Il Genoa dà l’addio ufficiale all’ex proprietà 777 Partners: approvato il bilancio in rosso

I tre rappresentanti della vecchia proprietà 777 Partners sono usciti dal Cda del Genoa dopo il voto dell'assemblea degli azionisti: approvato il bilancio

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pubblicato: 14 Dicembre 2024 22:59

Fuori l’ex proprietà di 777 Partners dal Cda del Genoa. In un’assemblea spartiacque per il futuro del Grifone, gli azionisti hanno approvato il bilancio al 30 giugno 2024 in rosso di 38,8 milioni di euro e la revoca dal Consiglio di amministrazione dei tre rappresentanti del fondo americano, che si fa così ufficialmente da parte lasciando spazio nella gestione del club ai creditori A-Cap.

Revoca ai rappresentati di 777 Partners

A fare un passo indietro dal board del Genoa sono stati i consiglieri Steven William Pasko, Joshua Craig Wander, due dei fondatori della holding, e Adam Randall Weiss, sancendo così l’uscita definitiva di 777 Partners dal club.

L’addio in Cda è soltanto l’ultimo passaggio di un disimpegno avviato da mesi, ma segna un momento spartiacque per il Grifone, a tre anni dall’arrivo pieno di aspettative del fondo americano alla guida del club, che aveva rilevato nel 2021 ponendo fine all’era dei 18 anni di presidenza Preziosi.

La società di investimento con sede a Miami è da tempo in crisi finanziaria e aveva già ritirato i propri componenti da altri Cda dell’ex galassia calcistica 777 Football Group, come lo Standard Liegi.

La multiproprietà di fatto è gestita oggi dalla società statunitense di assicurazione A-Cap, principale finanziatore del fondo, di cui ha raccolto gli asset, diventando così azionista di maggioranza del Genoa in vista di una vendita futura a un nuovo proprietario.

All’interno del Consiglio di amministrazione sono arrivate invece le conferme nelle rispettive posizioni del Ceo Andres Blazquez, del presidente Alberto Zangrillo, del direttore generale Flavio Ricciardella e del manager Alessandro Giudice.

Il bilancio e l’aumento di capitale

Nell’assemblea di sabato 14 dicembre, gli azionisti del Genoa hanno inoltre approvato l’esercizio 2023/2024, nel quale la società ha registrato perdite per 38,8 milioni di euro, ma con un Ebidta positivo per circa 30,8 milioni, che ha fatto tirare un sospiro di sollievo al direttore finanziario Stefano Vincis: “Un dato confortante con un margine operativo lordo tra i migliori della storia del club” ha commentato il Cfo.

Il bilancio al 30 giugno 2024 della società rossoblù è stato influenzato dai 25,4 milioni di svalutazioni sui calciatori, di cui 16 precedenti all’arrivo di 777 Partners.

Come riportato da Calcio e Finanza, il club ha deciso di concentrate in quest’ultimo esercizio le svalutazioni e i 37 milioni di ammortamenti sui giocatori, per complessivi 62 milioni, in modo tale da poter portare avanti il risanamento dei conti del Grifone, che al 30 settembre ha fatto segnare un debito tributario e previdenziale di 42 milioni.

Oltre all’approvazione del bilancio, l’assemblea degli azionisti del Genoa era chiamata a votare un passaggio decisivo per il destino del club rossoblù: l’aumento di capitale.

La richiesta per un incremento di 40 milioni è stata approvata “senza opzione per i soci” e dovrà essere attuata entro il 15 gennaio 2025. Ma non è ancora chiaro chi metterà i soldi.

In questo senso il Ceo Andres Blazquez non ha fornito dettagli, aprendo però alla possibilità che se ne possa occupare la stessa A-Cap e confermando le indiscrezioni su alcune manifestazioni di interesse.

“Non so chi effettuerà l’aumento di capitale, potrebbe eventualmente sottoscriverlo anche l’attuale azionista di maggioranza” ha dichiarato Blazquez.