Turismo, nuova pioggia di aiuti per le imprese colpite dalla pandemia: quanto spetta e a chi

Il ministro Garavaglia ha firmato due nuovi decreti con cui vengono stanziati altri aiuti alle categorie del turismo più duramente colpite dalla pandemia

Pubblicato: 12 Agosto 2021 13:03Aggiornato: 31 Maggio 2024 08:03

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Mentre l’arrivo del green pass smuove ancora il settore, buone notizie per gli operatori del turismo. Il ministro Massimo Garavaglia ha firmato due nuovi decreti con cui vengono stanziati altri aiuti alle categorie del turismo più duramente colpite dalla pandemia.

Nuovi aiuti al turismo

Dopo le contestazioni dei giorni scorsi, i decreti sbloccano oltre 400 milioni per le imprese del settore. In particolare, si tratta di risorse destinate a:

  • agenzie di viaggio e tour operator
  • guide turistiche e accompagnatori turistici
  • autobus scoperti
  • imprese turistico-ricettive
  • agenzie di animazione
  • enti gestori di siti speleologici e grotte.

Nuovi aiuti alle imprese del turismo: categorie e cifre

Nello specifico vediamo in che modo la cifra pattuita è stata suddivisa da parte dell’esecutivo di Mario Draghi:

  • alle agenzie di viaggio e i tour operator sono destinati 32 milioni del 2021 più 128.710.774 del 2020, per un totale di euro 160.710.774;
  • alle guide turistiche e agli accompagnatori turistici sono destinati 25.760.000 per il 2021, consentendo di presentare domanda anche a chi non aveva partecipato al primo avviso;
  • alle imprese esercenti, in via primaria e prevalente, attività mediante autobus scoperti, sono destinati 5 milioni per il 2020 e altri 2 milioni per il 2021, per un totale di 7 milioni;
  • alle imprese turistico-ricettive sono destinati 200 milioni;
  • alle agenzie di animazione per feste e villaggi turistici sono destinati 10 milioni.

A questo decreto se ne aggiunge un secondo per l’assegnazione e ripartizione delle risorse del Fondo per la valorizzazione delle grotte con ristori per 2 milioni agli enti gestori a fini turistici di siti speleologici e grotte.

Turismo, contributi automatici?

Entro 30 giorni dalla data di registrazione del decreto da parte degli organi di controllo, la Direzione generale della programmazione e delle politiche del turismo pubblicherà uno o più avvisi con le modalità di presentazione delle eventuali domande di contributo e per l’assegnazione dei contributi.

Ciò che già precisato nei decreti è che il pagamento del contributo viene effettuato in automatico tramite accredito sui relativi conti di pagamento indicati dagli operatori.

Revoca degli aiuti e controlli

Ricordiamo che il Ministero del Turismo effettua controlli, anche a campione, sulla regolarità delle dichiarazioni e sulla congruenza dei dati comunicati, anche sfruttando i servizi dell’Agenzia delle entrate e della Guardia di Finanza.

Nel caso in cui la documentazione attestante il possesso dei requisiti richiesti per l’ammissione al contributo contenga elementi non veritieri, il Ministero del turismo dispone la revoca del contributo assegnato, recuperando le somme eventualmente versate, maggiorate degli interessi e degli altri oneri dovuti. In questo caso scatta anche la denuncia per le irregolarità.

Risorse insufficienti

La decisione dell’esecutivo si è rapidamente scontrata con il giudizio del settore. Assoviaggi ha subito specificato come si tratti di “risorse insufficienti”. Ecco le parole a Guida Viaggi del presidente Gianni Rebecchi: “Praticamente 128.710.774 euro di stanziamento per il 2020 sono importo residuo del fondo istituito con Decreto Agosto 2020 dal precedente Governo per il periodo marzo-luglio 2020. Oggi, con il metodo di calcolo applicato nell’ultimo Decreto, probabilmente 128 milioni non soddisferanno il vero danno subito dal turismo organizzato dove sarebbero necessari ulteriori 400 milioni per il solo 2020. Oggi nel 2021, ormai ad estate finita e con cali di fatturato nelle agenzie che toccano punte dell’85% rispetto al 2019, che risorse il Ministero ha intenzione di stanziare? a novembre rischiamo di perdere oltre 37.000 posti di lavoro e le istituzioni sembrano non rendersene conto, preoccupate solo dai casi delle grandi aziende di Stato”.