La Borsa del 6 novembre, tech e Diasorin trascinano giù Piazza Affari

Si attenda la decisione BoE sui tassi al 4%, mentre continuano le trimestrali e dubbi sui dazi di Trump. Si sgonfiano i timori per una bolla IA

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

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Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. Tornano le vendite sui tech, Milano -0,8%

    Le Borse europee chiudono in calo, appesantite dal ritorno dei timori legati alle valutazioni elevate dei titoli tecnologici e dell’intelligenza artificiale. Gli investitori, preoccupati per una possibile bolla azionaria e per i dati che segnalano un aumento dei licenziamenti dovuto all’AI, hanno scelto di prendere profitto.

    In questo contesto, il Ftse Mib di Milano ha terminato le contrattazioni in calo dello 0,85%, penalizzato in particolare dal tracollo di DiaSorin (-18,8%), tornata ai livelli del 2017 dopo risultati trimestrali inferiori alle attese e un taglio della guidance. Vendite diffuse anche su Buzzi (-3,6%), complice il ribasso del comparto e le prese di profitto, e su Mediobanca (-3,4%), che ha pubblicato conti con utili in flessione del 2,5% per gli oneri legati alle operazioni su MPS (-2,3%) e Banca Generali (+0,2%).

    In controtendenza, Azimut è balzata del 5% in vetta al listino grazie a risultati solidi e alla revisione al rialzo della guidance, mentre Banca Mediolanum ha guadagnato il 2,3% dopo aver chiuso i primi nove mesi con un utile netto di 726 milioni (+8%), superiore alle previsioni degli analisti.

  2. Milano in negativo con Diasorin che segna un -15%

    Alle ore 13 di giovedì 6 novembre, il Ftse Mib cede quasi lo 0,5% zavorrato da Diasorin (-15%), in calo anche Buzzi (-3%) e Lottomatica (-3%). Salgono Mediolanum (+3%), StM e Tenaris (+1,5%), Stellantis e Inwit (+1%).

    Quanto a Diasorin, i risultati sono inferiori alle aspettative nel terzo trimestre e l'azienda italiana di diagnostica medica ha rivisto al ribasso le previsioni per l'anno. JP Morgan ritiene che questo implichi un taglio di circa il 6% alle aspettative di ebitda del consensus e aggiunge che gli obiettivi a medio termine continuano a sembrare eccessivamente ottimistici.

  3. Crolla Diasorin, male anche Mediobanca e Leonardo

    In controtendenza il titolo DiaSorin, che registra un crollo del 12,87% a 64,70 euro dopo recenti aggiornamenti. In flessione anche Mediobanca (-1,65% a 16,655 euro), Buzzi (-1,46% a 50,75 euro), Leonardo (-1,31% a 49,84 euro) e Prysmian, in calo dell’1,00% a 86,64 euro.

    Nome Valore (€) Var %
    Diasorin 64,70 -12,87
    Mediobanca 16,655 -1,65
    Buzzi 50,75 -1,46
    Leonardo 49,84 -1,31
    Prysmian 86,64 -1,01
    Banca Monte Paschi Siena 7,538 -0,87
    Amplifon 14,53 -0,75
    Recordati Ord 50,50 -0,69
    Generali 33,01 -0,57
    Lottomatica Group 20,94 -0,57
  4. Banche in avanti

    Apertura positiva per alcuni titoli del listino milanese, trainati in particolare dal comparto bancario. Banca Popolare di Sondrio guadagna l’1,43% a 14,85 euro, seguita da Bper Banca (+1,21% a 10,48 euro). In crescita anche STMicroelectronics, che avanza dello 0,63% a 20,815 euro, Stellantis con +0,53% a 8,857 euro e Banca Mediolanum che segna un +0,52% a 17,54 euro.

