La Borsa del 31 ottobre, Piazza Affari sulla parità: giù Intesa dopo i conti

Lo stop alla trattativa Usa-Russia fa tremare le piazze europee, mentre torna a salire l’oro e il petrolio. Nel mirino ancora trimestrali e big tech

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

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  1. Male Intesa e Tim

    La spinta delle Big tech Usa, con la volata di Amazon a Wall Street, non da' la carica alle Borse europee. Si chiude così in calo l'ultima seduta della settimana e del mese, con Milano che non riesce a mantenere il passo e termina poco sotto la parità, appesantita in primis da Intesa Sanpaolo e Tim con cali di oltre il 2 per cento.

    Intesa Sanpaolo chiude in fondo al Ftse Mib, penalizzata da un dato lievemente inferiore alle attese sul margine di interesse. Prese di beneficio su Tim, dopo lo scatto della vigilia in scia a un rinnovato fermento nel settore tlc. Sul fronte opposto, la regina di seduta è Interpump (+4,3%) che beneficia della promozione di Intermonte. Bene anche Prysmian (+2%), sostenuta dai giudizi positivi degli analisti, seguita da Ferrari (1,4%).

  2. Milano l'unica in positivo in Europa

    A metà giornata l'Europa si muove in territorio negativo, mentre Milano resiste a +0,2% trainata dagli industriali. Intanto i future a Wall Street viaggiano in rialzo, spinti dal clima favorevole dopo i conti oltre le attese di altre due Big Tech Usa - Amazon e Apple - e dal nuovo maxi-accordo di Nvidia con Samsung, Hyundai e Sk Group per oltre 260mila chip destinati a progetti di intelligenza artificiale in Corea del Sud.

    A Piazza Affari svetta Interpump (+5,6%) dopo la promozione di Intermonte, che ha confermato la view positiva e alzato il target price a 49 euro in vista dei conti del 14 novembre. Bene anche Ferrari (+2,3%) e Prysmian (+1,9%). Acquisti su Leonardo (+1,3%), mentre Stellantis (+0,8%) accenna un rimbalzo dopo la debacle della vigilia.

    Intesa Sanpaolo (-3,1%) è invece in coda al listino dopo la pubblicazione dei conti sui primi nove mesi, con un acconto sul dividendo da 3,2 miliardi di euro ma un calo degli utili nell'ultimo trimestre.

  3. Conti ok per Intesa e conferma target utile 2025

    Intesa Sanpaolo ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con un utile netto di 7,6 miliardi, in aumento del 5,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nel solo terzo trimestre l'utile è stato di 2,4 miliardi (-1,2% su base annua), a fronte dei 2,3 previsti in media dagli analisti di mercato. Tornando ai nove mesi, i proventi operativi netti sono rimasti sostanzialmente invariati a 20,4 miliardi, con interessi netti a 11,1 miliardi (-6,8%) e commissioni nette a 7,3 miliardi (+5,1%).

    La banca conferma di prevedere un utile netto 2025 "ben oltre 9 miliardi includendo le azioni gestionali nel quarto trimestre dell'anno per l'ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati del gruppo". Nel dettaglio, l'istituto vede ricavi in crescita, gestiti in modo integrato, con resilienza degli interessi netti (attesi per il 2025 a un livello ben oltre quello del 2023 e per il 2026 in aumento), incremento delle commissioni nette e del risultato dell'attività assicurativa, forte crescita degli utili da trading e costi operativi in riduzione, anche per "diminuzione delle persone del gruppo per uscite volontarie già concordate e turnover naturale".

  4. Milano in positivo

    Le Borse europee aprono in tenuta, con Milano e i principali listini del Continente che difendono i livelli raggiunti nonostante la correzione di fine mese in Asia, sostenute dalle prospettive sulle Big Tech Usa, dopo gli ottimi conti di Amazon (vendite +13% a 180,2 miliardi, sopra 177,8 attesi) e Apple (+8% fatturato a 102,5 miliardi, oltre 102,2 di consensus). Ma soprattutto dopo che Nvidia, la società a più alta capitalizzazione al mondo, ha siglato un accordo storico con Samsung, Hyundai e Sk Group per fornire oltre 260mila chip a progetti di AI in Corea del Sud. Sullo sfondo la tregua Usa-Cina su tecnologia e commercio.

