Come rinegoziare il tasso del mutuo per ottenere condizioni migliori

Come rinegoziare il tasso del mutuo e ridurre i costi: strategie per ottenere condizioni più vantaggiose e risparmiare sulle rate grazie alle migliori opportunità del mercato

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Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

Pubblicato: 21 Febbraio 2025 15:36

Chi desidera acquistare casa, consolidare i propri debiti o ristrutturare il proprio immobile ha spesso bisogno di chiedere un mutuo e questo è il momento giusto per effettuare tale operazione. I tassi richiesti dagli istituti di credito, infatti, si stanno rapidamente abbassando per cui è possibile spendere di meno rispetto a qualche mese fa. Anche chi ha un finanziamento già in essere può rinegoziare il tasso del proprio mutuo per ottenere condizioni migliori. Detto ciò, ecco alcune regole d’oro da seguire per pagare meno le rate mensili.

Tassi di interesse più bassi grazie al taglio della Bce

Di recente la Bce ha effettuato un nuovo taglio dei tassi di interesse riducendoli di 25 punti base. Sono passati quindi dal 3 al 2,75% grazie alla fase di rallentamento della politica monetaria iniziata otto mesi fa quando il tasso principale arrivava al 4,5%.

In merito a tale taglio, Christine Lagarde, la presidente della Banca Centrale Europea, ha confermato l’intenzione di voler proseguire su questa strada. Non ha fornito però certezze sui tempi o sulle prossime mosse.

Intanto, grazie a tale misura, gli effetti cominceranno a vedersi a breve. Chi ha un mutuo casa standard a tasso variabile, ad esempio, pagherà 17 euro in meno nei prossimi mesi. La rata scenderà infatti da 666 euro a 649 secondo gli esperti di Facile.it. Già dal prossimo mese, quindi, chi ha un mutuo variabile inizierà a beneficiare del calo dell’Euribor che è sceso dal 4 al 2,8%.

I tassi fissi sono invece in aumento per colpa della crescita dell’Irs che è influenzato dai rendimenti dei titoli di Stato americani ed europei. Nonostante questo, però, le banche stanno mantenendo le offerte competitive rivedendo gli spread. In ogni caso, al momento, il tasso fisso rimane più vantaggioso del variabile nonostante il divario si stia assottigliando.

Mutuo più conveniente: come abbassare il tasso di interesse

Sono quattro i consigli da seguire se si vuole rinegoziare il tasso del mutuo o accenderne uno nuovo, eccoli:

  • confrontare le offerte;
  • valutare il Taeg;
  • considerare la surroga del mutuo in essere;
  • considerare la rinegoziazione del mutuo.

Per valutare le migliori offerte disponibili basta avvalersi di comparatori online gratuiti che permettono di valutare le proposte dei vari istituti di credito. Come si immaginerà, infatti, anche solo una piccola variazione dei tassi può significare un risparmio significativo nel lungo periodo.

Inoltre bisogna monitorare il Taeg ovvero il tasso annuo effettivo globale che include non solo il tasso nominale ma anche le spese accessorie come i costi per l’istruttoria e le commissioni. Esso deve essere controllato con attenzione per evitare di sostenere costi nascosti.

Con un mutuo in essere, bisogna invece considerare la possibilità di surroga ovvero del trasferimento del finanziamento dalla propria banca a una che offre condizioni più vantaggiose. L’operazione non costa nulla e permette di ottenere un tasso di interesse migliore, in modo tale da ridurre l’importo complessivo da rimborsare.

Quanto costa rinegoziare il mutuo?

Per ottenere condizioni migliori sul proprio mutuo c’è la possibilità di chiederne la rinegoziazione. Si tratta esattamente di un accordo con il quale il cliente e la banca possono concordare di modificare uno o più elementi del contratto originario.

Esso avviene in modo completamente gratuito in quanto non si sostengono spese notarili o costi aggiuntivi e non vi è la necessità di cambiare istituto di credito. Con la rinegoziazione si può chiedere:

  • la riduzione dello spread ovvero della differenza tra il tasso finito e quello di riferimento come l’Euribor, l’Irs e l’Eurirs;
  • l’eliminazione o la riduzione dei costi amministrativi come ad esempio le spese di incasso rata o di gestione annuale;
  • il passaggio da un tasso fisso a uno variabile o viceversa;
  • l’allungamento della durata del mutuo.

La banca, però, non è obbligata a concedere la rinegoziazione per cui se la richiesta viene negata si può optare, come detto, per la surroga o in alternativa si può chiedere la stipula di un nuovo finanziamento con un’altra banca.