La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è tornata a parlare del Mar Rosso, della crisi che la regione sta attraversando e del ruolo dell’Italia nella missione europea per ripristinare il traffico commerciale marittimo. Lo ha fatto dal Giappone, dove è in visita per il passaggio di consegne della presidenza di turno del G7 dal primo ministro nipponico Fumio Kishida.
Meloni è tornata anche su altri temi internazionali, a partire dalla guerra in Ucraina. A quasi due anni dall’inizio dell’invasione russa, proprio in Giappone si terrà nei prossimi giorni una conferenza sulla ricostruzione del Paese. La premier ha toccato anche altri temi di politica estera, come le tensioni nella regione indo-pacifica, fondamentale per il commercio mondiale.
Meloni: “Mar Rosso fondamentale, quella europea è una missione difensiva”
Giorgia Meloni, durante la sua visita in Giappone, oltre a parlare dei rischi dell’Intelligenza artificiale, che rischia secondo lei di spazzare via la classe media, è tornata anche sulla situazione nel Mar Rosso. Nei prossimi giorni comincerà la missione europea Aspides, per garantire la sicurezza per le navi commerciali che passano al largo delle coste dello Yemen. L’obiettivo, come ribadito dalla stessa presidente del Consiglio, è quello di intercettare gli attacchi degli Houthi senza intervenire direttamente in territorio yemenita.
“Partecipiamo a una missione difensiva, è utile, doveroso e sono contenta che l’Italia assuma il comando di questa missione a dimostrazione del nostro riconosciuto ruolo, e penso che sia strategico per l’Europa e l’Italia” ha detto Meloni. All’Italia è stato anche assegnato il comando tattico di Aspides. Il comandante di più alto grado sul campo durante le operazioni sarà quindi un italiano.
In una comunicazione alla stampa, la presidente del Consiglio ha poi confermato che con il Giappone c’è una grande intesa su tutta la politica estera: “Col primo ministro giapponese c’è una forte convergenza di vedute, che è un elemento di base della nostra salda amicizia. parleremo della situazione nel Mar Rosso, che ha ovviamente ripercussioni sulla stabilità e sul commercio mondiale” ha dichiarato Meloni, in vista dell’incontro serale con il capo del governo giapponese Fumio Kishida.
L’indo-pacifico e gli scambi commerciali tra Giappone e Italia
Oltre alla situazione nel Mar Rosso e a Gaza, Meloni ha citato nelle sue dichiarazioni anche la regione dell’indo-pacifico. Si tratta della zona di confine tra gli oceani Indiano e Pacifico, che comprende parte dell’Indonesia, della Tailandia, della Malesia e la città-stato di Singapore.
Dallo stretto di Malacca, su cui si affacciano tutte queste nazioni, passa il 40% del commercio mondiale. Poco più a oriente si trova la cosiddetta Ten-dotted-line, che racchiude la zona reclamata dalla Cina tramite vari isolotti contesi.
La stabilità di quest’area, messa a rischio sia dalla Cina stessa che dai problemi interni delle altre nazioni della regione, è fondamentale per il commercio tra Giappone e Italia. Nel 2023 l’interscambio tra i due Paesi ha toccato i 15 miliardi di euro, in crescita del 10% rispetto all’anno precedente.
I problemi nel Mar Rosso potrebbero mettere però a repentaglio questi risultati: solo l’Italia sta perdendo 95 milioni di euro al giorno. Per questa ragione è fondamentale una collaborazione tra i due Paesi per garantire che gli attacchi degli Houthi cessino al più presto e che possa riprendere la normale circolazione delle navi commerciali attraverso lo stretto di Bab-el-mandeb.