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La Borsa dell’11 novembre, Milano chiude a 44.400 punti: ai massimi da maggio 2007
Il voto per la fine dello shutdown passa alla Camera e ci sarà il 12 novembre, così da riaprire il governo Usa nei tempi più brevi possibili
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Milano corre sempre di più, frenata di Wall Street
L’ottimismo legato alla probabile conclusione dello shutdown negli Stati Uniti continua a sostenere le Borse europee, che consolidano i rialzi della vigilia nonostante la debolezza di Wall Street. Mentre oltreoceano pesano i nuovi timori per una possibile “bolla dell’intelligenza artificiale”, Piazza Affari tocca i massimi dal periodo della bolla delle dot-com: il Ftse Mib avanza dell’1,2% a 44.438 punti, superando i 44.364 punti raggiunti nel maggio 2007.
A Milano brilla il comparto del lusso con Brunello Cucinelli (+5,34%), sostenuto dalle prospettive di nuove aperture di LVMH in Cina. In forte progresso anche Stellantis (+4,13%) nel finale di seduta, mentre MPS (+2,98%) beneficia delle ipotesi di maxi dividendi e di una revisione delle alleanze distributive.
Sul fronte opposto, giornata pesante per Inwit (-11,76%) dopo il taglio della guidance al 2030 e il downgrade a “neutral” da parte di JPMorgan. Deboli anche Leonardo (-1,67%) e Lottomatica (-1,37%), appesantite dai realizzi dopo i recenti rialzi.
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Bene il lusso ma anche le banche
Le Borse europee a metà seduta si mantengono rialziste, confermando il sentiment della vigilia dopo il primo via libera del Senato Usa alla misura per porre fine allo shutdown, passato con 60 voti a favore e 40 contrari. Il provvedimento è atteso ora alla Camera americana. In questo contesto, gli indici di riferimento europei viaggiano in positivo: Milano +0,7%, Parigi +0,6%, Madrid +0,5%, Amsterdam +0,3%, Londra +0,9%, Euro Stoxx 50 +0,4%. Piùincerta Francoforte a +0,04%, dopo che l'indice Zew sulla fiducia di investitori e analisti è sceso a 38,5 a novembre da 39,3 di ottobre.
A Piazza Affari il Ftse Mib si mantiene intorno ai 44.200 punti, ai massimi da maggio 2007 e ormai prossimo a valori mai toccati da febbraio 2001. A trainare gli acquisti in giornata sono soprattutto i bancari e il lusso. In evidenza Mps (+2,9%) sulle ipotesi di aumento della distribuzione di capitale ai soci e della possibile revisione delle alleanze distributive. Bene anche Bper (+1,2%), Mediolanum (+1,6%) e Unicredit (+0,8%), alle prese con il ricorso al Consiglio di Stato sul "golden power" nell'Ops su Banco Bpm (+0,6%).
Nel lusso va forte Moncler (+2,8%) e Brunello Cucinelli (+2,7%), sostenute dalle indiscrezioni su nuove aperture di punti vendita Lvmh in Cina, che alimentano le speranze di una ripresa della domanda asiatica nel segmento premium dopo mesi di debolezza.
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Europa parte in rialzo, dal Senato Usa primo stop allo shutdown
Le Borse europee si apprestano a iniziare la seduta in moderato rialzo dopo l'exploit della vigilia: nella notte il Senato degli Stati Uniti ha approvato ufficialmente una misura per porre fine allo shutdown del governo, con 60 voti a favore e 40 contrari. Il percorso legislativo negli Usa ora passa alla Camera per la riapertura dell'amministrazione federale, in un iter che dovrebbe essere ultimato entro domani. Per l'agenda macro oggi è previsto l'indicatore Zew tedesco del sentiment economico; atteso inoltre, in mattinata, anche un discorso della presidente della Bce Christine Lagarde. In agenda Oltreoceano spiccano le aste del Tesoro Usa per 125 miliardi di dollari.
In questo contesto, i future in Europa si muovono in rialzo: Milano +0,4%, Parigi +0,4%, Francoforte +0,1%, Londra +0,3%, Euro Stoxx 50 +0,3%. A Piazza Affari - che oggi in apertura potrebbe toccare i 44mila punti, se il trend dei future fosse confermato - la stagione delle trimestrali volge al termine e il focus resta sul comparto bancario, con il ricorso di Unicredit al Consiglio di Stato sull'Ops Banco Bpm.
