Al fine di aiutare i lavoratori e le lavoratrici affetti da malattie oncologiche nel loro percorso di cura, l’Inps ha previsto una serie di agevolazioni per il 2024. Si tratta di un’insieme di diritti e tutele per i malati, i quali sono soggetti a un trattamento diverso soprattutto per quanto riguarda il periodo di assenza dal lavoro, i permessi, i congedi, le indennità e le fasce orarie per la visita fiscale.
Le agevolazioni Inps 2024 per i malati oncologici
Tra le agevolazioni Inps 2024 riservate ai malati oncologici c’è sicuramente il diritto alla conservazione del posto di lavoro nel periodo di comporto, ovvero quello relativo all’assenza per malattia o infortunio. Il datore di lavoro non può dunque licenziare il proprio dipendente in questa fase, così come il dipendente stesso non è tenuto a rispettare le canoniche fasce orarie previste per la visita fiscale. Entrando più nello specifico, nel caso di malati oncologici le visite fiscali devono essere organizzate dal medico Inps direttamente con il paziente.
I permessi e i congedi per i malati oncologici
Così come previsto dall’art. 33 della legge 104, i malati oncologici a cui viene riconosciuta una disabilità grave hanno diritto a beneficiare di permessi e congedi speciali.
Nel caso dei permessi, cioè dei periodi di assenza retribuita dal lavoro, chi ha una riscontrata disabilità ha diritto:
- a 3 giorni di permesso al mese, anche divisibili in ore;
- a 2 o 1 ora di permesso al giorno se l’orario di lavoro previsto è inferiore alle 6 ore.
A quanto detto si aggiunge che sono previsti anche dei permessi per i lavoratori che assistono un familiare con disabilità. In questo caso si ha diritto a 3 giorni di permesso al mese divisibili anche in ore.
In tema di congedi, invece, è previsto:
- un periodo di assenza retribuita dal lavoro di due anni per chi assiste familiari con gravi disabilità (d.lgs. n. 151/2001);
- un periodo di assenza non retribuita dal lavoro di due anni, continuativi o frazionati, per chi deve affrontare delle gravi problematiche familiari (L. n. 53/2000).
Le pensioni previdenziali Inps
Ci sono inoltre diverse forme di pensione previdenziale che vengono riconosciute dall’Inps ai lavoratori affetti da malattie gravi o ai loro familiari che intendono prestare assistenza. La prima, forse la più nota, è l’assegno ordinario di invalidità che spetta ai lavoratori dipendenti e autonomi iscritti alla gestione separata Inps. Per poter accedere alla misura è necessaria la presenza di requisiti contributivi e la riduzione a meno di un terzo della capacità lavorativa per colpa della sopraggiunta infermità fisica o mentale.
E ancora, i malati possono richiedere la pensione di inabilità che spetta:
- ai dipendenti pubblici che hanno l’assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa;
- ai dipendenti pubblici riconosciuti come inabili assoluti e permanenti alle mansioni richieste;
- ai dipendenti privati e ai lavoratori autonomi iscritti all’Inps cui viene riconosciuta l’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa.
Le prestazioni per l’invalidità civile
I malati oncologici possono anche usufruire delle prestazioni economiche di invalidità civile erogate dall’Inps. Tra queste troviamo:
- l’assegno mensile che spetta a chi ha una riduzione parziale della capacità lavorativa (dal 74 al 99 per cento) e un reddito inferiore ai limiti stabiliti dalla legge annualmente;
- la pensione di inabilità, in favore dei soggetti con invalidità totale e in stato di bisogno economico;
- l’indennità di accompagnamento riservata agli invalidi civili totali.