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La Borsa del 24 novembre, la Fed apre al taglio dei tassi: giù Milano per effetto cedole
Si respira un cauto ottimismo sul piano di pace per l’Ucraina. A Piazza Affari a staccare la cedola sono 12 blue chip del listino principale
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Le Borse europee tentano il recupero
Prove di stabilizzazione per le Borse europee che tentano il recupero dopo una settimana in rosso, grazie alla rinnovata fiducia su un taglio dei tassi Fed e al nuovo rally tech. Piazza Affari chiude a -0,85% ma sul Ftse Mib pesa per l'1,13% lo stacco cedole di 12 big, senza il quale segnerebbe un rialzo dello 0,28%.
Le notizie di una possibile tregua fra la Russia e l'Ucraina pesano sui titoli della difesa, con Leonardo (-2,3%) in coda a Piazza Affari, ai minimi da circa tre mesi (sotto i 45 punti). Sul fronte opposto, Interpump (+3,45%) chiude in testa, insieme a Stellantis (+3,4%) e Saipem (+2,9%). Seduta positiva per Campari (+1,6%) sulle indiscrezioni di trattative per cedere tre marchi italiani di amari: Averna, Braulio e Zedda Piras.
Contrastate le banche, con Mediobanca (-0,8%) la peggiore nel settore e Banco Bpm in rialzo dello 0,3% mentre il mercato si interroga su eventuali operazioni straordinarie sulla scia dell'interesse di recente manifestato dal ceo di Credit Agricole.
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Borse europee contrastate
Borse europee contrastate al giro di boa della metà seduta, nonostante i future americani preannuncino un avvio positivo per l'S&P500 e per il Nasdaq. Gli investitori, però, preferiscono sposare un atteggiamento cauto nell'attesa degli sviluppi delle trattative per la pace in Ucraina. In più ha destato preoccupazione l'indice tedesco Ifo, risultato deludente rispetto alle attese.
A metà giornata Milano segna un ribasso dello 0,95%, ma considerando che lo stacco cedole pesa per l'1,13% la performance é positiva. Sono contrastate e volatili le banche con Banco Bpm che sale dello 0,7% mentre il mercato si interroga su eventuali operazioni straordinarie all'orizzonte. Da considerare che le azioni dell'istituto staccano anche la cedola, come Bper (-0,3%), Mediobanca (+0,39%) e Unicredit (-0,18%).
Campari (+2,6%) corre sulle indiscrezioni di trattative per cedere tre marchi italiani di amari: Averna, Braulio e Zedda Piras. Sono inoltre ben impostate Stellantis (+2,6%) e Telecom (+2,3%), mentre segna il passo Leonardo (-1,8%) sulla prospettiva di pace in Ucraina.
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Milano in calo per lo stacco delle cedole
Le Borse europee sono in positivo, mentre i riflettori del mondo sono tutti puntati verso l’Ucraina nell'attesa di capire se sarà approvato un piano di pace, forse entro giovedì 27 novembre (giorno del Ringraziamento negli Usa). Marco Rubio, il segretario di Stato americano, proprio alla vigilia, presente a Ginevra per trattare il piano di pace con l’Europa, ha dichiarato che si è tenuto "l’incontro più produttivo avuto finora sull'Ucraina".
Sullo sfondo restano i timori di una possibile bolla sul comparto tech, soprattutto quelle legate all'AI. Rimane poi il rebus sulle decisioni che a dicembre la Federal Reserve adotterà in tema di tassi. L’attenzione degli investitori è rivolta anche ai titoli di Stato italiani, dopo che venerdì sera Moody’s ha migliorato la sua valutazione sui bond dell’Italia, da Baa3 a Baa2. Si tratta della prima volta da 23 anni che l’agenzia alza il rating sui titoli di Stato del nostro Paese. Ne beneficiano banche e assicurazioni, che vantano nei propri portafogli bond statali. Lo spread intanto è in stabile a 75 punti.
