Inflazione, le città più care del 2024: Bolzano in vetta

Con una media pari a +1,7%, la classifica stilata dall'Unione Nazionale Consumatori

Foto di QuiFinanza

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

Pubblicato: 16 Gennaio 2025 13:49

A dicembre il tasso di inflazione si conferma al +1,3% su base annua. Complessivamente, ha reso noto l’Istat, nel 2024 i prezzi al consumo registrano in media una crescita dell’1,0%, mentre la media record del 2023 si era attestata al +5,7%. Un calo dovuto soprattutto alla discesa dei prezzi dei beni energetici rispetto ai picchi raggiunti nell’anno precedente.

Italia, inflazione media 2024 al +1%

Con l’inflazione a questi livelli, l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori stima ricadute, per una famiglia media, pari a +409,50 euro annui. Su tali stime pesa però la minaccia della nuova crescita dei costi energetici, con i prezzi dei beni energetici regolamentati che nel 2024 don passati da +7,4% a +12,7% e nel 2025 sono destinati a raggiungere aumenti ben più consistenti. Un andamento che rischia di ripercuotersi, come avvenuto in passato, sull’andamento generalizzato dei prezzi: l’Osservatorio Nazionale ha, infatti, stimato per il 2025 una stangata di +914,04 euro annui a famiglia.

le città più care del 2024:

“Dopo i fortissimi aumenti registrati nel 2023, anche nel 2024 prosegue la corsa degli alimentari, con i prezzi al dettaglio del comparto che segnano un aumento medio annuo del +2,4%, confermando i tanti allarmi lanciati negli ultimi mesi da Assoutenti, sui quali chiederemo un approfondimento a Mister Prezzi”, ha commentato il presidente dell’associazione, Gabriele Melluso. Secondo Assoutenti si conferma l’andamento “drammatico” dei listini alimentari che a fronte di una inflazione media dell’1% hanno registrato nel corso dell’ultimo anno rialzi ben più pesanti e pari al +2,4%, equivalenti ad una maggiore spesa da +219 euro in media per una famiglia con due figli. In termini di impatto sulla collettività, solo per bere e mangiare gli italiani hanno speso lo scorso anno 3,9 miliardi di euro in più rispetto al 2023.

L’Unione Nazionale Consumatori ha invece stilato la classifica delle città più care d’Italia del 2024, in termini di aumento del costo della vita. Non solo, quindi, delle città capoluoghi di regione o dei comuni con più di 150 mila abitanti. In testa alla graduatoria Bolzano, dove l’inflazione media pari a +1,7%, la seconda più alta d’Italia dopo Brindisi (+1,8%), si traduce nella maggior spesa aggiuntiva annua, equivalente, per una famiglia media, a 492 euro in più rispetto al 2023. Medaglia d’argento per Rimini, che, avendo la terza inflazione più elevata del Paese, +1,6%, ha un incremento di spesa, rispetto al 2023, pari a 435 euro a famiglia. Sul gradino più basso del podio Siena che con +1,7% (ex aequo con Bolzano) ha una spesa supplementare pari a 434 euro annui per una famiglia tipo.

Bolzano in vetta, la classifica

Sull’altro fronte della classifica, l’unica città in deflazione è Campobasso, dove con -0,1% si ha un risparmio di 21 euro rispetto alla spesa del 2023. Al secondo posto Biella, con una variazione nulla dei prezzi. Medaglia di bronzo per Caserta, +0,1% e +21 euro. In testa alla classifica delle regioni più “costose”, con un’inflazione annua a +1,3% (la più elevata d’Italia a livello regionale, ex aequo con il Veneto), il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 370 euro. La regione più risparmiosa è invece il Molise, +0,1% pari a +21 euro, seguito dalla Valle d’Aosta (+0,1%, +26 euro). Medaglia di Bronzo per la Basilicata (+0,5%, +105 euro).