FdI frena la sua corsa nei sondaggi politici mentre Pd e M5S sono in lieve crescita

I sondaggi elettorali sanciscono il rallentamento di Fratelli d'Italia dopo settimane di crescita; Pd e M5S guadagnano qualche decimale

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 8 Febbraio 2025 09:39

Avendo definitivamente archiviato l’effetto Cecilia Sala e incassando il colpo del caso Almasri e dello scandalo spionaggio, il partito di Giorgia Meloni inizia a cedere terreno, seppur di poco, rispetto ai numeri dei precedenti sondaggi politici che mostravano una crescita continua. Fratelli d’Italia cala nei sondaggi elettorali del -0,1%, mentre il Pd, principale partito d’opposizione, aumenta di un valore identico.

La segretaria Elly Schlein, da settimane, ha mostrato minore attenzione ai temi più divisivi relativi ai diritti civili (migranti ed Lgbt) e si è spesa per i diritti sociali, ovvero introduzione del salario minimo e difesa degli operai a rischio licenziamento. Meloni, invece, dopo la denuncia per il caso Almasri si è trincerata in una cortina di silenzio e dà la parola solo i suoi ministri. Sorride Giuseppe Conte, per il terreno guadagnato dal M5S (+0,2%) dopo settimane di bonaccia elettorale.

Chi sale e chi scende nei sondaggi

Le percentuali che seguono sono tratte dalla Supermedia Youtrend effettuata per Agi e rispecchiano le intenzioni di voto degli italiani al 6 febbraio 2025. Vediamo i numeri con il confronto con i precedenti sondaggi politici:

  • Fratelli d’Italia: 29,5% (-0,1%);
  • Partito Democratico: 23,3% (+0,1%);
  • Movimento 5 Stelle: 11,5% (+0,2%);
  • Forza Italia: 9,2% (-0,2%);
  • Lega: 8,6% (+0,1%);
  • Alleanza Verdi e Sinistra: 6,1% (=);
  • Azione: 2,6% (-0,2%);
  • Italia Viva: 2,6% (+0,2%);
  • +Europa: 1,9% (=);
  • Noi Moderati: 1,1% (-0,1%).

Il confronto tra le coalizioni

All’8 febbraio la situazione è la seguente:

  • Centro-destra: 48,4%;
  • Centro-sinistra: 31,3%;
  • Movimento 5 Stelle: 11,5%;
  • Terzo Polo: 5,2%;
  • Altri: 3,6%.

La situazione alle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno 2024:

  • Centro-destra: 46,4%;
  • Centro-sinistra: 32,1%;
  • Movimento 5 Stelle: 9,8%;
  • Terzo Polo: 7,1%;
  • Altri: 4,7%.

Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022:

  • Centro-destra: 43,8%;
  • Centro-sinistra: 26,1%;
  • Movimento 5 Stelle: 15,4%;
  • Terzo Polo: 7,8%;
  • Altri: 6,9%.

Chi vincerebbe se si votasse oggi

Se oggi si andasse al voto, gli elettori italiani premierebbero nuovamente l’attuale maggioranza di governo. L’asse di centro-destra FdI-FI-Lega puntellato dagli alleati di Noi Moderati di Maurizio Lupi perde terreno rispetto all’ultima rilevazione (49,3%) ma rimane saldamente in testa con il 48,4% delle preferenze. Occorrerà vedere come evolveranno nei prossimi giorni le spine nel fianco del governo Meloni, ovvero i processi che riguardano la ministra del Turismo Santanchè, il caso Almasri (con lo scambio di accuse fra Corte penale internazionale ed esecutivo italiano) e lo scandalo spionaggio che ha coinvolto giornalisti ed esponenti di Ong.

Il centro-sinistra (Pd, Avs e +Europa) tornerebbe all’opposizione con il 32,3%, con un netto miglioramento rispetto al 31,7% della settimana precedente. Insieme alle sinistre troveremmo all’opposizione anche il M5S (11,5%).

Un eventuale campo largo andrebbe a racimolare il 41,9% delle preferenze, ancora lontano dal patto Meloni-Tajani-Salvini, che al netto degli scricchiolii regge ancora.

Un campo larghissimo, ovvero i partiti di sinistra insieme a M5S e Terzo Polo, raggiungerebbe agevolmente il 49%, andando a posizionarsi a un passo dal consenso racimolato dalle destre. Ma l’eterogeneità delle istanze spingerebbe tale chimera politica verso una probabile deflagrazione.

Sale l’astensionismo

Al di là della retorica, vale sempre la pena ricordare che in Italia il primo partito è quello dell’astensionismo che, secondo l’ultima rilevazione Ipsos (20/12/2024), oggi interessa il 43% degli aventi diritto al voto. Segno di una disaffezione alla politica che colpisce oltre quattro elettori su dieci, e soprattutto al Mezzogiorno. I dati che seguono, dunque, devono intendersi al netto dell’astensionismo.

Un altro dato sull’astensionismo è stato pubblicato da Euromedia Research l’11 dicembre per Porta a Porta e mostra come in caso di elezioni il 50,5% degli aventi diritto al voto preferirebbe andare ovunque, tranne che alle urne.