La Borsa del 27 gennaio, Milano chiude piatta ma l’IA cinese fa crollare il settore tech

Entra nel clou la stagione delle trimestrali Usa con la maggioranza delle "Magnifiche 7" (Apple, Meta, Microsoft e Tesla) che pubblicheranno i risultati

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 27 Gennaio 2025 08:49Aggiornato: 27 Gennaio 2025 18:24

Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. Tech in rosso, Nasdaq a picco: Nvidia -17%

    Pesanti vendite colpiscono il listino americano, trascinato al ribasso dai timori legati a un nuovo modello di intelligenza artificiale cinese, DeepSeek, che potrebbe compromettere la supremazia statunitense nel settore. L'assistente AI gratuito di DeepSeek, secondo l'azienda, utilizza chip meno costosi e avanzati, ma in grado di offrire prestazioni altamente competitive. Analisti indicano che il modello sarebbe più efficiente rispetto ai migliori chatbot esistenti, a un costo pari a un decimo.

    Questo scenario ha pesato gravemente sui titoli dei semiconduttori a livello globale. In particolare, Nvidia ha registrato un crollo superiore al 16%, segnando il peggior calo giornaliero della sua storia in termini di capitalizzazione di mercato. In forte ribasso anche gli altri titoli del comparto semiconduttori e, più in generale, dell'intero settore tecnologico, amplificando le preoccupazioni degli investitori. Cola a picco anche il Nasdaq che cede oltre il 3%

  2. Milano chiude piatta

    Le borse europee hanno concluso una seduta volatile, con Milano che ha ridotto le perdite terminando quasi invariata (-0,03%). Londra ha chiuso sulla parità, Parigi ha ceduto lo 0,22% e Francoforte ha registrato un calo più marcato dello 0,48%. L'andamento di mercato è stato influenzato da un mix di settori: i titoli chimici, alimentari e delle bevande hanno sostenuto il mercato, compensando la debolezza del settore tecnologico, colpito da preoccupazioni sul dominio degli Stati Uniti nell'AI, dopo il fenomeno DeepSeek.

    A Milano, i riflettori sono rimasti su Mps, che ha perso l’1,2%, e su Mediobanca, in lieve crescita (+0,21%), ma l’attenzione è stata anche rivolta a Generali, che ha guadagnato il 2,16%, in vista della presentazione del piano triennale. Tra i titoli peggiori, Prysmian ha subito una flessione dell'8,3%, mentre Hera ha brillato con un +4,4%, e Tim ha registrato un buon recupero con un +1,9%.

  3. La AI cinese manda ko i titoli tech

    L’intelligenza artificiale cinese fa il suo ingresso sul mercato con DeepSeek, causando un impatto devastante sui principali titoli occidentali legati al settore. A Piazza Affari, il titolo Prysmian, società attiva nella produzione di cavi e fortemente coinvolta nell’elettrificazione dei data center e nella connessione degli impianti rinnovabili alla rete, subisce un crollo dell’8,22%, scendendo a 66,08 euro.

    Ma anche a livello globale la situazione non è rosea: il colosso olandese Asml segna una perdita del 9,62%, mentre negli Stati Uniti Nvidia cede il 7,94% nel pre-mercato, seguita da Microsoft (-4,54%), Alphabet (-3,10%) e Broadcom (-8,26%).

     

  4. Attenzione alle decisioni di Fed e Bce

    Le Borse europee aprono in territorio negativo, dando avvio a una settimana in cui gli investitori seguiranno con attenzione le riunioni delle banche centrali: la Federal Reserve si riunirà mercoledì, seguita giovedì dalla Bce. I principali indici del Vecchio Continente registrano ribassi, con il Ftse Mib che segna un calo dello 0,75% in avvio.

    In Asia, la Borsa di Tokyo ha chiuso in flessione dello 0,9%, mentre i listini cinesi si sono mostrati poco mossi alla vigilia delle festività per il Capodanno lunare. Intanto, i dati sull'indice PMI hanno evidenziato un rallentamento dell’attività manifatturiera a gennaio. Sul fronte macroeconomico europeo, l’attenzione è rivolta alla pubblicazione dell’indice Ifo sul clima delle imprese in Germania.

  5. Spread a 111 punti

    Lo spread tra BTp e Bund apre in rialzo, attestandosi a 111 punti base nelle prime battute, rispetto ai 109 punti registrati nella chiusura precedente. Al contrario, il rendimento del BTp decennale benchmark risulta in calo, segnando un valore iniziale del 3,62%, rispetto al 3,66% del riferimento precedente.

  6. Cali generali

    Sul Ftse Mib si registrano movimenti significativi tra i principali titoli. Tra i rialzi spicca Hera, che guida la classifica con un incremento del 2,43% a 3,46 euro, seguita da Inwit (+1,41% a 10,05 euro) e Snam (+1,27% a 4,467 euro). Bene anche A2A, in aumento dell’1,16% a 2,276 euro, ed Enel, che chiude il gruppo dei migliori con un +1,15% a 6,758 euro.

    Sul fronte opposto, Prysmian segna il ribasso più pesante con un calo del 7,08% a 66,90 euro. Perdite anche per Interpump Group (-2,55% a 44,38 euro), Banca Monte Paschi di Siena (-2,50% a 6,33 euro), Stmicroelectronics (-2,12% a 23,775 euro) e Leonardo (-2,00% a 28,85 euro).

  7. Aperture negative per l'Europa

    Le principali borse europee mostrano un andamento contrastato in apertura. Francoforte registra un movimento laterale con una flessione dello 0,9%. A Londra, il mercato apre in calo dello 0,26%, mentre Parigi si mantiene pressoché invariata con un lieve ribasso dello 0,01%. Anche Milano avvia la seduta sui livelli precedenti, segnando un -0,25%.

  8. A Milano attenzione al risiko bancario e Leonardo

    Sul mercato azionario, l’attenzione rimane concentrata sul risiko bancario e sulle implicazioni della mossa a sorpresa di Mps su Mediobanca avvenuta venerdì scorso. Domani è atteso il consiglio di amministrazione di Mediobanca, che si pronuncerà sull’Ops lanciata da Siena. Nel weekend la premier, Giorgia Meloni, ha ribadito il sostegno del governo all'operazione.

    Riflettori puntati anche su Fincantieri, Leonardo e Pirelli, tra le circa 20 aziende italiane coinvolte nelle intese siglate nell’ambito del partenariato strategico tra Italia e Arabia Saudita. L’accordo, annunciato domenica dalla premier Giorgia Meloni, ha un valore complessivo stimato in circa 10 miliardi di dollari.

  9. Dazi alla Colombia, le Borse reagiscono male

    Le borse europee sono previste in forte calo all'apertura (-0,94%), seguendo la scia negativa dei mercati asiatici e dei futures statunitensi (-0,69% per il Dow Jones e -1,30% per l’S&P500). Il ribasso è stato inizialmente alimentato dalla minaccia del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di imporre dazi commerciali del 25% alla Colombia a partire dal 1° febbraio, come già accaduto con Messico e Cina.

    Tuttavia, l'allarme è rientrato dopo che la Casa Bianca ha annunciato un accordo con il governo colombiano, che ha accettato le condizioni di Trump sul rimpatrio degli immigrati illegali. Di conseguenza, le sanzioni annunciate, che includevano anche la sospensione dei visti d'ingresso per i cittadini colombiani, sono state revocate.