In questo contesto le Piazze europee si muovono in progresso, ma Piazza Affari (-0,24% ) è frenata dalla pioggia di dividendi odierna. A staccare la cedola sono infatti 12 big del listino principale, con un ribasso tecnico calcolato per il Ftse Mib dell’1,13%-1,14%.
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Spread a 75 punti
In calo il rendimento del BTp decennale di riferimento nella prima seduta dopo il miglioramento del rating sovrano dell'Italia da parte di Moody's.
Il rendimento del titolo benchmarck, scadenza 1 ottobre 2035, scende al 3,44% dal 3,46% di venerdì sera. Il movimento e' in parallelo a quello del bund tedesco e pertanto il differenziale resta invariato a 75 punti base. Venerdi' sera Moody's ha alzato il rating sul debito italiano portandolo da 'Baa3' a 'Baa2' operando quindi la prima promozione del profilo sovrano dell'Italia in 23 anni. A seguito della promozione del rating, l'outlook e' passato da 'positivo' a 'stabile'.
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Occhi su Stellantis, Campari e Leonardo
Sul listino milanese attenzione a Stellantis che potrebbe uscire completamente da Comau, società di automazione industriale, cedendo il pieno controllo a One Equity Partners. La società statunitense di private equity One Equity Partners ha acquistato lo scorso anno una quota del 50,1% di Comau, con sede in Italia, dall’automobilistica. Invece, Campari ha messo in vendita tre marchi italiani: Averna, Braulio e Zedda Piras, secondo Il Corriere della Sera che ha citato NewPrices tra gli interessati.
Mentre un gruppo di sette realtà della società civile italiana ha intentato una causa contro Leonardo e il governo italiano, chiedendo l'annullamento di qualsiasi contratto per la vendita e la fornitura di armi a Israele.
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Pioggia di dividendi a Piazza Affari
Sarà una giornata ricca di dividendi a Piazza Affari. A staccare la cedola sono 12 blue chip del listino principale, con un ribasso tecnico calcolato per il Ftse Mib dell'1,14%. Nello specifico si tratta di
- Eni (0,26 euro per azione, seconda tranche esercizio 2025, rendimento dell’1,6%);
- Intesa Sanpaolo (0,186 euro, acconto esercizio 2025, rendimento del 3,2%);
- Banco Bpm (0,46 euro, acconto esercizio 2025, rendimento del 3,65%);
- Bper (0,10 euro, acconto esercizio 2025, rendimento dello 0,98%);
- Banca Mediolanum (0,6 euro, acconto esercizio 2025, rendimento del 3,22%),
- Inwit (dividendo straordinario di 0,2147 euro per azione, rendimento del 2,77%);
- Mediobanca (0,59 euro, saldo esercizio 2024/2025, rendimento del 3,32%);
- Poste Italiane (0,40 euro, acconto esercizio 2025, rendimento dell’1,9%);
- Recordati (0,63 euro, acconto esercizio 2025, rendimento dell’1,25%);
- Tenaris (0,2511 euro, acconto esercizio 2025, rendimento dell’1,4%);
- Terna (0,1192 euro, acconto esercizio 2025, rendimento dell’1,3%);
- Unicredit (1,4282 euro, acconto esercizio 2025, rendimento del 2,27%).
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Borse positive con il piano di pace Russia-Ucraina
Borse europee attese positive (+0,73% il future sull’Eurostoxx50) in avvio di seduta visto che si respira un cauto ottimismo sul piano di pace per Kiev tra americani e ucraini. Anzi, "molto" ottimismo come ha sottolineato il Segretario di Stato Usa, Marco Rubio, augurandosi di chiudere "il prima possibile" magari proprio entro giovedì, la deadline inizialmente fissata dal presidente statunitense, Donald Trump. Sul tavolo c'è il piano rivisto da ucraini e europei, una contro-proposta che da 28 passa a 24 punti, messi nero su bianco per spuntare condizioni migliori per il Paese guidato da Volodymyr Zelensky.