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La Borsa del 10 dicembre, mercati europei deboli a causa dell’incertezza politica in Francia
I dati macro cinesi deludono, sotto il peso dei dazi Usa in arrivo. Le vendite sul Oracle nel pre-market appesantiscono le borse europee
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Seduta incolore per Milano
Seduta senza slanci per le borse europee, con Milano che chiude in leggero ribasso dello 0,1%. Il resto del continente si muove in territorio negativo, con Parigi a segnare la performance peggiore (-1,2%) a causa dell'incertezza politica legata alla crisi di governo seguita alla caduta dell’esecutivo guidato da Barnier.
Sul fronte azionario, il risiko bancario continua a catalizzare l'attenzione. Banco BPM guadagna l’1,2% in scia all’OPS di UniCredit (+0,3%), con effetti positivi anche su MPS (+1,2%) e Anima Holding (+1%). Tra i titoli in evidenza, Stellantis avanza dell’1% grazie all’annuncio di un investimento da 4,1 miliardi di euro per la costruzione di una gigafactory in Spagna. Tim chiude piatta (+0,1%) dopo un avvio brillante sostenuto da report favorevoli. Al contrario, il settore del lusso cede terreno, con Brunello Cucinelli in calo dell’1,3% dopo i recenti rialzi, e STMicroelectronics che perde l’1,2%.
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Borse deboli
Le borse europee mantengono un andamento debole, condizionate dall’attesa per i dati sull'inflazione americana previsti per domani e dalla riunione della Bce in programma giovedì. A livello di indici, Parigi perde lo 0,6%, Londra lo 0,5%, Milano lo 0,2%, e Francoforte si attesta in calo dello 0,1%.
A Piazza Affari spiccano Banco Bpm (+0,9%) e Mps (+0,8%), sostenuti dalle speculazioni di mercato legate all’offensiva di UniCredit (-0,03%) su Banco Bpm, al potenziale coinvolgimento di Crédit Agricole e alle possibili implicazioni per Anima (+0,9%). Quest'ultima si allontana dal prezzo di 6,2 euro offerto dal Banco, mentre si ipotizza un futuro passaggio sotto l’orbita di Mps in caso di successo dell'operazione di UniCredit.
Sul versante negativo, pesano le vendite su Brunello Cucinelli (-1,5%), con il settore del lusso in difficoltà su scala europea, Leonardo (-1,4%) e Saipem (-1,2%). Quest’ultima risente del calo del petrolio, con il WTI in flessione dello 0,4% a 68,07 dollari al barile.
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Cosa aspettarsi da questa settimana
Le borse europee aprono in calo, con Parigi che registra la flessione più marcata in attesa della formazione del nuovo governo. Sul fronte macroeconomico, i mercati hanno accolto il dato sull'inflazione armonizzata tedesca, che a novembre si è attestata a -0,2% su base mensile e +2,2% su base annua. Ora l’attenzione si sposta sul dato della produzione industriale italiana, mentre cresce l’attesa per l’inflazione americana di domani, un indicatore chiave per comprendere le prossime mosse della Fed in vista della riunione del 18 dicembre.
In Europa, il focus è puntato sulla giornata del 12 dicembre, quando si terrà il meeting della Bce seguito dalla consueta conferenza stampa della presidente Christine Lagarde. Sebbene sia prevista una riduzione dei tassi, si stima che il taglio sarà limitato a 25 punti base, considerate le forti incertezze legate sia alle crescenti tensioni geopolitiche, aggravate dalla crisi in Siria, sia ai timori derivanti dalla politica protezionistica del presidente statunitense Donald Trump.
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In evidenza Tim a Piazza Affari
Tra i titoli in rialzo oggi spicca Tim, che registra un incremento dell'1,28% raggiungendo quota 0,2456 euro. Seguono Diasorin, in crescita dello 0,87% a 104,60 euro, e Leonardo, che avanza dello 0,60% attestandosi a 25,30 euro. Anche A2a segna un progresso dello 0,55%, con un valore di 2,183 euro, mentre Banca Popolare di Sondrio chiude la lista dei principali rialzi con un aumento dello 0,38% a 8,02 euro.
Guardando ai ribassi invece, Snam guida le perdite con una flessione dello 0,86%, scendendo a 4,355 euro. Saipem segue con un calo dello 0,72%, attestandosi a 2,484 euro mentre Mediobanca registra una contrazione dello 0,67%, con un valore di 14,09 euro. Unipol perde lo 0,60% a 11,64 euro e infine Stmicroelectronics segna una diminuzione dello 0,59%, fermandosi a 25,185 euro.
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Spread a 109 punti
Apertura in lieve rialzo per lo spread tra BTp e Bund. A inizio seduta, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco si è attestato a 109 punti base rispetto ai 107 punti dell'ultimo closing. In aumento anche il rendimento del BTp decennale benchmark, che ha iniziato la seduta al 3,22% dal 3,19% del riferimento precedente
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Borse europee tutte negative
Avvio debole per le borse europee, che aprono tutte in territorio negativo. Piazza Affari registra un calo dello 0,14%, seguita da Francoforte (-0,18%) e Londra (-0,5%). Parigi cede lo 0,3%, mantenendosi al centro dell'attenzione in vista della formazione del nuovo governo.
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Europa attesa in calo
I futures sull'Eurostoxx 600 segnano un ribasso dello 0,34% alle 8:30 di martedì 10 dicembre, nonostante un andamento moderatamente positivo nei mercati asiatici. Tuttavia, la Cina continua a mostrare segnali di debolezza economica, con dati deludenti su importazioni ed esportazioni, in netta frenata. Pesa sui futures europei anche il forte calo di Oracle nel pre-market di Wall Street, causato da risultati trimestrali inferiori alle aspettative.
Oggi l'attenzione è rivolta ai dati sulla produzione industriale italiana, mentre cresce l’attesa per il meeting della BCE previsto giovedì.