La Borsa del 19 novembre, Milano si porta sulla parità con Prysmian, Enel in calo

Gli investitori hanno ridimensionato le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed, ma ora l'attenzione si è spostata su Nvidia e i conti

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

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  1. Milano sulla parità

    Le Borse europee recuperano terreno a metà seduta, incoraggiate dai future positivi di Wall Street e dai dati sull'inflazione dell'Eurozona, confermata piú vicina al target del 2%. Cosí, in una giornata segnata dall'attesa per i conti del colosso dei chip Nvidia, Milano riesce a riportarsi sulla parità  (-0,06%), come Parigi, mentre il resto dei listini torna in progresso: Francoforte sale dello 0,3%, Amsterdam dello 0,2%, Londra dello 0,09% e Madrid dello 0,4%.

    Svettano Prysmian (+2,6%) e Buzzi (+2,1%). Acquisti poi sui titoli oil, Tenaris (+1,98%) e Saipem (+1,64%) in scia ai segnali positivi della trimestrale di Ithaca Energy e alle possibili interruzioni delle forniture con le sanzioni Usa sul greggio russo. Sul fronte opposto, giú Enel, con Rbc che hanno abbassato il rating del titolo a Underperform "sulla base della valutazione e delle incertezze normative".

  2. Spread a 75 punti

    Apertura sostanzialmente stabile per i titoli di Stato dell'Eurozona. Sul mercato secondario, il rendimento del BTp decennale di riferimento, scadenza 1 ottobre 2035, si attesta al 3,45% dal 3,46% della chiusura di ieri sera. Il differenziale di rendimento con il Bund tedesco di pari scadenza resta fermo a 75 punti, in linea con l'ultimo closing.

  3. Male Enel e A2A

    Sul fronte dei realizzi prevalgono invece le utility, con Enel in flessione a 8,877 euro (-1,42%) e A2A a 2,36 euro (-0,92%). Debole anche il settore finanziario di prima fascia: UniCredit ripiega a 62,23 euro (-0,88%). Tra gli industriali, Interpump Group scende a 41,66 euro (-0,86%), mentre Snam cede terreno a 5,652 euro (-0,67%).

  4. Crescono Tenaris e Saipem

    Nella seduta odierna spiccano gli acquisti su Tenaris, che avanza a 17,595 euro con un progresso del 2,71%, seguita da Saipem in rialzo a 2,296 euro (+1,77%). Bene anche il comparto bancario di medie dimensioni, con Banca Popolare di Sondrio a 14,46 euro (+0,84%) e BPER Banca a 10,15 euro (+0,74%). In campo energetico, Eni consolida i recenti guadagni salendo a 16,44 euro (+0,67%).

  5. Come aprono le Borse

    Apertura poco mossa per le principali borse europee nella seduta del 19 novembre. A Londra l’indice principale segna un lieve rialzo dello 0,03%, mentre Francoforte si muove sui livelli della vigilia (0%). Parigi apre in leggero calo (-0,04%), sostanzialmente invariata anche Milano con una flessione dello 0,01%

  6. Occhi su Leonardo, Eni e Stellantis

    Sul listino milanese attenzione a Leonardo che sta cercando di espandere la propria attività negli Emirati Arabi Uniti passando da una presenza commerciale a una industriale attraverso partnership con aziende locali, come ha dichiarato il direttore generale, Carlo Gualdaroni, a margine del Dubai Airshow.

    Invece, la controllata di Eni, Plenitude, ha firmato un accordo per l'acquisizione da Neoen, azienda attiva nel settore delle energie rinnovabili in Francia, di un portafoglio di asset per un totale di circa 760 MW di capacità installata dislocati su tutto il territorio francese.

    C’è anche il ceo di Stellantis, Antonio Filosa, tra i vertici dell’automotive convocati a Washington. Secondo quanto ha appreso Reuters, i ceo dei tre grandi gruppi di Detroit: Mary Barra (General Motors), Jim Farley (Ford) e, appunto, Filosa, insieme al vicepresidente dell’ingegneria di Tesla, Lars Moravy, sono stati invitati a testimoniare il 14 gennaio davanti alla commissione Commercio del Senato degli Stati Uniti.

  7. I mercati attendono Nvidia

    Le borse europee dovrebbero rimbalzare in avvio di seduta, anche se con poca convinzione (+0,07% il future sull’Eurostoxx50). Mentre i mercati asiatici, in scia all’andamento debole di Wall Street, hanno fallito il rimbalzo, estendendo le perdite recenti con i pesi massimi del settore tecnologico ancora deboli in attesa dei conti del colosso statunitense dell’AI, Nvidia.

    Nvidia dovrebbe registrare un altro trimestre eccezionale, anche se l’attenzione sarà interamente rivolta alla capacità dell’azienda di giustificare la sua valutazione da 5.000 miliardi di dollari. I risultati del leader dell’intelligenza artificiale arrivano tra le crescenti preoccupazioni per una bolla tecnologica alimentata dall’AI, uno dei principali fattori alla base delle perdite del settore.