La Borsa del 27 ottobre, l’accordo Usa-Cina spinge in verde i listini: Milano a +1%

L'intesa riguarda la soia e le terre rare, con la Cina che si impegna a rimandare di un anno l'entrata in vigore delle restrizioni all'export. Il 30 ottobre l’incontro Trump-Xi

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

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  1. Milano chiude a +1%

    Avvio di settimana frizzante per Milano, dove il Ftse Mib torna a corteggiare i 43mila punti. A spingere i listini in Europa sono state le attese per l'incontro di giovedì tra Washington e Pechino, che potrebbe portare a un allentamento delle tensioni commerciali. Le "discussioni costruttive" citate dai negoziatori e il riferimento del segretario al Tesoro Usa Scott Bessent a un "quadro molto positivo", hanno fatto da sfondo a una giornata in cui anche a Wall Street prevalgono ottimismo e nuovi record.

    In Europa, Milano ha messo a segno un +1% a quota 42.970 punti. Le banche hanno guidato il listino, in particolare Mps (+3,2%) sorretta da alcuni giudizi positivi. Ben intonate anche UniCredit (+2,3%), Bper (+2,7%) e Intesa (+1,8%). Acquisti diffusi anche su Unipol (+2,4%), Tenaris (+2,7%) e St (+1%) che beneficia della prospettiva di un accordo Usa-Cina sulle terre rare. Cedono terreno Lottomatica (-1,4%) a Amplifon (-1,3%), mentre e' coda Campari (-2%) sulla scia della pressione settoriale negli spirits dovuta ai dazi statunitensi.

  2. Milano resta in positivo

    I nuovi risvolti sul fronte commerciale tra Usa e Cina fanno sperare le Borse europee, che a metà seduta si muovono in territorio positivo, con l'eccezione di Parigi e Francoforte. In vista dell'incontro di giovedì tra il presidente statunitense Donald Trump e il leader cinese Xi Jinping, i negoziatori di entrambe le parti hanno elogiato "discussioni costruttive" e il segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, ha fatto sapere che i due Paesi hanno aperto a un accordo quadro che eviterà ulteriori dazi del 100%.

    Così, il Ftse Mib di Milano segna un rialzo dello 0,7% grazie alla buona performance dei titoli bancari e assicurativi. Svettano le banche, con Mps in testa a +3,3%, grazie ai giudizi positivi degli analisti. Bene anche UniCredit (+1,9%) e Bper (+1,8%). Dopo una partenza tonica, perde slancio St (+0,3%) che, come gli altri titoli tech europei, beneficia delle rinnovate speranze di un accordo tra Washington e Pechino sulle terre rare. In coda Campari (-2,2%), in linea con il comparto spirit dopo che un report sul settore ha mostrato un ulteriore peggioramento dei consumi statunitensi.

  3. STM, buon terzo trimestre ma arrivano i tagli degli analisti

    Dopo risultati superiori alle attese nel terzo trimestre 2025, StMicroelectronics ha deluso il mercato con una guidance debole per il quarto trimestre, facendo precipitare il titolo del 14% il 23 ottobre e di un ulteriore -1,6% il giorno successivo, a 21,55 euro. Sono arrivati così alcune revisioni da parte degli analisti:

    • Banca Akros parla di “ripresa modesta nel breve e nuove opportunità nel medio termine”, mantenendo rating neutral e target price a 24,5 euro;
    • Intermonte giudica deludenti le prime indicazioni per il 2026, ma conferma il target a 23,4 euro e giudizio neutral;
    • Equita ha invece tagliato da 24 a 22 euro (rating hold);
    • AlphaValue ha migliorato lievemente il giudizio da sell a reduce, pur avvertendo che il target a 22,3 euro potrebbe scendere;
    • Exane BNP Paribas resta più ottimista (outperform) ma abbassa il target da 29 a 26 euro;
    • Barclays, la più severa, riduce il target a 20 euro e mantiene underweight, segnalando rischi su margine lordo e ricavi fino al 2027.

  4. Cambia il target price di Eni

    I conti del terzo trimestre 2025 fanno bene a Eni, con le principali banche d’affari che hanno espresso giudizi positivi e cambiato il target price:

    • Jefferies conferma rating Buy e target price a 16 euro;
    • JP Morgan evidenzia la solidità dei conti e la crescita del buyback, confermando Overweight con target price a 16,5 euro;
    • Banca Akros alza il target a 17 euro, elogiando i risultati oltre le attese e la revisione al rialzo delle stime sul flusso di cassa;
    • Barclays definisce il trimestre superiore del 20% rispetto alle previsioni e vede Eni già ben posizionata per il 2026, confermando Overweight e target a 17,5 euro.

  5. Spread a 78 punti

    Avvio in leggero calo per lo spread tra BTp e Bund. A inizio seduta, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il Bund tedesco di pari durata si attesta infatti a 78 punti base dai 79 punti base segnati alla chiusura di venerdì. In aumento, invece, il rendimento del BTp decennale benchmark che apre la seduta al 3,42% dal 3,41% del riferimento precedente.

