Un frutteto tecnologico per guidare la transizione ecologica

Il progetto S3O riunisce in un frutteto tecnologie innovative, disponibili o in via di sviluppo, per aumentare la sostenibilità nella filiera frutticola

Foto di Matteo Paolini

Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Pubblicato: 23 Giugno 2022 18:56

L’Italia sta attraversando un grande crisi idrica a causa della siccità. La mancanza di acqua, soprattutto al nord, sta mettendo in difficoltà diversi settori e, a risentirne di più, è quello dell’agricoltura. Per far fronte a questa situazione di emergenza è quindi più che mai necessario trovare nuovi sistemi e soluzioni per impiegare l’acqua con intelligenza ed evitare gli sprechi.  Soluzioni smart possono aiutare gli agricoltori nella coltivazione delle proprie culture. È in quest’ottica che è nato il progetto S3O, Smart Specialized Sustainable Orchard. L’obiettivo è quello di arrivare a realizzare un meleto sostenibile e a una migliore gestione dell’acqua in ambito agricolo.

Il progetto S3O

Smart Specialized Sustainable Orchard apre le porte alla frutticultura 4.0 perché coniuga diverse tecnologie. Il frutteto sperimentale dell’università di Bologna prevede l’utilizzo di teli per preservare gli alberi da piogge, grandine e insetti. In questo modo si abbatte l’utilizzo dei fitosanitari e permette di avere una riduzione di oltre il 50% del volume di irrigazione dovuto alla riduzione della luce. Il progetto prevede anche dei sensori nel terreno che coniugano diverse tecnologie volte ad ottenere maggiori benefici ambientali e di filiera.

Come spiega Luca Corelli Grappadelli, professore di Fisiologia degli alberi, che ha sviluppato il progetto, il frutteto riunisce delle tecnologie che sono già presenti sul mercato e quindi il sistema non serve a testare soluzioni nuove di per sé, ma è la configurazione che viene data a queste diverse tecnologie che permette di “estrarre” ancora più utilità rendendo più sostenibile il frutteto. Quando Corelli Grappadelli parla di sostenibilità intende sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Come funziona il sistema

Grazie alla sinergia delle diverse tecnologie del frutteto, la luce solare viene ridotta del 50%, soprattutto nelle ore più calde del giorno. Questo permette di condizionare il microclima del frutteto e far sì che le piante abbiano bisogno di meno acqua. Infatti, la luce riscalda le foglie e queste verrebbero uccise dall’intensità di radiazione se non avessero a disposizione acqua per raffreddarsi. Se alle piante viene tolte molta luce, ovvero quella parte che non è necessaria per il processo di fotosintesi, è possibile risparmiare fino al 50% di acqua per l’irrigazione.

Grazie all’utilizzo di sonde, installate a diverse profondità, è possibile controllare il livello di umidità del terreno e ottimizzare il bilancio idrico del frutteto. Tutte queste tecnologie, se applicate su larga scala, permetterebbero di risparmiare sempre più acqua.

Un’altra tecnologia implementata nel frutteto S3O è quella degli spruzzatori sopra chioma che viene utilizzata per la difesa delle piante. Infatti, anziché usare un atomizzatore con un trattore che, passando compatterebbe il terreno e utilizza combustibili fossili, l’applicazione di fitofarmaci viene fatta grazie agli irrigatori che sono già in commercio. Questi irrigatori sono azionati elettricamente e quindi permettono di ridurre le emissioni di CO2 perché, come detto, non è necessario l’utilizzo di un trattore. Inoltre, possono essere azionati appena finisce una pioggia infestante. Questo permette di avere un’efficacia superiore e di ridurre le dosi di fitofarmaci da applicare, quindi anche in questo modo si ottiene la tutela dell’ambiente.

Eliminare l’impronta di CO2 nella frutticultura

Il progetto iniziale prevedeva una copertura antipioggia realizzata con plastiche fotovoltaiche, in modo che fosse il frutteto stesso a produrre l’energia per alimentare il mezzo elettrico a guida autonoma. Questa tecnologia è ancora in fase di studio, ma il veicolo elettrico è già presente ed è pilotato da remoto e gira tra i filari diminuendo l’impronta di carbonio.

Un futuro a portata di mano

Tutte le tecnologie progetto del frutteto Smart Specialized Sustainable Orchard sono già disponibili sul mercato e possono essere subito applicate nei frutteti di tutti gli agricoltori. Come spiegato da Gioele Chiari, divulgatore Scientifico Consorzio CER, questo è il momento giusto per portare l’innovazione all’irrigazione nella propria azienda. Infatti, con la Legge di Bilancio 2021 esistono dei benefici fiscali che, tramite il credito d’imposta permette di acquistare in modo molto vantaggioso, ovvero con il quasi 50% di sconto.

Inoltre, in questo particolare momento storico, caratterizzato dai cambiamenti climatici che portano alle gelate tardive e alla siccità, che causano gravi danni all’agricoltura, l’applicazione di impianti moderni come l’SO3 possono salvaguardare le colture e l’ambiente.

Il frutteto Smart Specialized Sustainable Orchard ha dimostrato che la configurazione del suo impianto è competitiva. Il progetto è supervisionato da un team di economisti che sta facendo una valutazione degli aspetti economici perché, come sottolineato da Corelli Grappadelli, se manca l’economicità, manca la sostenibilità del progetto.