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Spread a 74 punti
Avvio stabile per lo spread tra BTp e Bund. A inizio seduta, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco si è attestato a 74 punti base stesso valore del riferimento precedente. Apre in leggero rialzo il rendimento del BTp decennale benchmark che segna 3,41% dal 3,40% del closing precedente.
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Crolla Inwit
In calo invece Inwit (-9,06%), dopo una seduta particolarmente negativa, insieme a Leonardo (-2,03%), Telecom Italia (-0,75%), Unipol (-0,55%) e Lottomatica Group (-0,49%).
Nome Valore Var % Inwit 8,585 -9,06% Leonardo 49,77 -2,03% Telecom Italia 0,4884 -0,75% Unipol 19,045 -0,55% Lottomatica Group 20,40 -0,49% -
Spiccano i titoli del lusso
Tra i titoli in evidenza a Piazza Affari spiccano Moncler (+2,77%), Banca Monte dei Paschi di Siena (+2,48%) e Brunello Cucinelli (+2,34%), seguiti da Bper Banca (+1,54%) e Banca Popolare di Sondrio (+1,34%).
Nome Valore Var % Moncler 57,98 +2,77% Banca Monte Paschi Siena 8,384 +2,48% Brunello Cucinelli 89,34 +2,34% Bper Banca 10,89 +1,54% Bca Pop Sondrio 15,50 +1,34% A2a 2,728 +1,19% Nexi 4,069 +1,09% Mediobanca 17,39 +1,02% Stellantis 8,996 +0,90% Buzzi 51,10 +0,89% -
L'apertura delle Borse
Borse europee caute in avvio di seduta: Francoforte apre sui livelli della vigilia (+0,13%), Londra mostra maggiore vivacità con un progresso dello 0,83%, mentre Parigi segna un rialzo moderato dello 0,31%. Milano avvia la giornata in lieve crescita, con il Ftse Mib in aumento dello 0,07%.
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Occhi su UniCredit, Nexi e Ovs
A Piazza Affari - che oggi in apertura potrebbe toccare i 44.000 punti, se il trend dei future fosse confermato - la stagione delle trimestrali volge al termine e il focus resta sul comparto bancario, con il ricorso di Unicredit al Consiglio di Stato sull'Ops Banco Bpm
Da monitorare Nexi, perché Cdp si oppone alla cessione della maggioranza da parte di Nexi della sua divisione Digital Banking Solutions al fondo Usa Tpg, secondo fonti vicine alla situazione. Questo dopo che la scorsa settimana la società dei pagamenti, di cui Cdp è il secondo azionista con una quota del 19,14%, ha ricevuto da Tpg un'offerta per gli asset della divisione che fornisce servizi digitali alle banche.
Infine, Ovs ha presentato un’offerta vincolante da 15 milioni di euro per l'acquisto del 100% di Kasanova, brand specializzato in prodotti per la casa.
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I prezzi di petrolio e oro
Tra le materie prime, i prezzi del petrolio scendono, invertendo la rotta rispetto alla sessione precedente, mentre i mercati restano in allerta per un’imminente eccedenza di offerta. I futures sul Brent calano dello 0,44% a 63,78 dollari al barile, mentre i futures sul Wti dello 0,45% a 59,86 dollari al barile.
Viceversa, l’oro estende i guadagni, dopo aver registrato il suo maggiore balzo giornaliero da maggio, in previsione di ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte della Fed. Il prezzo spot del lingotto sale dello 0,7% a 4.131,43 dollari l’oncia, dopo essere balzato del 2,9% nella sessione precedente.
Nonostante il recente calo rispetto al record storico di oltre 4.380 dollari l’oncia registrato a ottobre, l’oro resta sulla buona strada per la sua migliore performance annuale dal 1979.
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Fine dello shutdown sempre più vicina
Borse europee attese positive in avvio di seduta (+0,44% il futures sull’Eurostoxx50) dopo che il Senato americano ha approvato il provvedimento per mettere fine allo shutdown. Il via libera è arrivato con 60 voti a favore e 40 contrari. La misura passa ora alla Camera, dove lo speaker, Mike Johnson, conta di votare mercoledì 12 novembre così da riaprire il governo nei tempi più brevi possibili.