  6. Perde Terna e le utilities

    Sul fronte opposto, tra le performance negative si registrano Terna, che cede l’1,26% a 8,946 euro, Campari (-0,72% a 5,756 euro) ed Enel (-0,52% a 8,444 euro). In lieve flessione anche Eni, che arretra dello 0,49% a 15,758 euro, e Diasorin, in calo dello 0,43% a 78,26 euro.

    Nome Valore (€) Var %
    Terna 8,946 -1,26
    Campari 5,756 -0,72
    Enel 8,444 -0,52
    Eni 15,758 -0,49
    Diasorin 78,26 -0,43
    Snam 5,338 -0,41
    Lottomatica Group 21,38 -0,37
    Mediobanca 16,18 -0,34
    Ferrari 353,00 -0,25
    Nexi 4,723 -0,23
  7. Si riprendono le banche e il tech

    Tra i titoli migliori di Piazza Affari si distinguono Banca Monte dei Paschi di Siena, in rialzo del 2% a 7,225 euro, seguita da Prysmian (+1,80% a 91,58 euro) e Saipem (+1,77% a 2,296 euro). Positivi anche StMicroelectronics, che guadagna l’1,51% a 21,88 euro, e Unipol, in aumento dell’1,47% a 18,98 euro.

    Nome Valore (€) Var %
    Banca Monte Paschi Siena 7,225 +2,00
    Prysmian 91,58 +1,80
    Saipem 2,296 +1,77
    Stmicroelectronics 21,88 +1,51
    Unipol 18,98 +1,47
    Unicredit 62,06 +1,19
    Bper Banca 9,774 +1,03
    Buzzi 50,25 +0,94
    Azimut 32,92 +0,67
    Intesa Sanpaolo 5,498 +0,66
  8. Milano e l'Europa in positivo

    Le principali Borse europee aprono la settimana in lieve rialzo, con una seduta nel complesso poco mossa. A Francoforte l’indice segna un progresso dello 0,38%, mentre a Milano il Ftse Mib avanza dello 0,39%. Andamento più cauto per Parigi, che si muove sui livelli della vigilia con un incremento dello 0,14%, mentre Londra apre sostanzialmente stabile, in lieve calo dello 0,02%.

  9. I titoli a cui fare attenzione

    Occhi su Terna, che non ha commentato quanto riportato da Bloomberg in merito alla potenziale vendita di una quota di minoranza della rete elettrica italiana, valutata 25 miliardi di euro, per finanziare nuovi progetti e ridurre il debito.

    Tra le banche, attenzione a Unicredit dopo che la Commissaria europea per i servizi finanziari, Maria Luís Albuquerque, ha lamentato ostacoli alla creazione di banche europee di maggiori dimensioni posti dalla resistenza del governo tedesco ai tentativi di Unicredit di acquisire Commerzbank .

    Da monitorare anche Stm perché Morgan Stanley, post outlook deludente, ha tagliato il target price da 26 a 20 euro (rating equal weight),

    Invece, nel settore automobilistico, attenzione a Stellantis dopo che la National Highway Traffic Safety Administration statunitense ha annunciato l'avvio di un'indagine su circa 232mila veicoli Jeep Gladiator e Wrangler venduti negli Stati Uniti, per il timore che un malfunzionamento del quadro strumenti.

    Infine Ferrari, che è entrata nei mercati delle criptovalute con un nuovo token digitale che i fan potranno utilizzare in un'asta per aggiudicarsi una Ferrari 499P.

  10. L’accordo fa alzare il petrolio ma calare l’oro

    L’accordo Usa-Cina da un lato porta i prezzi del petrolio a risalire, dall’altro porta allo storno dei prezzi del metallo pregiato.

    I future sul Brent crescono dello 0,61% a 65,60 dollari al barile e quelli sul Wti dello 0,7% a 61,93 dollari al barile, dopo aver guadagnato rispettivamente l’8,9% e il 7,7% nella settimana precedente.

    Viceversa, i prezzi dell’oro stornano (futures sul metallo giallo -1% a 4.096 dollari l’oncia), poiché l’allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina ha ridotto la domanda del metallo prezioso come bene rifugio.

  11. Borse in rialzo dopo l’accordo Usa-Cina

    Borse europee attese in rialzo in avvio di seduta (+0,55% il futures sull’Eurostoxx50) dopo che Stati Uniti e Cina hanno raggiunto un accordo sui dazi che scongiura l'entrata in vigore di ulteriori tariffe del 100% contro Pechino e spiana la strada all'incontro fra il presidente cinese, Xi Jinping, e quello americano, Donald Trump.

    Grazie a questo accordo, la tregua commerciale tra i due Paesi sarà estesa al di là dell'attuale scadenza del 10 novembre. Trump e Xi Jinping si incontreranno giovedì 30 ottobre a margine del vertice della Cooperazione Economica Asia-Pacifico. Sarà il primo faccia a faccia tra i due leader da quando Trump è tornato al potere: l’ultima volta era il 2019.