L’Italia si prepara per un fine settimana caratterizzato da condizioni meteo estreme. Secondo le previsioni, il Paese affronterà un’ondata di freddo polare con tempeste di neve e venti gelidi, originati da masse d’aria provenienti dalla Russia. Il meteorologo Lorenzo Tedici ha spiegato tramite Adnkronos quale sarà la situazione nella Penisola e quali saranno le aree più a rischio per l’arrivo di un blizzard nevoso che potrebbe causare rallentamenti nella mobilità e danni alle infrastrutture.
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Vento gelido e neve a bassa quota
Le regioni maggiormente colpite saranno Emilia-Romagna, Marche e Liguria, dove si prevede neve fino a quote insolitamente basse, anche a 200 metri. Ma il fenomeno, oltre a essere particolarmente intenso, sarà anche molto esteso: il freddo artico raggiungerà aree pianeggianti e costiere.
L’esperto ha parlato di un significativo calo delle temperature, anche di 15 °C, con forti gelate e massime vicine allo zero. Il colpo di coda della tempesta Irene mette ancora la Penisola a rischio gelicidio. Si registrerà freddo estremo in Abruzzo, Molise e nelle aree interne del Lazio, con fenomeni nevosi a 300 metri.
Allarme blizzard: cos’è e dove arriva
L’aspetto più drammatico di questa ondata di freddo è però l’arrivo di un blizzard, una tempesta di neve accompagnata da venti polari. È il risultato dello scontro tra la corrente fredda proveniente dalla Russia e di una perturbazione umida e più mite che giunge dalle Baleari, dalla Sardegna e dal Mediterraneo.
A essere più interessate saranno regioni come Molise, Calabria, Basilicata, Puglia e soprattutto la Campania interna, che affronteranno tormente di neve di notevole intensità. È sabato il giorno più critico, specialmente al Sud, dove il calo delle temperature sarà più marcato e improvviso, passando da valori elevati a intense nevicate, anche a quote di 500 metri.
Milano e Pianura Padana nel gelo
Tuttavia, con l’arrivo della domenica, si prevede un miglioramento delle condizioni atmosferiche, con il ritorno del bel tempo, ma il freddo persistente caratterizzerà comunque l’inizio della settimana successiva, con gelate marcate a Milano e nella Pianura Padana, che si sveglieranno in mezzo al ghiaccio.
Ma nonostante questa breve parentesi invernale, dai primi giorni della prossima settimana è atteso un rialzo delle temperature, superiore alla media stagionale, accompagnato da mareggiate lungo le coste adriatiche.
Le previsioni dopo il week-end
Dopo il freddo e l’allerta blizzard del week-end, torna il sereno. Lo riportano gli esperti dell’Areonautica Militare, che prevedono cielo limpido con possibili velature al Nord, in particolare nelle zone alpine e prealpine durante la mattinata. Aumenteranno le temperature minime su Alpi, Prealpi, basso Piemonte e Appennino Emiliano.
Le massime cresceranno sulle catene alpine e prealpine, Liguria, rilievi emiliano-romagnoli e sulle pianure del nord. Venti deboli e variabili. Mare Ligure mosso, tendente a poco mosso.
Ampio soleggiamento e nuvolosità alta e sottile sono attesi lunedì al Centro. Aumenteranno le temperature massime sulle regioni centrali e in gran parte della Sardegna. Venti da moderati a forti dai quadranti settentrionali.
Sono previsti annuvolamenti consistenti al Sud e sulla Sicilia, con possibili rovesci nella Calabria ionica e nelle zone tirreniche e ioniche dell’isola, schiarite estese dalla sera sulle aree peninsulari e sole sul resto del meridione.
Le temperature minime dovrebbero diminuire, le massime saranno in flessione sulla Calabria centromeridionale e sulla Sicilia. Venti moderati a forti dai quadranti settentrionali. Mare Ionio da molto mosso ad agitato, gli altri bacini da molto mossi a mossi.
La settimana del 22 gennaio inizierà con deboli precipitazioni al Nord, al Centro in Sardegna, per migliorare intorno a giovedì, quando è atteso il ritorno del sole.