    Nome Valore (€) Var %
    Bca Pop Sondrio 14,85 +1,43
    Bper Banca 10,48 +1,21
    STMicroelectronics 20,815 +0,63
    Stellantis 8,857 +0,53
    Banca Mediolanum 17,54 +0,52
    Banco BPM 12,765 +0,51
    Tenaris 17,61 +0,46
    Nexi 4,129 +0,44
    Inwit 9,46 +0,37
    Italgas 9,315 +0,32
  5. Avvio incerto per l'Europa

    Le borse europee hanno inaugurato la seduta di giovedì con un avvio misto e incerto, riflettendo l'attesa per le decisioni monetarie e i dati macro in arrivo. Francoforte ha registrato un calo dello 0,22% nelle prime battute, mentre Parigi ha aperto in lieve flessione dello 0,02%. Londra, al contrario, ha mostrato un timido rialzo dello 0,05%, e Milano ha chiuso l'apertura con un modesto +0,14%, in un contesto di prudenza generale tra gli investitori.

  6. Iveco, utile III trim cala a 16 milioni: già anche i ricavi

    Iveco Group ha chiuso il terzo trimestre con utili netti in calo e ricavi in discesa, sotto le stime degli analisti, in un contesto in cui gli sforzi "si sono concentrati sulla visione a lungo termine e siamo rimasti disciplinati nella gestione dell'attuale business". La società ha parlato di un trimestre "all'insegna della continuità".

    Il gruppo, escludendo le attività Defence, nel terzo trimestre ha riportato un utile netto di 16 milioni di euro, contro i 90 milioni dello stesso periodo del 2024 e un utile netto adjusted pari a 40 milioni (da 94 milioni), quest'ultimo al di sotto dei 99 milioni previsti dagli analisti di Intermonte. I ricavi consolidati si sono attestati a 3,115 miliardi, contro i 3,23 miliardi dello stesso periodo del 2024 e sotto i 3,351 miliardi attesi dagli analisti. I ricavi delle attività industriali sono stati pari a 3,044 miliardi (da 3,137 miliardi e sotto 3,276 miliardi previsti dagli analisti). L'Ebit adjusted è stato pari a 111 milioni (da 183 milioni e sotto le stime per 190 milioni).

  7. Trimestrali in arrivo

    A Piazza Affari occhio a Bper Banca, che ha comunicato un utile pari a 1,32 miliardi nei primi nove mesi del 2025 (+19,6% anno su anno), il miglior risultato di sempre anche grazie all'apporto dell'utile del terzo trimestre. Il margine di interesse si attesta a 2,43 miliardi, in calo del 3,6%, risultato migliore rispetto alle previsioni. Le commissioni nette sono in crescita a 1,59 miliardi (+6,0%), grazie alle commissioni relative ai servizi di investimento che si attestano a 688,6 milioni (+10,3%), alle commissioni del comparto assicurativo nel ramo danni e protezione pari a 82,6 milioni (+16,3%) e alle commissioni relative all'attività bancaria tradizionale per 821,3 milioni (+1,7%).

    Occhi anche su Mediobanca e Leonardo, dopo aver presentato ieri i conti. Diasorin rivede al ribasso la guidance sul 2025 dopo avere chiuso il terzo trimestre con un utile netto e margini in calo risentendo della contrazione del mercato cinese che ha impattato negativamente sul settore diagnostico, e sull'attesa riduzione delle vendite Covid.

     

  8. La giornata inizia in lieve calo

    Le borse europee sono pronte a inaugurare la giornata di giovedì con un lieve calo, in attesa della decisione sulla politica monetaria della Bank of England. La banca centrale del Regno Unito dovrebbe mantenere invariati i tassi al 4%, ma le ipotesi su una riduzione di 25 punti base stanno guadagnando terreno, supportate dai segnali di contenimento dell'inflazione e dal rallentamento del mercato del lavoro britannico.

    Nel contesto globale, il clima sui mercati si è fatto più positivo, grazie al ridursi delle preoccupazioni sulle valutazioni gonfiate delle azioni legate all'IA (in seguito ai risultati di AMD) e ai dati macroeconomici che confermano la robustezza dell'economia americana. I mercati osservano con attenzione anche la Corte Suprema degli Stati Uniti, che ha mostrato dubbi sui dazi introdotti dal Presidente Donald Trump.

    Lo sguardo degli investitori è rivolto anche ai bilanci trimestrali di diverse aziende europee di rilievo, come AstraZeneca, Deutsche Post, Rheinmetall, Engie e Legrand, oltre a Bper Banca e Banco Bpm in Italia.