Il lunedì nero della Borsa ha visto il crollo dei mercati azionari, con la piazza di Tokyo che ha registrato un calo del 12,4% e con tutti gli indici internazionali che sono andati in grave flessione. Al crollo è poi seguito un rimbalzo, ma intanto molti miliardi sono andati in fumo.
A registrare le perdite maggiori sono stati i magnati delle aziende che lavorano nel digitale, gli uomini più facoltosi al mondo. Vediamo chi ha registrato le maggiori perdite fra i più famosi tecnoguru. Ma attenzione: la settimana precedente si era verificato un altro tracollo borsistico.
Il lunedì nero di Tokyo
A fare i conti in tasca ai paperoni tech dopo il disastro di lunedì ci ha pensato Forbes, che evidenzia come in un solo giorno il valore di mercato totale di Amazon, Apple, Meta, Alphabet, Microsoft, Nvidia e Tesla sia calato di colpo di oltre 1.000 miliardi di dollari.
- Jeff Bezos, fondatore e guida di Amazon, ha subito la perdita maggiore. Le azioni del colosso sono crollate di oltre il 4%, bruciando in 24 ore 6,5 miliardi di dollari. La fortuna di Bezos è così calata a “soli” a 180 miliardi di dollari.
- Calo anche per Nvidia, colosso dei microchip e delle schede grafiche: le azioni sono scede del 6,3%. Il presidente e Ceo Jensen Huang ha perso 5,9 miliardi in un solo giorno. Il patrimonio di Huang è calato a 88,2 miliardi di dollari.
- Larry Ellison, presidente di Oracle, ha visto il suo patrimonio diminuire di 6,2 miliardi di dollari con le azioni in calo del 3,8%.
- Elon Musk, papà di Tesla e SpaceX, ha bruciato 4,9 miliardi di dollari.
- Mark Zuckerberg di Meta (Facebook, Instagram, WhatsApp) ha perso 4,3 miliardi di dollari.
- Larry Page, cofondatore di Google, ha visto sfumare 5,9 miliardi.
- L’altro papà di Google, Sergey Brin, ha perso 5,5 miliardi.
- Warren Buffett ha perso 4,4 miliardi di dollari.
- l’ex ceo di Microsoft Steve Ballmer ha subito una perdita di 3 miliardi di dollari.
- Bill Gates, il fondatore di Microsoft, ha perso 2,6 miliardi.
- Laurene Powell Jobs, vedova del co-fondatore di Apple Steve Jobs, ha perso circa 480 milioni di dollari.
Il patrimonio dei più ricchi al mondo
Ma attenzione: quando si parla del patrimonio dei grandi magnati fanno soprattutto stime basate sul valore delle azioni delle loro aziende e non del patrimonio totale, fatto anche di liquidità e immobili.
I tycoon vengono spesso pagati incassando azioni delle proprie aziende, che poi offrono alle banche per ottenere garanzie sui prestiti. In questo modo riescono ad avere immensa liquidità pagando una tassazione estremamente ridotta rispetto a quanto gli sarebbe toccato versare se avessero incassato uno stipendio tradizionale.
Il crollo del Nasdaq
Prima del crollo di Tokyo, che ha avuto effetti devastanti sull’economia mondiale nella giornata di lunedì, si è verificato un venerdì nero delle Borse, il 2 agosto con il crollo del Nasdaq. In quella occasione 10 paperoni, fra i più ricchi del mondo, hanno bruciato complessivamente oltre 45 miliardi di dollari.
E anche in quella occasione Jeff Bezos ha riportato le perdite maggiori, come riporta Bloomberg. Di seguito la classifica dei patrimoni e delle perdite (espressi in miliardi di dollari) di venerdì:
Nome | Patrimonio | Perdita | Paese |
Elon Musk | 235 | -6,57 | Usa |
Jeff Bezos | 191 | -15,2 | Usa |
Bernard Arnault | 182 | -1,21 | Francia |
Mark Zuckerberg | 174 | -3,39 | Usa |
Bill Gates | 155 | -1,95 | Usa |
Larry Page | 150 | -3,45 | Usa |
Larry Ellison | 148 | -4,37 | Usa |
Steve Ballmer | 142 | -2,83 | Usa |
Sergey Brin | 141 | -3,24 | Usa |
Warren Buffett | 135 | -1,31 | Usa |