei buoni pasto.
Cultura
Sul fronte sociale e istruzione, nasce il bonus libri per le superiori con Isee sotto 30.000 euro, un contributo fino a 1.500 euro per studenti delle paritarie e la nuova Carta Valore Cultura per i neo-diplomati.
Arriva anche un fondo editoria da 60 milioni, si attenua la stretta sul cinema e restano invariati i contributi alle tv locali, mentre il finanziamento Rai per gli esercenti cala di 10 milioni dal 2026.
Imprese
Per imprese e investimenti si punta su iperammortamento dal 2026 al 2028, rifinanziamento di Transizione 5.0, Zes e Nuova Sabatini, con focus su competitività e modernizzazione produttiva, anche se viene meno la componente green delle precedenti misure.
Rottamazione quinquies
Infine, sul fronte fiscale, debutta la Rottamazione quinquies per cartelle dal 2000 al 2023, con pagamento solo di capitale e spese e rate fino a nove anni. Per pagamenti della Pa sopra i 5.000 euro a professionisti debitori, prima sarà saldato il fisco e solo poi il residuo al beneficiario.