    In Europa Milano segna +0,1%; sin dalle prime battute svetta Interpump (+5,1%), insieme a Prysmian (+2,4%), che beneficia di risultati trimestrali in linea e di un miglioramento della guidance - seppure atteso - e Azimut (+2,3%). Banche di poco sopra la parità, con Bper (+0,9%), Pop. Sondrio (+1,2%) e Mps (+0,5%), mentre Intesa si mantiene più cauta (+0,4%) in attesa dei conti trimestrali di oggi, che dovrebbero essere pubblicati più o meno a metà giornata. In coda Tim e Campari, entrambe a -0,8%.

  5. Spread a 76 punti

    Apertura in lieve ribasso per lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco si muove nei primi scambi intorno ai 75 punti, rispetto ai 76 punti della vigilia. Si alza il rendimento del BTp decennale benchmark, posizionandosi al 3,41%, mentre ieri aveva chiuso al 3,39%.

  6. Calo per Tim e Unipol

    Sul fronte opposto, in calo Telecom Italia, che perde l’1,45% a 0,5158 euro, mentre Unipol arretra dello 0,68%. Segno negativo anche per Inwit (-0,52%), Italgas (-0,43%) e Banco BPM (-0,32%).

    Nome Valore Var %
    Telecom Italia 0,5158 -1,45
    Unipol 19,075 -0,68
    Inwit 9,495 -0,52
    Italgas 9,20 -0,43
    Banco Bpm 12,49 -0,32
    Snam 5,366 -0,30
    Lottomatica Group 21,08 -0,28
    Intesa Sanpaolo 5,689 -0,25
    Enel 8,778 -0,20
    A2A 2,542 -0,16
  7. Viaggia Intermonte

    Tra i titoli più brillanti della mattinata si distingue Interpump Group, che avanza del 3,13% a 44,20 euro, seguita da Azimut, in crescita dell’1,18% a 34,22 euro. Bene anche Stellantis (+0,79%), Ferrari (+0,76%) e Prysmian (+0,75%).

    Nome Valore Var %
    Interpump Group 44,20 +3,13
    Azimut 34,22 +1,18
    Stellantis 8,915 +0,79
    Ferrari 344,30 +0,76
    Prysmian 88,68 +0,75
    Mediobanca 16,665 +0,63
    Bca Pop Sondrio 14,52 +0,62
    Stmicroelectronics 21,515 +0,61
    Tenaris 17,38 +0,46
    Banca Mediolanum 17,44 +0,40
  8. Come aprono i mercati

    Le principali Borse europee hanno aperto la seduta del 31 ottobre all’insegna della cautela. A Londra l’indice segna un calo dello 0,24%, mentre Francoforte si muove in territorio quasi invariato con un leggerissimo ribasso dello 0,01%. Anche Parigi mostra incertezza, con una flessione dello 0,09%. Milano, invece, si distingue per un avvio leggermente positivo: Piazza Affari apre infatti in rialzo dello 0,13%, in linea con i livelli della vigilia.

  9. Occhi su banche, tech e lusso

    Sul listino milanese attenzione a Stmicroelectronics, per la sensitività al flusso tech Usa e al ciclo semiconduttori.

    Da monitorare anche Intesa Sanpaolo, che pubblica i conti del terzo trimestre del 2025, e Unicredit dopo che la Bce, nell'ambito dell'analisi annuale Srep, ha mantenuto per il 2026 il requisito di Pillar2 della banca a 200 punti base con un requisito minimo di Cet1 al 10,24%.

    Focus anche sul lusso, dopo alcuni segnali macro deboli dalla manifattura cinese.

  10. Le tensioni geopolitiche frenano i mercati

    Borse europee attese in calo (-0,12% il futures sull’Eurostoxx50) in avvio di seduta, mentre salgono le tensioni geopolitiche. Infatti, secondo il Financial Times, gli Stati Uniti hanno annullato il vertice previsto a Budapest tra il presidente americano, Donald Trump, e il presidente russo, Vladimir Putin, a seguito delle posizione ferme della Russia sulle richieste inflessibili in merito all'Ucraina. La decisione è arrivata dopo una telefonata tesa tra i vertici diplomatici dei due Paesi.