Il 14 luglio sono stati resi noti i dati di ascolto TER del primo semestre 2022, nei quali RTL 102.5 si riconferma leader: la prima radiovisione d’Italia supera infatti i sei milioni di ascoltatori e ancora una volta è la più ascoltata d’Italia.
Insieme a Radio Zeta e Radiofreccia, il gruppo RTL 102.5 conquista più di otto milioni di ascoltatori complessivi nel giorno medio e primeggia nel quarto d’ora.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il presidente Lorenzo Suraci per commentare con lui l’importante risultato.
Presidente, qual è la ricetta di questi numeri?
Il nostro è un network composto da tre radio tradizionali, diversificate a target, che si portano dietro i numeri di ascolto quotidiano TER. Siamo sempre leader nel giorno medio e primeggiamo nei quarti d’ora, soprattutto grazie ai programmi di RTL 102.5.
Le piattaforme di streaming stanno cambiando il modo di misurare gli ascolti delle radio?
Sì e la novità è che proprio settimana scorsa abbiamo firmato un contratto con Nielsen, che fra il 2022 e il 2023 dovrà rilevare gli streaming del nostro network, come del resto fanno tutte le piattaforme, da Spotify a YouTube. Ci auguriamo che grazie al digitale, la radio si possa sempre di più confrontare e rapportare con i dati dello streaming.
E intanto, anche il pubblico cambia?
La radio è cresciuta, si è adattata ai cambiamenti e si è consolidata. L’ascoltatore di RTL viene seguito in ogni momento della giornata, dalla mattina quando si sveglia fino alla sera, per cui se andassimo a moltiplicare i dati TER per i device che ogni giorno si connettono con noi, i numeri diventerebbero anche tre, quattro o cinque volte più alti.
In pratica, un pubblico sempre più nomade e digitale.
Come del resto sono tutti gli italiani, sempre connessi e sempre in movimento.