Fabio Besta nasce a Milano il 17 gennaio 1845. Ha studiato ragioneria e ha dedicato la maggior parte della sua carriera a nobilitare questa disciplina, insegnando all'università Ca' Foscari di Venezia e poi in quella di Pisa. Non si è mai sposato e ha considerato i suoi allievi come una famiglia.
Fabio Besta
Fabio Besta è stato un economista italiano
BIOGRAFIA
Fabio Besta nasce a Teglio, in provincia di Sondrio, il 17 gennaio 1845. La sua è una delle famiglie più antiche della Valtellina, di origini nobili, ma caduta in disgrazia a seguito delle lotte politiche e religiose, delle spoliazioni napoleoniche e dell’abolizione dei privilegi feudali. Per questo motivo trascorre, insieme agli altri quattro fratelli, l’infanzia e l’adolescenza nell’indigenza.
Nel dicembre del 1861 la famiglia si trasferisce a Sondrio, dove lui segue la Scuola reale per computisti e ragionieri. Nel 1863 frequenta la Scuola normale di Treviglio, in provincia di Bergamo, dove nel 1864 consegue il diploma di maestro elementare.
Nel 1866, a 21 anni, partecipa alla terza guerra di Indipendenza arruolandosi nella legione per la difesa dello Stelvio. Successivamente, a Torino consegue l’abilitazione per l’insegnamento della ginnastica nelle scuole medie e comincia subito a insegnare educazione fisica nell’appena costituito Istituto tecnico per ragionieri di Sondrio.
CARRIERA
A 24 anni ottiene il diploma di ragioniere e vince il premio per la migliore prova scritta di ragioneria tra tutte le scuole del Regno. Ottiene poi l’abilitazione all’insegnamento della ragioneria e della matematica finanziaria. Così, nel 1871 l’Istituto tecnico di Sondrio lo incarica dell’insegnamento della computisteria e della ragioneria.
Nello stesso anno vince un concorso nazionale bandito per la matematica finanziaria, il che lo spinge a pubblicare, nel 1872, il suo primo lavoro intitolato Sulla capitalizzazione continua degli interessi.
A 28 anni prende servizio all'università Ca’ Foscari di Venezia. Ha occupato questa cattedra per quasi cinquant’anni, fino al 1919, ma con effetti giuridici fino a giugno 1920, quando gli è stato concesso il pensionamento.
Ha passato gli ultimi anni della sua vita in Valtellina, dove è morto il 3 ottobre 1922.
VITA PRIVATA
Ha dedicato la sua intera esistenza all’insegnamento, alla ricerca e alla nobilitazione della ragioneria. Non si è mai sposato e ha sempre considerato i suoi allievi come la sua famiglia.
Dalla sua cattedra, per quasi mezzo secolo, ha formato diverse generazioni di studiosi, insegnanti, professionisti, imprenditori e dirigenti d’azienda. Ha fondato inoltre la Scuola veneziana di ragioneria, elevando questa disciplina a materia scientifica.
Il 24 novembre 1912, nello storico palazzo che ospitava la Scuola superiore di commercio a Venezia, si sono svolte le commemorazioni in occasione del quarantesimo anniversario della sua professione di docente a Ca’ Foscari.
INCARICHI
Oltre ad aver insegnato ragioneria, è stato tra i fondatori e il primo presidente dell’Istituto nazionale per l’incremento degli studi di Ragioneria, costituito nel 1909 con lo scopo di nobilitare gli studi ragioneristici.
Nel 1914 è diventato direttore della Scuola veneziana di ragioneria. Ha mantenuto l'incarico fino al 1917, anno in cui l'ha lasciato al proprio allievo Pietro Rigobon. Negli ultimi anni del suo magistero si è trasferito all’università di Pisa, dove la scuola è stata temporaneamente spostata a causa della guerra.
Il 28 ottobre 1921 un regio decreto gli ha conferito il titolo di professore emerito. I suoi allievi Pietro Rigobon e Gino Zappa, su incarico della scuola, sono andati a Pisa per consegnargli il decreto di nomina, unitamente a una medaglia d’oro recante da un lato il leone di San Marco e dall’altro una dedica.
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