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La Borsa del 18 dicembre, Europa piatta con il rischio Bce: Milano in positivo
Le Borse europee si avviano a un’apertura prudente. Oggi l’attenzione dei mercati è concentrata sulle decisioni di politica monetaria
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Europa cauta con focus su banche centrali
L'attesa per le decisioni di politica monetaria delle banche centrali ingessa i listini azionari europei, che in avvio di giornata faticano a trovare una direzione. A Piazza Affari il Ftse Mib segna +0,2%, mentre nel resto del Vecchio Continente Parigi si attesta a +0,15%, Francoforte a -0,11% e Amsterdam a +0,21%.
In giornata gli investitori prevedono che la Bank of England taglierà i tassi di interesse, dopo il calo a sorpresa dell'inflazione britannica a novembre, mentre non sono attesi cambiamenti del costo del denaro da parte della Bce, della svedese Riksbank e della banca centrale norvegese.
Tornando all'azionario milanese, tra i principali titoli del Ftse Mib gli acquisti premiano Campari (+1,18%) dopo la cessione dell'amaro Averna e del mirto Zedda Piras a Illva Saronno per 100 milioni. Bene anche Prysmian (+1,44%) - con il tech rinfrancato dall'outlook di forte crescita diffuso da Micron Technology nella notte - ed Eni (+0,73%), mentre perdono terreno Stellantis (-0,68%), Nexi (-0,6%) e Recordati (-0,58%).
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Spread a 66 punti
Apertura in lieve calo per lo spread tra BTp e Bund. In avvio di seduta, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco si attesta a 66 punti base, dai 67 punti della chiusura di ieri. In discesa anche il rendimento del BTp decennale benchmark, che ha avviato gli scambi al 3,51%, dal 3,54% del closing precedente.
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Campari vende Averna e il mirto Zedda Piras a Disaronno per 100 milioni
Illva Saronno, proprietaria di Disaronno e anche dei vini Florio e Duca di Salaparuta, acquista da Campari l’amaro Averna e il mirto Zedda Piras per 100 milioni di euro. L’operazione si inserisce nel piano di razionalizzazione di Campari: dopo la cessione di Cinzano al gruppo Caffo e della piattaforma Tannico, il gruppo continua a vendere marchi considerati non strategici, pur mantenendo Braulio nel proprio portafoglio.
Dall’avvio delle dismissioni, tra cui anche la vendita di uno stabilimento in Australia, Campari ha già incassato complessivamente 210 milioni. Il closing è atteso entro il primo semestre del prossimo anno, tramite una newco che includerà marchi, magazzino, personale e impianti produttivi.
Averna e Zedda Piras erano entrati nel portafoglio Campari – gruppo controllato dalla Lagfin della famiglia Garavoglia che ha appena transato con il fisco versando 405 milioni per evitare il contenzioso sull’exit tax – rispettivamente nel 2014 e nel 2002.
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Lazio pronta a quotarsi in Nasdaq
La Lazio sarebbe pronta a quotarsi nel Nasdaq, il principale mercato americano per i titoli tecnologici. Ieri Enrico Lotito, dg del settore giovanile della S.S. Lazio, ha partecipato al rito del suono della campanella, che segna la fine delle contrattazioni. Il discorso ufficiale di Enrico Lotito chiarisce l’obiettivo: "Per la S.S. Lazio, questo momento va ben oltre il valore simbolico. Rappresenta l’inizio di un dialogo concreto tra sport, finanza e innovazione, fondato su valori condivisi, senso di responsabilità e una visione di lungo periodo".
Per la Lazio, la quotazione a Wall Street sarebbe alternativa a quella sul listino milanese, che ieri ha toccato 1,14 euro, in crescita del 3,17%. Il club sembra così guardare all’esperienza del Cadice, club della Serie B spagnola che è diventata la prima squadra professionistica a quotarsi al Nasdaq.
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Calo per Stellantis
Sul fronte opposto, tra i peggiori figurano Stellantis a 9,959 euro in calo dello 0,67%, Brunello Cucinelli a 98,84 euro (-0,34%), Nexi a 3,998 euro (-0,30%), Lottomatica Group a 21,90 euro (-0,27%) e Terna a 8,87 euro (-0,27%).
Nome Valore Var % Stellantis 9,959 -0,67 Brunello Cucinelli 98,84 -0,34 Nexi 3,998 -0,30 Lottomatica Group 21,90 -0,27 Terna 8,87 -0,27 Enel 8,599 -0,26 Finecobank 21,55 -0,19 Snam 5,58 -0,14 Moncler 56,42 -0,14 Stmicroelectronics 21,78 -0,09 -
In ripresa Prysmian e Campari
Titoli in evidenza a Piazza Affari: tra i migliori si segnalano Prysmian a 83,26 euro in rialzo dell’1,64%, Campari a 5,834 euro (+1,18%), Buzzi a 51,90 euro (+1,07%), Banca Popolare di Sondrio a 16,22 euro (+0,65%) ed Eni a 15,726 euro (+0,56%).
Nome Valore Var % Prysmian 83,26 +1,64 Campari 5,834 +1,18 Buzzi 51,90 +1,07 Bca Pop Sondrio 16,22 +0,65 Eni 15,726 +0,56 Leonardo 46,63 +0,50 A2a 2,265 +0,44 Banca Mediolanum 19,02 +0,42 Amplifon 13,955 +0,36 Interpump Group 45,94 +0,35 -
Cosa aspettarsi da Bce e BoE
Le Borse europee si avviano a un’apertura prudente, con l’attenzione dei mercati concentrata sulle decisioni di politica monetaria. La Banca Centrale Europea uscirà alle 14:15, seguita alle 14:45 dalla conferenza stampa della presidente Christine Lagarde, la Bank of England alle 13, la Norges Bank e la Riksbank. Gli operatori guardano soprattutto alle indicazioni prospettiche, dal momento che per tutte è atteso un mantenimento dei tassi invariati. In controtendenza, gli economisti prevedono invece un rialzo dei tassi in Giappone venerdì 19 dicembre.
Nel frattempo, il comparto tecnologico statunitense incassa un nuovo colpo, complice il riemergere delle preoccupazioni sui livelli di spesa legati all’intelligenza artificiale. Oracle ha registrato un ulteriore calo del 5,4% dopo aver comunicato che un accordo a supporto di un progetto di data center non includerà il partner chiave Blue Owl Capital. Il titolo è sceso di quasi il 50% da metà settembre, quando l’intesa con OpenAI aveva innescato un rally del 35% in una sola seduta.
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Borse piatte
Apertura in ordine sparso per le principali Borse europee, con movimenti contenuti: Londra apre in rialzo dello 0,12%, Francoforte si muove in modo laterale e segna un calo dello 0,06%, mentre Parigi e Milano avviano gli scambi sui livelli della vigilia, entrambe in lieve progresso dello 0,02%.