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La Borsa del 1 dicembre, Piazza Affari si riprende ma chiude in rosso a -0,2%
In questa settimana sono attesi diversi dati dagli Stati Uniti che potrebbero confermare o cambiare la decisone della Fed di tagliare i tassi
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Milano si riprende ma chiude in calo
Si apre in sordina l'ultimo mese dell'anno per le Borse europee, tra le attese per la riunione della Fed e la carrellata di dati americani dopo il lungo silenzio causato dallo shutdown.
Piazza Affari chiude la prima seduta di dicembre in calo dello 0,22%, ma recupera dai minimi di giornata e resta sopra i 43mila punti. Deboli anche Parigi e Francoforte mentre Madrid e Amsterdam terminano in territorio positivo.
Sul listino milanese proseguono le vendite su Mps (-2,87%) finita nel ciclone giudiziario con i pm di Milano che indagano sulla scalata a Mediobanca (piatta). Il titolo di Rocca Salimbeni nel corso della seduta ha toccato i minimi da circa un mese. Male Leonardo (-2,6%) che risente anche dello scivolone di Airbus a Parigi (-5,5%). Rimbalza Stellantis (+0,8%) che chiude tra i migliori del listino, che vede in vetta Tenaris (+1,32%) e Saipem (+1,28%). Fuori dal paniere principale, vola Kaleon nel giorno del debutto. Il titolo della società della famiglia Borromeo chiude in rialzo di oltre il 9 per cento.
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Milano giù a -1%
Proseguono le vendite sulle Borse europee a metà della seduta che ha inaugurato il mese di dicembre, con il Ftse Mib di Milano che arretra dell'1%, sui minimi di giornata sotto i 43mila punti (42.970,4). In rosso anche Parigi (-0,83%), Francoforte (-1,43%) e Londra (-0,08%), mentre tengono Amsterdam (+0,04%) e Madrid (0,22%).
Sull'azionario a Piazza Affari è particolarmente pesante il comparto bancario, mentre gli investitori guardano a un potenziale accordo tra l'Abi e gli esponenti del governo riguardo al contributo del settore bancario per la manovra di bilancio. Mps guida i ribassi (-3,58%), con il mercato che monitora gli sviluppi dell'inchiesta della Procura milanese, mentre Mediobanca limita le perdite a -0,87%. Pesante anche Leonardo (-3,41%) e Prysmian (-3,27%).
Le vendite colpiscono pure Stellantis (-1,39%), dopo la diffusione di indiscrezioni legate ad alcune stime da parte dei sindacati francesi che vedono la produzione della casa automobilistica destinata a diminuire dell'11% entro il 2028. Immuni alle vendite soprattutto le utility, Tenaris (+0,49%), Snam (+0,28%) e Hera (+0,44%), con Campari (+0,31%).
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Spread a 72 punti
Apertura stabile per lo spread tra BTp e Bund. In avvio di seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il Bund tedesco di pari durata si è attestato a 72 punti, lo stesso livello della vigilia che ha ritoccato i minimi da oltre 15 anni. Sale invece, in parallelo con il rendimento dei titoli tedeschi, il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato una prima posizione al 3,43% dal 3,40 per cento.
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Giù Mps e Leonardo
Sul fronte dei realizzi prevalgono invece alcune blue chip industriali e finanziarie. Banca Monte dei Paschi di Siena scivola del 2,45% a 7,953 euro, mentre Leonardo cede il 2,13% portandosi a 45,91 euro. In calo anche Prysmian, che lascia sul terreno l’1,69% a 84,84 euro, e Mediobanca, in flessione dell’1,55% a 16,465 euro. Debole Stellantis, che arretra dell’1,53% a 9,052 euro dopo i recenti movimenti del settore auto.
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Bene le utility
In avvio di seduta si mettono in luce alcuni titoli difensivi e delle utility. Snam guida il gruppo con un progresso dello 0,56% a 5,766 euro, seguita da Tenaris in rialzo dello 0,35% a 17,44 euro. Bene anche Hera, che sale dello 0,19% a 4,132 euro, mentre Italgas avanza dello 0,15% a 9,74 euro. In lieve progresso anche Telecom Italia, che si attesta a 0,4855 euro con un incremento dello 0,14%.
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Apertura negativa per Milano
Avvio di giornata debole per le principali Borse europee. A Milano il listino apre in frazionale ribasso, con l’indice principale in calo dello 0,44%. Stessa variazione negativa per Francoforte, che registra un inizio di seduta fiacco (-0,44%). Parigi mostra una flessione più marcata, con un arretramento dello 0,55% nelle prime battute. In calo anche Londra, che apre a -0,28%. I dati sono rilevati alle 9:03.
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Europa in rosso
Il mese di dicembre apre decisamente volatile. I futures sul Nasdaq sono in contrazione (-0,8%), quello sull’Eurostoxx 600 pure (-0,3%) segnalano un ritorno all’avversione al rischio. Sotto osservazione, una serie di dati economici Usa attesi questa settimana, anche se le attese di un taglio dei tassi della Federal Reserve a dicembre restano forti.
Il Bitcoin scende del 6% sotto gli 86.000 dollari rilanciando un selloff che sembrava essersi stabilizzato. La maggior parte delle criptovalute segue lo stesso andamento, con Ether in calo di oltre il 7%.
La settimana in avvio offrirà uno spaccato della salute dell’economia statunitense, con i dati sull’inflazione e domanda dei consumatori. I dati in uscita potrebbero orientare le aspettative su un’eventuale prosecuzione del ciclo di allentamento della Fed.